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A volte le parole non servono, occorrono le azioni. Le mille righe di un libro, lette per curiosità o per pura casualità.
A volte non basta una frase per esprimersi, occorrono piccole cose. Occorrono la luce del sole all'alba oppure le mille sfumature della notte, illuminate da tante piccole stelline che risplendono nel buio, che ti aiutano a ritrovare la strada.
Stelline come le sue...

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"Non sono affari tuoi"

"Condividiamo la stessa casa, dovremmo sapere almeno i nostri nomi!"

Ma il ragazzo non lo ascoltò e lasciò la stanza.

"Tsk! con chi avrò a che fare"

Quando si era fatta ora di cena, Changbin scese al piano di sotto ma non trovò il ragazzo in casa.

"È uscito senza dirmi niente?! Ma chi si crede di essere?!"

Andò in cucina e cercò qualcosa da mangiare, ma l'unica cosa che trovò era il frigorifero vuoto. Changbin sbuffò sonoramente e tornò in camera sua e cercò di dormire.

Il giorno dopo si svegliò e si preparò per andare in Università.
Quando uscì dalla sua stanza, vide la porta della camera del ragazzo socchiusa, così si avvicinò per poter guardare all'interno di essa e notò che lui era sul letto a dormire.

"Dovrei svegliarlo? Nah mi prendo la rivincita"

Rise e scese le scale e si diresse presso l'Università. Venne raggiunto dal suo amico Wooyoung che aveva insistito affinché andasse nella sua stessa Università e parlarono del più e del meno, di ciò che gli era successo nei precedenti due anni in cui Changbin si era trasferito.

Poco dopo la chiacchierata tra i due, fece il suo ingresso il ragazzo che poco fa era ancora a dormire sul suo letto. Aveva la cravatta fatta male, i capelli scompigliati e un'espressione assonnata.

"Woo! Come si chiama quel ragazzo?"

"uhm Felix, ma non so molto su di lui. Se ne sta sempre col suo gruppo strano. Perché questa domanda?"

"No nulla, solo per curiosità"

Entrarono in classe e dopo essersi presentato, iniziò una lezione che a opinione di Changbin era piuttosto interessante. Anche se il suo sogno non era quello di diventare un architetto, gli piaceva molto ascoltare quelle lezioni.

"Bin, la lezione è finita, andiamo?"

"Uh? si"

Dopo l'Università, Changbin tornò a casa e bussò alla porta, visto che non aveva le chiavi di casa e gli venne ad aprire Felix.

"Dovresti darmi una copia delle chiavi di casa, non credi?"

"Muoviti ed vieni, entra tutto il freddo"

"Che antipatico che sei Felix"

"Come-"

Changbin lo superò e andò al piano di sopra. Quando si fece ora di cena, scese di sotto e ancora una volta, Felix non era lì.

"Ma dove va ogni volta?"

E anche quella sera, cenò da solo. Incominciò a pentirsi di aver accettato di andare in quella casa, forse avrebbe dovuto chiedere a Wooyoung se ci fosse qualcosa disponibile vicino l'Università, ma non ci aveva mai pensato.

Dopo aver cenato, lavò i piatti e andò in camera sua e si stese sul letto. La stanza era illuminata dalla luce della luna che entrava dalla finestra e in poco Changbin si addormentò.

Non si rese nemmeno conto quando arrivò Felix, ovviamente in tarda notte.

Felix, andò in camera sua e si chiuse dentro di essa ma non si addormentò subito, prese il suo telefono e scambiò qualche messaggio con qualcuno.

Ma con chi?

...

Le stelle sul suo viso//ChanglixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora