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Eddie's POV.
La giornata passa lenta: la metà del tempo la passo nei pressi delle finestre, sull'attenti a qualsiasi rumore, mentre per l'altra metà cerco di fare canestro in una lattina con dei sassolini.
Tengo sempre la bottiglia rotta a portata di mano, non si sa mai, se qualcuno dovesse entrare per farmi del male almeno avrei qualcosa con cui difendermi.
D'un tratto sento un rumore esterno. Mi avvicino lentamente a una delle finestre e, restando il più basso possibile, sbircio fuori.
-Ecco. Mi hanno trovato. È la mia fine.-
Altri rumori, ora riesco a distinguere che sono di passi sulle foglie, ma non vedo nessuno.
D'un tratto la porta si spalanca e alzo l'arma per difendermi.
"Consegna a domicilio." mi dice Dustin sorridendo e alza due grosse buste piene di cibo.
-Ho rischiato l'infarto.-
Resto immobile per qualche secondo a fissarli, cerco di calmare i battiti del cuore. Steve mi saluta con la mano.
"Ciao ragazzi." alzo la mano per salutare, poi vado verso di Meg e la stringo "Hei principessa."
"Oh, ma che dolci." esclama Robin.
"Oh sì, starei a guardare per ore." ribatte infastidito Steve.
Poco dopo mi siedo sulla barca e inizio a frugare nelle buste in cerca di cibo. Trovo dei cereali e inizio a mangiarli con foga.
-Stavo morendo di fame.-
Meg è seduta accanto a me e poggia la mano sulla mia gamba come per rincuorarmi, gli altri invece restano in piedi in vari punti del capanno.
"Bene, abbiamo una notizia buona e una cattiva, quale preferisci prima?" mi chiede Dustin.
"La cattiva, sempre."
"Okay, la cattiva: abbiamo intercettato la radio della polizia e ti stanno cercando. Sono anche convinti che tu abbia ucciso Chrissy."
"E la buona notizia?" rispondo speranzoso.
"Il tuo nome non è uscito, ma la gente non tarderà ad arrivare a te e una volta sparsa la voce, ogni decelebrato in città ti braccherà." continua Robin.
"Caccia al mostro, giusto?" nel dirlo mi si spezza la voce. La paura ricomincia ad insinuarsi nella mia testa me cerco di non darlo a vedere e Megan sembra accorgersene perché con la mano inizia ad accarezzarmi dolcemente.
"Esatto." e così dicendo Robin si siede su una delle scatole lì vicino.
"Per evitare questo, dobbiamo uccidere Vecna e dimostrare che sei innocente."
"Oh, tutto qui, Dustin?" rispondo con sarcasmo.
"Eddie, ascolta, so che le parole di Dustin ti sembrano deliranti, ma ci siamo già passati." mi dice Meg.
"Sì, di solito ci aiuta una ragazzina con i superpoteri, però ora li ha persi quindi..." continua Steve.
"Quindi siamo in una fase di..." dice Robin.
"Brain storming." conclude Meg.
"Sì, brain storming." le fa eco Steve schioccando le dita.
"Non c'è nulla di cui preoccuparsi." taglia infine Dustin.
Osservo le loro facce una ad una: non sono per nulla convincenti, soprattutto quella di Steve.
-Morirò. Ucciso dai pazzi di Hawking che urlano vendetta o da uno stregone-mostro venuto da un mondo misterioso sotto la città. Ottimo.-
"Ehi, ti ho portato delle cosine per passare il tempo." mi dice Meg con un sorriso.
"Oh, grazie, finalmente potrò smettere di giocare a fere canestro come fa quel coglione di Jason."
Megan afferra il suo zaino e inizia ad elencare, "Allora, qui abbiamo: un bel libro, che magari hai già letto ma accontentati."
-Il Signore degli Anelli. La amo.-
"Ti ho portato anche il mio walkman con cui puoi ascoltare la musica. Ovviamente tieni il volume molto basso mi raccomando, così sentirai lo stesso cosa accade intorno a te. In più ti ho portato anche qualcuna delle mie cassette e... un walkie talkie! Così potrai avvertirci di ciò che succede e resteremo in contatto."
"Sei un tesoro, grazie." e la bacio sulla fronte.
Noto che Steve non apprezza particolarmente queste nostre effusioni e sta per dire qualcosa, probabilmente per interromperci, ma viene preceduto dal suono delle sirene della polizia.
Subito mi tiro il telo della barca sopra il corpo e mi sdraio, mentre gli altri corrono alle finestre per curiosare. Le tre volanti percorrono velocemente la strada davanti al capanno, senza rallentare, sembra abbiano fretta.
"Eddie non sono per te, puoi stare tranquillo." mi sussurra Dustin.
"Però dobbiamo andare a vedere cosa è successo, potrebbe esserci stato un altro omicidio."
Tutti concordano con Meg ed escono in fretta e furia dal capanno. Saluto velocemente la ragazza con un bacio.
"Ci sentiamo via radio, Munson." mi sorride e ciò mi conforta.
Li guardo andarsene, poi afferro il walkman di Meg e premo play, inizia una canzone che non ho mai sentito di una cantante che non conosco. Prendo la custodia vuota della musicassetta e leggo: Kate Bush.
-Quella ragazza ha gusti musicali così vari a volte, passa dal metal a...questo.-

Megan's POV.
Steve guida a tutta velocità fino ad un punto della strada che è bloccato dalle transenne della polizia. Accosta e tutti scendiamo dall'auto. Vediamo Nancy che parla con un agente di polizia, poi viene verso di noi.
"Non possiamo parlare qui. Torniamo a Forest Hills." e sale in auto insieme a noi.
Steve riparte, mentre arriviamo ci racconta di come Fred sia sparito ieri sera ed è stato ritrovato in quel punto della strada: le ossa rotte e gli occhi cavati, esattamente come Chrissy.
"Okay Nancy, la nostra teoria è che Vecna attacchi dal sotto-sopra con una specie di sortilegio. Non sappiamo se risponda agli ordini del Mind Flayer." le racconta Dustin.
"Non ha senso." risponde lei.
"E' solo una teoria." ribatte Dustin.
Nel mentre siamo arrivati al campo delle roulotte, scendiamo e ci sediamo ad un tavolo da picnic lì vicino.
"Ciò che voglio dire è che Fred e Chrissy non hanno senso. Cioè, perché loro?" continua Nancy.
"Magari erano solo nel posto sbagliato al momento sbagliato." azzarda Dustin.
"Fred si comportava in modo strano quando abbiamo messo piede qui: era spaventato, nervoso, turbato."
"Anche Chrissy era turbata di recente: l'ho sentita piangere ma nel bagno della scuola, questo luogo non c'entra. Inoltre cercava droga da Munson." rispondo.
"I serial killers braccano la preda prima di colpire, giusto? Forse i due ragazzi hanno visto Vecna..." ipotizza Robin ma viene interrotta da Steve: "Non so voi ragazzi, ma se io vedessi un mostro-stregone ne parlerei con qualcuno."
"La psicologa della scuola! Ho visto Chrissy uscire dal suo ufficio la settimana scorsa. Cioè, se vedi un mostro non vai dalla polizia perché non ti crederebbero, ma se vai dallo strizzacervelli magari sì." dico.
"Dobbiamo esaminare i fascicoli della dottoressa Kelly, ci dobbiamo infiltrare a scuola. Stanotte." Steve è pronto a preparare un piano, intanto camminiamo tutti verso le macchine.
"Io non vengo, ho un'altra pista da seguire. Ci becchiamo più tardi." ci informa Nancy.
"Sì okay, sei fuori di testa? Da sola, con Vecna in giro? No, è troppo pericoloso, vengo con te." e Steve va verso Nancy lanciando le chiavi della sua auto a Robin, "Tieni."
"Io non so guidare, non ho nemmeno la patente!" gli ricorda Robin.
"Guido io!" e tendo la mano a Robin, pronta a ricevere le chiavi della macchina.
"No! Tu no. Mai più! Chiunque tranne te." urla Steve mentre torna verso di noi e ruba dalle mani di Robin le chiavi.
"Okay, questo è stupido.", Robin afferra un walkie talkie e si affianca a Nancy, "Andrò io con lei. Ce la vediamo tra noi donne!"
Le ragazze girano i tacchi e vanno verso la macchina, la stessa cosa fa Steve. Mi indica.
"Pulisciti le scarpe."
Poggio il piede sul tappetino e lo scuoto, lo faccio apposta per farlo irritare. Sorrido.
"Fuori! Non dentro, Meg!"
Saliamo tutti e tre in auto.
"Quindi, cos'era quella scenata?" chiede Dustin a Steve.
"Quale?"
"Ti sei praticamente gettato tra le braccia di Nancy." cerco di dare man forte a Dustin.
"Esatto, è stato davvero imbarazzante." continua il ragazzino.
"Non è come dite voi. Semplicemente è un'amica e voglio proteggerla! Tutto qui."
"Sarà, ma noi ci abbiamo visto dell'altro." gli strizzo l'occhiolino e Dustin ride.
"Dato che dobbiamo aspettare la notte, che ne dite se ci andassimo a prendere una pizza?" propone Steve irritato, cercando di cambiare argomento.
Pensiamo che sia una buona idea quindi Steve inizia a guidare verso la pizzeria più vicina.

Come sempre spero che i capitoli vi stiamo piacendo 💖 fatemi sapere con un commento!

𝐻𝑒'𝑠 𝐽𝑢𝑠𝑡 𝑎 𝑓𝑟𝑒𝑎𝑘 // 𝗘𝗱𝗱𝗶𝗲 𝗠𝘂𝗻𝘀𝗼𝗻Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora