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A volte le parole non servono, occorrono le azioni. Le mille righe di un libro, lette per curiosità o per pura casualità.
A volte non basta una frase per esprimersi, occorrono piccole cose. Occorrono la luce del sole all'alba oppure le mille sfumature della notte, illuminate da tante piccole stelline che risplendono nel buio, che ti aiutano a ritrovare la strada.
Stelline come le sue...

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Changbin si svegliò subito e scese al piano di sotto dopo essersi preparato, e vide Felix seduto che faceva colazione. Changbin prese un bicchiere e lo riempì di succo e si mise a sedere davanti Felix.

"Che c'è? Perchè mi fissi?"

"Dove sei andato ieri sera?"

"Non sono affari tuoi"

"D'accordo, come vuoi"

Si alzò e uscì di casa sbattendo la porta e si avviò verso l'Università. Andò a passo spedito verso Wooyoung, che lo aspettava seduto sul muretto.

"Hey Bin! Già scontroso di prima mattina? Cosa è successo?"

"Il mio coinquilino, è davvero irritante. Anche se non parliamo molto, è sempre antipatico!"

"Chi è il tuo coinquilino? Potrei darti una mano"

"Felix"

"Oh...Lascia stare, è così con tutti. Entriamo?"

Changbin fece cenno di sì con la testa e dopo il due andarono in classe.

Anche se erano i primi giorni, Changbin quel giorno uscì prima del dovuto e tornò subito a casa e aprì la porta con la copia delle chiavi che Felix gli aveva dato il giorno prima.

"Da dove cominciamo?"

Andò in cucina e preparò qualcosa di commestibile e finì giusto in tempo per l'arrivo di Felix, che quando entrò, non si accorse minimamente di Changbin e di quello che aveva preparato.

Quando appunto fu Changbin a chiamarlo, Felix alzò la testa dal suo telefono e notò Changbin sorridente, seduto che lo aspettava. Felix roteò gli occhi e salì al piano di sopra. Changbin si tolse quel sorriso dalla faccia e abbassò la testa, iniziando a giocare con le sue mani.

Però, Felix fece la sua entrata e si mise a sedere di fronte Changbin, che quando si accorse di lui, sorrise nuovamente.

"Sicuro non sia avvelenato?" Disse guardandolo con un'espressione piuttosto diffidente.

"Come avrei dovuto avvelenarlo?"

Felix fece spallucce e iniziò a mangiare.

"Almeno è commestibile"

Changbin rise leggermente e i due continuarono a mangiare tranquillamente. Almeno, per un breve tratto di tempo.

"Allora, dove sei andato ieri?"

"Ho detto già che non sono affari tuoi, non immischiarti"

"Gne gne. Viviamo insieme e a mala pena conosciamo i nostri nomi, non ci siamo nemmeno scambiati i numeri di telefono! E se uno dimentica il gas acceso? E se c'è un'emergenza?"

"Non sono problemi miei, sono sempre attento. Non c'è bisogno di scambiarci i numeri"

"Perchè sei così antipatico? Se non volevi qualcun'altro qui, perchè mi hai mandato quella mail?"

Felix abbandonò le bacchette sul tavolo facendo rumore e si alzò, andandosene via.

Changbin sospirò e continuò a mangiare da solo, come ormai faceva da ben due giorni.

"È davvero impossibile!"

Si alzò e mise a posto tutto, lavando ogni centimetro della cucina. Poi andò in camera sua e iniziò a studiare.

...

Le stelle sul suo viso//ChanglixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora