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A volte le parole non servono, occorrono le azioni. Le mille righe di un libro, lette per curiosità o per pura casualità.
A volte non basta una frase per esprimersi, occorrono piccole cose. Occorrono la luce del sole all'alba oppure le mille sfumature della notte, illuminate da tante piccole stelline che risplendono nel buio, che ti aiutano a ritrovare la strada.
Stelline come le sue...

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"Conosci uno dei suoi amici?"

"Perché ti interessa?"

"Pura curiosità"

"Uhm...qualche volta mi è capitato di parlare con...come si chiamava quel tipo? Ah! Hyunjin!"

"Tra quelli chi è?" Disse indicando il gruppetto di ragazzi in cui c'era anche Felix.

"È quello alto con il codino"

"Grazie!"

Changbin corse nella direzione del ragazzo indicato da Wooyoung e gli si fermò accanto. Felix lo notò, lo guardò male e subito dopo, il secondo a girarsi, fu proprio Hyunjin.

"Posso parlarti un attimo?"
Disse a Hyunjin, che annuì.

Felix continuò a guardarlo, piuttosto arrabbiato.

"Ci conosciamo?"

"No, ma voglio sapere delle cose"

"Non ho tempo per-"

"Sarò veloce!"

Hyunjin rassegnato, disse di sì e incrociò le braccia e aspettò che Changbin parlasse.

"Perchè Felix è sempre così scontroso?"

"Cosa ti importa?"

"È importante!"

"Può darsi che ti odia"

"Come?! Ma io-"

"Senti non ho tempo da perdere con un ragazzo come te, se non hai nient'altro da dire, me me vado" disse girandosi, ma si bloccò sul posto quando Changbin gli fece un'altra domanda.

"Dov'è che va la sera?"

Hyunjin rimase immobile, rimase in silenzio, poi prese parola.

"Non sono affari tuoi"
Disse per poi tornarsene dai suoi amici.

Changbin scosse la testa e raggiunse Wooyoung in aula. Non si aspettava risposte del genere, voleva sapere almeno qualcosa, per capire perché Felix si comportava in quel modo. Raccontò del suo piano andato in fallimento e ciò che ricevette dall'amico, fu una rigorosa risata e un "te l'avevo detto".

A quanto pare, Hyunjin non era l'unico a fare il misterioso. Changbin infatti aveva avuto modo di parlare con un altro amico di Felix, Seungmin, e come Hyunjin, aveva fatto lo scontroso e non gli aveva dato nessuna risposta a ciò che stava cercando di sapere.

"Sono tutti così, non c'è modo di parlarci. Saranno tutti uguali, dal primo all'ultimo."

"Come fai a dirlo? Non li conosci nemmeno"

"Hanno provato quasi tutti ad avere una conversazione decente con loro, e ciò che hanno ottenuto sono state risposte fredde e scorbutiche."

"Con chi potrei provare a parlare?"

"Jeongin, mi sembra il più dolce e normale in mezzo a quei pazzi fuori di testa"

"Non dire così!"

Wooyoung si alzò dalla sedia e lasciò Changbin da solo ancora in classe. Dopo poco, si alzò anche lui e andò alla ricerca di Jeongin...o almeno cercava di capire chi fosse.

Arrivò davanti la porta d'entrata e vide un ragazzo al telefono, provò a chiedere a lui.

"Sai chi è Jeongin?"

"Sono io! Cosa ti serve?"

"Posso farti due domande velocissime?"

Jeongin si limitò ad accennare un sì con la testa.

"Il tuo amico, Felix?"

Appena sentì il nome di Felix, divenne improvvisamente serio e si bloccò sul posto.

"Sai perché si comporta così bruscamente e così da antipatico con il primo che incontra?" Chiese rassegnato e sconsolato.

"Non sono io che dovrei dirtelo, ma posso solo dirti che...ha problemi di fiducia"

"Dove va la sera?"

Jeongin divenne sempre più serio, e aveva quasi un'espressione arrabbiata nel sentire quella domanda.

"Non sono affari tuoi" Disse freddamente, andandosene.

"Ma che diamine?!"

...

Le stelle sul suo viso//ChanglixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora