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A volte le parole non servono, occorrono le azioni. Le mille righe di un libro, lette per curiosità o per pura casualità.
A volte non basta una frase per esprimersi, occorrono piccole cose. Occorrono la luce del sole all'alba oppure le mille sfumature della notte, illuminate da tante piccole stelline che risplendono nel buio, che ti aiutano a ritrovare la strada.
Stelline come le sue...

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Felix era con Changbin.

Dopo l'Università avevano deciso di uscire insieme. Erano in un parco, seduti su di una panchina. Iniziava a fare caldo poiché era ormai primavera.

"Allora Changbin, di cosa volevi parlarmi?"

Changbin prese le mani di Felix e quest'ultimo arrossì.

"Vorrei parlare con Wooyoung per chiarire la situazione, cosa ne pensi?"

"Ah...Wooyoung..."

Felix abbassò la testa e ritrasse le sue mani, facendo confondere Changbin.

"Felix-"

"No, va bene. Fa come vuoi"

"Felix-"

"Credevo volessi dirmi qualcosa di più importante ma invece era lui. Me lo sarei dovuto aspettare, d'altronde è sempre di lui che parli" rise nervosamente

"Pensavo volessi dirmi che magari...no lascia stare parla pure con Wooyoung chiarisci la situazione magari mettitici insieme sarei cosi felice per voi insomma chi non lo sarebbe?" Disse tutto d'un fiato nervosamente.

"Sicuro di star bene?"

"Mai stato meglio"

Felix ricevette una telefonata e si allontanò qualche minuto per rispondere.

"Minjun cosa c'è? Un altro cliente improvviso?"

"No, devo solo pagarti e...devo parlarti di quella faccenda"

"Arrivo" Felix chiuse la chiamata e andò da Changbin.

"Allora cosa dovrei far- ma dove vai?"

"Lavoro" Disse Felix per poi andarsene e lasciare Changbin da solo.

Felix camminò a passo spedito verso la villa di Minjun ed entrò nella sua stanza. Lo vide in piedi, di spalle.

"Sei arrivato finalmente"

"Va dritto al punto"

Minjun si girò e andò verso di Felix.

"Questi sono tuoi" Gli porse un mazzetto di banconote che Felix stava per afferrare, ma che Minjun subito gli impedì di farlo.

"Questi" Mosse il mazzetto

"E le informazioni riguardo tua madre, li avrai soltanto dopo..."

Posò il suo dito sul petto di Felix e lo fece scivolare fin quando prese la sua collana.

"aver fatto il tuo lavoro"

"Minjun-"

"Potrai pagare tutti i debiti di tuo padre, in più ti basteranno anche per l'Università."

"Quanti sono?"

"Più di quanto tu pensi"

"E a-allora?"

"Felix non fare l'ingenuo"

"Minjun non voglio-"

"Non te l'ho chiesto. Te l'ho ordinato"

Felix sospirò e si preparò mentalmente a quella che sarebbe stata una tortura per lui.

Guardò Minjun dritto negli occhi e in pochi secondi, quest'ultimo si avvicinò violentemente a Felix, baciandolo aggressivamente.

Passò al collo, dove lasciò baci umidi e segni violacei abbastanza evidenti. Felix anche se cercava di trattenersi, fece uscire un piccolo gemito dalla sua bocca, facendo ghignare Minjun.

Minjun prese a sbottonargli la camicia bianca e la fece cadere a terra. Prese Felix in braccio e continuando a baciarlo, lo portò sul suo letto, dove lo fece sdraiare sotto di sé. Gli lasciò succhiotti anche li e stuzzicò i suoi capezzoli con la lingua.

"M-Minjun smettila ah~"

"Sta zitto Felix"

Minjun si tolse di dosso la felpa, i jeans e subito dopo i boxer. Minjun fece lo stesso con Felix e con un colpo secco entrò in lui facendolo gridare di dolore, che pian piano si trasformò in piacere assoluto per entrambi.


Le spinte di Minjun erano veloci e forti, Felix cercava di non dare la soddisfazione a Minjun di sentirlo gemere ma non ci riusciva molto. Minjun continuò con le spinte per venti minuti circa, fin quando non venne dentro Felix. Uscì da lui e si rivestì, lasciando Felix senza forze stesso sul letto, senza fiato.

Felix si riprese dopo una decina di minuti e dopo che fu di nuovo vestito, con un po' di fatica si mise a sedere sul letto.

"Volevi sapere di tua madre? Bene...non è stato un suicidio"

...

Le stelle sul suo viso//ChanglixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora