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volte le parole non servono, occorrono le azioni. Le mille righe di un libro, lette per curiosità o per pura casualità.
A volte non basta una frase per esprimersi, occorrono piccole cose. Occorrono la luce del sole all'alba oppure le mille sfumature della notte, illuminate da tante piccole stelline che risplendono nel buio, che ti aiutano a ritrovare la strada.
Stelline come le sue...

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Changbin aspettò di nuovo Felix e rimase sveglio fino a tardi.

"Ma cosa fa fuori fino a quest'ora?"

E proprio in quel momento, la porta si aprì rivelando Felix, scontroso e arrogante come sempre. Appena entrò, guardò Changbin.

"Se vuoi farmi anche oggi la ramanzina, risparmiatela, vado a dormire"

"Si può sapere dove vai!? E se ti succedesse qualcosa?!"

"Quanto volte devo dirte-"

"Si si hai ragione, non sono affari miei. Ma quando sarai in una brutta situazione e nessuno dei tuoi amichetti verrà lì a salvarti, non lamentarti."

"Bene, hai capito finalmente" disse andandosene.

"Si può sapere cos'è che non va?!"

"Dovrei chiedertelo io. Lasciami in pace e vivi la tua vita e non immischiarti in quella d'altri."

"Con quale faccia"

La mattina seguente, non Changbin non andò in Università, dunque rimase a casa e come si aspettava, Felix non era lì. Si alzò dal letto con tutta la calma possibile e dopo aver fatto colazione si mise a studiare, fin quando non sentì la porta aprirsi e andò di sotto e vide Felix con due buste piuttosto pesanti.

"Potevi chiedermi un aiuto almeno"

"No grazie, preferisco non dipendere dagli altri"

"Chi ti sta parlando di dipendere da me? Ti ho solo offerto un aiuto"

"E io ho detto di no"

"Quindi fai anche il responsabile oltre che uscire senza dare spiegazioni e tornare a notte fonda" disse incrociando le braccia e appoggiandosi al muro.

Felix si girò verso di lui e lo fulminò con lo sguardo.

"Dove vuoi arrivare?"

"Perchè non rispondi alla mia domanda?"

Felix roteò gli occhi e sbuffò.

"Perchè mi hai mandato quella mail se alla fine tu non ci sei mai, se sei sempre così scontroso, se non fai altro che venirmi contro e a sparire continuamente?"

"Perché mi sentivo solo ok?!"

"tsk! Ti sentivi solo?" disse ridendo leggermente.

"E io cosa dovrei dire?"

"Tu studi sempre! Non sai mai quando sono in casa o quando sono fuori. Se stessi più attento, sapresti che sto tutto il giorno in casa e "sparisco" solo la sera"

"E con questo?"

"Nessuno ti trattiene dall'andartene, se non vuoi stare qui esci e vattene!" disse Felix sbattendo una mano sul tavolo facendo un gran baccano.

"Non lo farò e sai perché? Perché non lascerò che quello a vincere sia tu. Scoprirò cosa stai nascondendo" Disse Changbin andando in camera sua riprendendo a studiare.

Felix sapeva quanto era difficile per lui, ma continuò a far finta di niente. Forse Changbin aveva ragione.

"Sono davvero così antipatico?"

Felix finì di mettere a posto la spesa e poi salì al piano di sopra, rimanendo davanti la porta di Changbin.

"dovrei bussare? "

Le stelle sul suo viso//ChanglixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora