Megan's POV.
La giornata passa tranquilla, tra una pausa dalle lezioni e l'altra io ed Eddie sgattaioliamo in qualche aula vuota per pomiciare: sembriamo una coppia di ragazzini al loro primo amore. In mensa cerchiamo di non incrociare troppo i nostri sguardi ed essere completamente normali per non destare sospetti, anche se il foulard al mio collo fa scalpore: Dustin mi prende in giro, mentre i ragazzi più grandi hanno già capito e ridacchiano guardando Eddie.
Finite le lezioni vado verso la Camaro blu di Billy per farmi riaccompagnare a casa. Come sempre lui fuma appoggiato all'auto, non appena mia avvicino lancia via la sigaretta e sale. Lo seguo e andiamo verso casa.
"Carino il foulard. Nuova moda?" mi stuzzica.
"Ehm, sì. Robin pensava fosse fico." cerco di apparire tranquilla ma sto sudando freddo.
Stiamo in silenzio per il resto del viaggio.
Una volta arrivati in casa mi si para davanti: ho la porta d'entrata chiusa alle mie spalle e la schiena contro di essa.
Alza un braccio e lo poggia alla porta, dimezzando la distanza tra noi.
"Sai, non sono stupido." l'altra mano si avvicina alla bandana e la afferra, "Ho qualche anno più di te e penso che qui sotto si nasconda qualcosa." la slaccia e la fa scivolare via dal mio collo ed eccolo lì: il livido nero sul mio collo era più che visibile. Billy lo osserva e un'espressione di rabbia inizia ad impossessarsi di lui.
"I casi sono due: o tu e Robin avete combinato qualcosa questa notte, il che renderebbe molto interessante la cosa detto sinceramente; oppure tu hai fatto qualcosa che non dovevi assolutamente fare." continua.
"Billy non è come sembra, io..." cerco di trovare una scusa, una qualsiasi, per potermi togliere da questa situazione ma sono così spaventata che il mio cervello si annulla completamente.
"Oh, e come sembra allora? Dimmi." la mano con cui mi ha tolto la bandana afferra il mio collo. Stringe. Sento mancare l'aria e afferro il suo polso con entrambe le mani cercando di allontanarlo.
"Billy." è l'unica parola che riesco a dire, i miei occhi sono pieni di terrore e lui li fissa.
Sento i sensi mancare, tutto inizia a farsi buio quando all'improvviso lascia la presa e io cado a terra priva di forze. Lui si accovaccia e torna ad osservarmi.
"Allora, chi è stato?"
Non rispondo, sto ancora cercando di riprendere fiato.
"E' di nuovo quell'Harrington, vero?" mi chiede pieno di rabbia.
Continuo a non rispondere e la sua rabbia aumenta. Il primo colpo arriva dritto sul naso. Inizia a colare sangue, posso sentirne il sapore metallico in bocca, il dolore è lancinante. Cerco di urlare ma la voce non esce.
"Giuro che questa volta lo ammazzo."
"Non è lui, te lo posso giurare!" cerco di urlare ma esce solo con un filo di voce.
"Chi è stato?!" urla e sferra un secondo colpo, sempre sul naso.
Il dolore si fa più intenso e il sangue è sempre di più: la mia maglia è zuppa, con le mani cerco di tenermi il naso per evitare che ne esca ancora ma è inutile.-Non ti dirò mai un cazzo.-
"E va bene, tieniti questo tuo piccolo segreto, Meg. Sappi però che io vengo a sapere tutto, in un modo o nell'altro." si alza e va in cucina per lavarsi le mani, afferra un asciugamano e me lo lancia accanto, poi se ne va verso la sua camera.
Resto lì seduta, non ho le forze per rialzarmi, quindi poggio la testa contro la porta e con l'asciugamano mi tampono il naso.-Vaffanculo. Vaffanculo. Vaffanculo.-
Sento la musica provenire dalla camera di Billy: ha iniziato ad allenarsi.
Racimolo le ultime forze che ho e mi dirigo verso il bagno, poggiandomi dove posso e cercando di non sporcare tutto di sangue. Riempio la vasca di acqua gelida e mi ci siedo dentro, quando è piena prendo fiato e infilo la testa sott'acqua. Il freddo sembra allietare il dolore. L'acqua si fa presto rossa di sangue.-Questa volta l'ho combinata grossa.-
Finito il bagno esco dalla doccia e guardo i danni allo specchio: il mio naso non sembra rotto né dislocato, però ha un lungo taglio orizzontale in superficie, un rivolo di sangue esce ancora e tampono con della carta igienica. Disinfetto tutto e applico una garza. Torno ad osservare il mio riflesso nel grande specchio e urlo, rilasciando tutta la rabbia che ho, poi scoppio a piangere sedendomi sul tappeto del bagno con le gambe contro il petto.
Una volta calmata esco dal bagno con l'accappatoio indosso, la maglia zuppa di sangue la lascio a terra. Entro nella mia stanza, chiudo la porta e mi butto sul letto.-Non posso farmi vedere così: tutti si insospettirebbero e farebbero domande, meglio restare chiusa qui per...quanto ci vorrà perché la ferita si chiuda? Una settimana dovrebbe bastare. Fingerò di essere malata. Poi avviserò la scuola.-
Mi addormento con la testa piena di pensieri.
Il dolore al naso mi sveglia. Alzo la testa e leggo la sveglia che c'è sul comodino: le 20.
Decido di andare nel bagno del piano di sotto per cercare degli antidolorifici nella cassetta del pronto soccorso. Non appena scendo le scale sento Billy rientrare in casa con in mano un cartone della pizza.
"Vuoi mangiare qualcosa? Ho preso una pizza da dividerci." mi domanda.
"Non mi va." rispondo seria e mi giro per andare in bagno. Afferro il barattolino degli antidolorifici, prendo un po' d'acqua dal lavandino con la bocca e ingoio due di quelle pillole magiche. Mi guardo allo specchio e tolgo la garza dal naso delicatamente: la ferita è rosso vivido e il naso è gonfio, pulsa, ma almeno ha smesso di sanguinare.
Disinfetto di nuovo.
In quel momento Billy si appoggia allo stipite della porta.
"Senti, Meg, io..."
"Non ora Billy." stringo in mano il barattolo delle pillole e cerco di uscire dal bagno passandogli accanto.
-No. Non mi va di parlargli, la sola vista mi rende una bestia.-
Lui mi segue con lo sguardo mentre esco e salgo le scale.
Entro in camera e chiudo la porta, accendo lo stereo e afferro il sacchetto con l'erba.
-Dovrei fare rifornimento.- penso scuotendolo, poi mi siedo sul letto e inizio a fumare, nella speranza che gli antidolorifici e la marijuana facciano effetto il prima possibile. Nel mentre Running Up That Hills inizia, alzo il volume e piango.-Sarebbe tutto diverso se ci fossi ancora tu, papà.-
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto perché ho cercato di scriverlo il più accuratamente possibile, fatemi sapere ❤️
Tra qualche giorno arrivano i prossimi!

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𝐻𝑒'𝑠 𝐽𝑢𝑠𝑡 𝑎 𝑓𝑟𝑒𝑎𝑘 // 𝗘𝗱𝗱𝗶𝗲 𝗠𝘂𝗻𝘀𝗼𝗻
أدب الهواةA quasi un anno dall'incendio dello Starcourt Mall, io e il mio fratellastro torniamo a Hawking e cerchiamo di riprendere in mano le redini della nostra vita. Finalmente rivedo i miei più cari amici e conosco anche uno strano ragazzo di nome Eddie...