Sierra viene barbaramente tradita dal suo fidanzato, di cui ella ERA follemente innamorata. In seguito, come se non bastasse questa sfortuna, viene anche licenziata dal posto di wedding planner...
La sua vita non potrebbe andare peggio di così. Ma...
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Seventeen
Questa giornata sarebbe dovuta andare diversamente. Innanzitutto mi ero prefissata di dire ai miei genitori che la relazione con León era finita. Certo, ci sarebbero rimasti un po' male… ma niente che non si potesse superare dopo qualche giorno. Invece, ecco, che León mi ha disarmato e si è presentato a casa mia convincendomi a dire loro la verità insieme.
Ma così non è andata.
Anzi, ha solo conquistato ancora di più il cuore della mia famiglia. Chiamando MIA madre "mamma", per di più. Ho dovuto persino affrontare Lea.
"Che diavolo sta succedendo? Sono finita in una puntata di Stranger Things e nessuno me l'ha detto?"
León è ancora nell'angolo vicino al focolare, suonando la chitarra e cantando canzoni con i miei cugini più grandi e il resto degli adolescenti.
"Lea pensa addirittura che LUI sia innamorato follemente di me. E pensa sia pure reciproco. Che vuoi che ne sappia lei dell'amore? Ha sposato un traditore seriale, uno che cambia le donne con la stessa frequenza della biancheria intima. Immagino che l'unico e solo modo per scoprire cosa sta succedendo è chiarire le cose con lui una volta per tutte."
Ma la verità è che non riesco a ricordare come fossero i giorni con Bryan. La mia vita con lui è ormai un lontano ricordo. Non mi importava così tanto di lui. Era un amico. Era facile e confortevole stare con lui. Ma non c'era passione.
"Diamine, se solo avessi provato anche un pizzico di passione in più, probabilmente non avrei insistito per aspettare che ci sposassimo. Perché ho aspettato così tanto? Forse, in cuor mio, sapevo che non era la mia anima gemella ed eravamo incompatibili."
Un'ombra cade sull'altalena, facendomi sollevare lo sguardo. Eccolo lì, in piedi come un semidio con il sole alle sue spalle che ne smussa la figura. Sembra essere avvolto da un'aura celestiale.
Mi tende la mano aspettando che la prenda.
"Vorrei parlare con il vero León Van Woodsen, se possibile." pronuncio.
Solleva un sopracciglio. "Cosa?"
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