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A volte le parole non servono, occorrono le azioni. Le mille righe di un libro, lette per curiosità o per pura casualità.
A volte non basta una frase per esprimersi, occorrono piccole cose. Occorrono la luce del sole all'alba oppure le mille sfumature della notte, illuminate da tante piccole stelline che risplendono nel buio, che ti aiutano a ritrovare la strada.
Stelline come le sue...

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Changbin guidò fino a casa loro e quando furono arrivati fece scendere Felix dall'auto.

"Avanti!"

Felix sorrise e si rimise in macchina.

"Cosa stai cercando di fare?"

"Binnie non l'ho fatto apposta!~"

Changbin, spazientito, prese Felix in braccio e poi chiuse la macchina. Entrò in casa con ancora Felix che sorrideva e chiuse la porta con un calcio. Si diresse verso la camera da letto e finalmente mise Felix a terra. Si avvicinò a lui che piano piano indietreggiava, finché non cadde sul letto.

Changbin si mise sopra di lui e iniziò a baciarlo con foga. Felix invertì immediatamente le posizioni, ora era sopra Changbin con le erezioni ancora costrette nei pantoloni che si strusciavano e scontravano ad ogni movimento di bacino. Prese nuovamente a baciare il maggiore, le loro lingue si intrecciavano in una danza anche a loro sconosciuta. Changbin interruppe il bacio e inziò a lasciare una serie di baci umidi e dolci sul collo dell'altro. Erano ancora vestiti. Lentamente Felix si tolse la maglia scoprendo gli addominali scolpiti e Changbin rimase senza fiato. Fecero a scambio di posto e Changbin cominciò a lasciare segni violacei sul collo di Felix.

"Dimmi che sarai mio" sussurrò Changbin.

"Mmm" rispose Felix gemendo.

Changbin passò la mano sopra il tessuto dei pantoloni e li allargò in modo tale da toglierli. Poi sfilò anche i suoi. 

"Sarà una sorta di punizione"spiegò Changbin guardando in modo severo il ragazzo sotto di lui.

"Minjun non ti deve più né guardare né toccare"

la voce di Changbin era bassa e roca ma dagli occhi si riusciva a capire quanto fosse arrabbiato con Felix. Gli occhi dell'altro si allargarono dalla paura.

"Non ti spaventare ci andrò piano per stavolta"

La voce di Changbin si addolcì un pochino, ma i suoi occhi dicevano tutt'altra cosa. Con la mano iniziò a massaggiare il membro duro di Felix facendolo gemere di piacere, poi con due dita si fece strada nella sua entrata. Inzialmente Felix lanciò un urletto di dolore, cercando di soffocare le lacrime che scendevano. Prontamente Changbin le aveva asciugate lasciando dei teneri baci sulle sue guance. Inziò a muovere le dita dentro di lui, prima piano e poi sempre più veloce seguendo il ritmo del bacino di Felix che chiedeva sempre di più. Changbin si chinò tra le cosce di Felix e inziò a lasciare succhiotti nell'interno coscia facendo gemere ancora di più il povero ragazzo. Poi prese in bocca il pene dell'altro succhiandolo e leccandolo con avidità. Felix era sul punto di venire quando Changbin lo ammoní severamente:

"Non venire prima che non te l'abbia detto io"sussurrò in modo provocante.

Felix annuì continuando a gemere e a spingere il membro nella bocca di Changbin.
Il membro di Changbin era diventato duro e lucido, desideroso delle stesse attenzioni.
Changbin continuò a muovere le dita all'interno di Felix,  le uscì e leccò l'entrata facendosi strada mentre l'altro continuava a gemere e a urlare.
Dopo qualche minuto iniziò a strusciare la propria cappella contro l'entrata di Felix che spingeva per avere di più. Lentamente entrò dentro di lui,  fermandosi ogni tanto per godere delle sue urla di piacere e di dolore. Entrava e usciva lasciando sempre Felix insoddisfatto. Vedendolo stremato, Changbin entrò completamente con una spinta secca, muovendosi lentamente dentro di lui. Si portò le gambe in spalla per poter dare meglio le spinte. Con le sue mani palpò le natiche di Felix espolrandone ogni centimetro. Iniziò a dare spinte forti ma intervallate che facevano ansimare Felix. Changbin sentiva le pareti di Felix stringersi contro il suo pene, cominciò man mano ad aumentare la velocità. Spinse fino ad arrivare alla prostata. Entrambi erano arrivati al limite. Così Changbin venne dentro Felix che si sentí riempito dal seme dell'altro. Ancora in estasi Felix si lasciò andare, rilasciando il proprio seme sulla faccia e sul petto di Changbin. Changbin lo baciò assaporando la lingua di Felix contro la sua.

Si sdraiarono uno affianco all'altro.

"Ti ho fatto tanto male?"

Felix sorrise e scosse la testa in negativo, facendo intenerire Changbin, che ricambiò il sorriso e lo baciò dolcemente. Prese ad accarezzargli i capelli e poi sussurrò qualcosa.

"Ti amo Felix"

Il più piccolo era ormai caduto in un sonno profondo e non sentì nulla. Changbin sorrise e in poco si addormentò anche lui.

...

Le stelle sul suo viso//ChanglixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora