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A volte le parole non servono, occorrono le azioni. Le mille righe di un libro, lette per curiosità o per pura casualità.
A volte non basta una frase per esprimersi, occorrono piccole cose. Occorrono la luce del sole all'alba oppure le mille sfumature della notte, illuminate da tante piccole stelline che risplendono nel buio, che ti aiutano a ritrovare la strada.
Stelline come le sue...

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"Che intendi?"

"Non ti facevo cosi stupido"

"WOOYOUNG!"

"TI SEI INNAMORATO DI QUEL TIPO CHANGBIN!"

"COSA?! NO! COME PUOI DIRE QUESTO?!"

"Changbin onestamente...va a pettinare le bambole"

"Wooyoung che cavolo!"

"Se te lo dico io, è perché è la verità!"

"Non lo conosco nemmeno"

"Changbin...sii onesto con te stesso."

***

Felix stava correndo per strada, era diretto verso la casa di Minjun. Appena entrò nella sua stanza, lo vide nel bel mezzo di un lavoretto.

"Che cazzo Felix!"

"Oh ma chi è questo ragazzo?"

"Fatti i cazzi tuoi ragazzino e ora esci"

"Si da il caso, che questo ragazzino sia migliore di te in quel lavoretto da novellino che stai facendo ora"

"Felix esci!"

"Che c'è? Ti ho visto già così. Non mi cambia nulla"

"Perche sei qui?!"

"Mi hai chiamato tu!"

"Minjun cos'è questa storia!?"

"Lui...lui è Felix, un mio dipendete"

"Privato anche"

"Minjun?! Io me ne vado!" Disse il ragazzo rivestendosi e andandosene, urtando la spalla di Felix, il quale fece il gesto di ripulirsi la spalla. Incrociò le braccia e alzò la testa, incrociando lo sguardo di Minjun che era visibilmente arrabbiato.

"Si può sapere che cavolo mi hai chiamato a fare?!"

"Sta calmo! Quel ragazzo non era bravo quanto te, ma abbiamo un nuovo cliente."

Felix sbuffò sonoramente.

"Yah! Cosa ti prende? Sbaglio o hai un debito da saldare?!"

"Minjun non voglio più vendere il mio corpo ad altri uomini e-"

"Vuoi sapere di tua madre?"

Felix si bloccò sul posto, abbassò la testa e annuì leggermente, facendo crescere sul viso di Minjun un sorrisetto.

"Kim Dong-Hyun, 23 anni. Domani alle 22. Preciso questa volta"

"E se facessi ritardo?"

Minjun ghignò e si avvicinò a Felix, gli prese il viso e lo strinse nella sua mano.

"Sai quanto odio punirti, fa il bravo"

"E perché?"

"Sei così carino, e il tuo corpo è perfetto."

"Mi pagherai questa volta?"

"Se fai meglio di quello lì, certo. Ti pagherò"

***

"CHANGBIN SMETTILA DI MANGIARE!"

"VO ANFIA OK?!"

"YAH E NON PARLARE CON LA BOCCA PIENA"

"VOOYOUNG VOTTWITI!"

"Perché non provi a dirglielo?"

"Dirvgli cofa?"

"Che ti piace!-"

Changbin sotto shock gli sputò in faccia.

"SEO CHANGBIN!"

"WOOYOUNG CHE DICI?! IO...LUI...NON MI PIACE SONO IN PANICO CAVOLO!"

"MI HAI SPUTATO IN FACCIA!"

"Che ti posso dire? Attaccati al tram"

"Fottiti Changbin"

Disse prendendo dalle mani, ciò che stava mangiando Changbin.

"Hey! Sono i miei biscotti!"

"SoNo I mIeI bIsCoTti!...È CASA MIA! E QUELLI SONO I MIEI BISCOTTI!"

"Amico del cavolo. Si condividono le cose!"

"Changbin...devi smetterla di irrompere qui. Mia madre ti ama ma io non ti sopporto più"

"Cosi mi ferisci!"

"Che nano da giardino"

"Wooyoung!"

"Yah! Scherzavo!...Non sei arrabbiato vero?...oh no! Dai Binnieeee~"

...



Le stelle sul suo viso//ChanglixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora