Megan’s POV.
Siamo di nuovo tutti nella rimessa per le barche, mi sono seduta tra le gambe incrociate di Eddie mentre mi stringe in un abbraccio e con la mano mi accarezza i capelli. Bastano il calore del suo corpo e la stretta delle sue braccia per darmi conforto.
Tengo gli occhi chiusi e non sento alcun rumore esterno né ciò di cui stanno parlando i ragazzi da circa un’ora perché ho le cuffie alle orecchie, Kate Bush è a ripetizione nel mio walkman per evitare che Vecna mi catturi di nuovo. Non sappiamo se è una cosa che funziona al 100%, ma è sempre meglio tentare.
-Non finirò di nuovo in quel posto.-
Riapro gli occhi e vedo Steve accucciato davanti a noi, mi osserva e sembra volermi parlare, quindi scosto leggermente le cuffie dalle orecchie per sentire cos’ha da dire.
“Dobbiamo tornare a casa di Nancy, Meg, ti devi riposare.”
-Mamma Steve alla riscossa.-
“Inoltre sei sotto nostra stretta sorvegilanza a partire da ora.” continua.
“D’accordo, come volete. Vi raggiungo alla macchina tra un attimo.”
I ragazzi escono dal capanno dopo aver salutato Eddie. Io mi alzo in piedi e mi metto di fronte al ragazzo, togliendo completamente le cuffie per salutarlo.
“Era vero?”, mi chiede improvvisamente lui.
“Che cosa?”
“Sei innamorata di me? Perché io lo sono dal primo istante.”, tiene le mie mani tra le sue e le accarezza dolcemente, i freddi anelli sfiorano le mie dita, poi mi guarda negli occhi e si fa serio.
“Ma prima di rispondermi voglio che mi dici la verità: cosa c’è stato tra te e Harrington?”
“Tra me e Steve...è complicato.”, abbasso lo sguardo sospirando.
“Beh, prova a spiegarmelo. Non può continuare tra di noi senza mettere in chiaro questa cosa.”
“Siamo stati insieme, più di un anno fa, nessuno lo sapeva a parte mio padre e i signori Harrington. Ci nascondevamo dalla gelosia di Billy, più o meno come abbiamo fatto noi finora.”
“Ecco perché Dustin era così confuso poco fa...non lo sapeva...”
“Dopo la morte di mio padre Billy ha iniziato a fare ciò che voleva, si sentiva a tutti gli effetti mio protettore, il capo famiglia, mi sembrava un rischio troppo grande all’epoca restare con Steve e rischiare di avere un’altra persona sulla coscienza. L‘ho lasciato poco prima di trasferirmi a New York.”
Sospiro cercando di scacciare tutto il dolore che ho provato in quel periodo grigio che ora è riemerso tutto d’un tratto. Chiudo gli occhi e cerco la forza di continuare.
“Non ci siamo visti per quasi un anno ma ci scrivevamo ogni settimana. Quando sono tornata ad Hawking mi è sembrato che lui avesse superato il tutto: usciva con molte ragazze, mi parlava della sua vita sentimentale e si comportava semplicemente da amico. Quindi ho cercato di andare avanti anche io ed ho incontrato il pazzo della scuola.”
Alzo la testa e mi perdo nei suoi occhi scuri.
“Sembra che lui tenga ancora a te però, più di come si tiene ad un’amica. Sai, ho capito di non piacergli granché, poi ti ronza sempre intorno ed è molto protettivo nei tuoi confronti, esattamente come si comporterebbe un fidanzato. Come mi comporterei io se non fossi costretto a stare chiuso qui.”, sospira e noto che è infastidito da tutta questa situazione e geloso delle attenzioni di Steve nei miei confronti.
“Steve non significa più nulla per me. Siamo amici. Un tempo eravamo fidanzati, è vero, ma ora tra noi è finita e io provo dei sentimenti per un’altra persona.”
Decido di non dire ad Eddie della confessione che Steve mi ha fatto la notte precedente, del bacio e di tutta la confusione nella mia testa. Penso sia meglio così per il momento, è stata una giornata abbastanza stressante per tutti.
-Lo sappiamo solo io e Steve, non c’è bisogno che lo sappia, il nostro bacio non è significato nulla. E poi io amo Eddie, Steve poteva cogliere l’occasione quando sono tornata. Non l’ha fatto e ora è troppo tardi.-
Prendo il suo viso tra le mie mani e lo bacio delicatamente.
“Hei, la supereremo. Per il momento devi stare qui perché tutta Hawking ti sta cercando, compresi quei coglioni della squadra di basket che fanno le ronde. Ma ti giuro che non appena tutto tornerà come prima saremo solo io e te. Anche perché mi devi ancora un secondo appuntamento, Munson.”
Eddie sorride, mi afferra i fianchi e mi stringe a sé.
“Ti darò tutti gli appuntamenti che vuoi, Mayfield.”
Poggia una delle mani dietro la mia testa per tenerla mentre mi bacia avidamente, quasi come se volesse mangiarmi, l’altra mano scivola sotto la mia maglietta.
“I ragazzi...mi aspettano.” cerco di dire tra un bacio e l’altro, ma nemmeno io riesco a staccarmi da lui. Sono completamente catturata da quel momento.
“Eddie...”
-Mi è mancato così tanto.-
“Concedimi solo un attimo.” mi risponde mentre mi fa sedere su un grosso tavolo di legno lì vicino, per poi infilarsi con il corpo in mezzo alle mie cosce aperte, incrocio le gambe dietro la sua schiena e mi appiccico a lui. Tenendomi la testa con entrambe le sue mani piene di anelli riprende a baciarmi con foga, prima la bocca e poi scende piano sul collo e inizia a mordere. Le nostre intimità, ancora nascoste nei jeans, si sfiorano più volte e sento che anche a lui è mancato particolarmente tutto ciò. Sorrido, mordendomi il labbro per trattenere i gemiti.
La porta del capanno si spalanca all’improvviso.
“Steve ha detto che se non arrivi entro cinq-”
Dustin resta sulla soglia con la bocca aperta e gli occhi spalancati, sia io che Eddie smettiamo immediatamente con i nostri preliminari e lo fissiamo. Per vari secondi nessuno muove un muscolo né dice una parola.
“Dì a Steve che arrivo subito.”, dico rompendo il silenzio e Dustin esce annuendo, palesemente imbarazzato e pieno di domande che sicuramente starà già rivolgendo a mamma Steve.
Eddie torna a guardarmi con faccia colpevole, ma divertita.
“Penso che questa cosa...lo educherà. In qualche modo.” mi sussurra.
Scoppiamo entrambi a ridere per sciogliere l’imbarazzo mentre mi aiuta a scendere dal tavolo e a ripulirmi i jeans pieni di polvere.
“Scommetto che la prossima volta busserà.”, gli rispondo mentre allungo le braccia verso il suo collo e gliele incrocio attorno.
Eddie mi bacia delicatamente il naso, probabilmente ha paura che il taglio mi faccia ancora male.
“Ti amo, principessa.”
Sono bastate quelle due parole e le farfalle nello stomaco che mi hanno provocato per spazzare via tutta l’incertezza che avevo sulla nostra storia.
“Ti amo anch’io, Munson.” sussurro prima di baciarlo per salutarlo.
“Ci vediamo domani. Ricorda il tuo walkman!”Quando arrivo alla macchina Steve è l’unico che mi aspetta fuori, Dustin e Lucas sono già seduti sui sedili posteriori e con le cinture allacciate. In silenzio.
“Ce ne avete messo per salutarvi.” mi dice e strizza l’occhiolino.
“...Dustin?”
“Sta bene, è solo un po’ confuso, diciamo che la storiella dell’ape e del fiore non penso sia il caso che la senta da me...e la veda da voi due!” dice Steve indicando il capanno e iniziando a ridere, poi torna serio e mi punta con il dito “Quindi fate più attenzione la prossima volta, pervertiti.”
“Okay, mamma.” gli dico per prenderlo in giro mentre apro la portiera per entrare in auto.
"Pulisciti i piedi." mi ricorda per l'ennesima volta Steve prima di salire.
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𝐻𝑒'𝑠 𝐽𝑢𝑠𝑡 𝑎 𝑓𝑟𝑒𝑎𝑘 // 𝗘𝗱𝗱𝗶𝗲 𝗠𝘂𝗻𝘀𝗼𝗻
FanfictionA quasi un anno dall'incendio dello Starcourt Mall, io e il mio fratellastro torniamo a Hawking e cerchiamo di riprendere in mano le redini della nostra vita. Finalmente rivedo i miei più cari amici e conosco anche uno strano ragazzo di nome Eddie...