/5/

79 6 3
                                    

volte le parole non servono, occorrono le azioni. Le mille righe di un libro, lette per curiosità o per pura casualità.
A volte non basta una frase per esprimersi, occorrono piccole cose. Occorrono la luce del sole all'alba oppure le mille sfumature della notte, illuminate da tante piccole stelline che risplendono nel buio, che ti aiutano a ritrovare la strada.
Stelline come le sue...

__________________________________

A quanto pare, Changbin, non aveva mollato e cercava di ottenere qualche informazione riguardo il comportamento di Felix. Decise di chiedere ad altri suoi amici che, come immaginava, gli risposero sempre "Non sono affari tuoi".

Quella sera decise di rimanere sveglio e ad aspettare che tornasse Felix.

Aspettò sveglio fino all'una di notte, ma di Felix non ci fu traccia fino alle due.

Quando entrò in casa, Felix si accorse di Changbin e cercò di fare meno rumore possibile, ma Changbin era sveglio e lo aveva sentito. Si alzò in piedi e si piazzò di fronte a Felix, impedendogli di passare.

"Dove sei stato?"

"Non sono affari tuoi-"

"E invece si! Viviamo insieme ormai, devo sapere dove vai"

"Vado a dormire, ti basta?"

"Fottiti"

Felix strinse le sue mani in due pugni e con tutta la calma possibile, oltrepassò Changbin e andò in camera sua, dove si chiuse a chiave e scoppiò in un pianto liberatorio.

Changbin, che era rimasto al piano di sotto, si stropicciò gli occhi e salì di sopra, dove sentì Felix. Si avvicinò alla sua porta e bussò.

"Felix? Stai bene?"

Ma non ci fu risposta. Changbin si mise a sedere a terra, con la schiena appoggiata alla porta.

"Felix?"

Felix era nella sua stanza e cercava di fare meno rumore possibile, ma fallendo miseramente.

"Vattene!" Fu l'unica cosa che riuscì a dire.

Changbin allora andò nella sua stanza e riuscì a dormire per qualche ora.

Quando il giorno dopo andò in Università, Wooyoung lo prese in giro sulle sue occhiaie e si meritò molti schiaffi amichevoli da parte di Changbin.

"Dai scherzavo!"

"Sei insensibile"

"Sono Wooyoung"

"E anche stupido"

"Oh e dai! uno non può nemmeno scherzare!"

"Ah sta zitto, ho un mal di testa assurdo"

Proprio in quel momento, entrò in aula Felix.

"Da quando frequenta questo corso?"

"Quello è tutto matto"

Changbin scosse la testa e si concentrò sulla lezione.
Quando uscì dall'Università, si imbatté in Felix e i suoi amici e decise di provare a parlargli.

"Felix, che ne dici se tornassimo in-"

"no."

Changbin scosse la testa in positivo e sorrise.

"Va bene" disse per poi andarsene e lasciare Felix con i suoi amici.

"Ma perché è così ossessionato da te?"

Felix fece spallucce e in effetti ci pensò un po' su. Changbin è stato sempre interessato a lui e voleva sapere sempre di più ma Felix rispondeva con un tono arrogante e di parlargli, non ne voleva sapere proprio.

Changbin tornò a casa e aspettò Felix, che arrivò poco dopo. Senza nemmeno guardare Changbin salì al piano di sopra e si chiuse in camera sua.

Changbin a sua volta andò in camera sua a studiare e l'unica cosa che sentì dopo ore di silenzio fu il rumore la porta sbattuta, segno che Felix era appena uscito.

"Le 19.30"

...

Le stelle sul suo viso//ChanglixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora