.Capitolo 24
Un giorno nuovo della mia nuova vita, un giorno diverso da tutti gli altri perché ora sapevo che Justin non avrebbe mai voluto lasciarmi. E' stato minacciato. In quel momento vedendomi in coma non avrebbe mai pensato a cosa sarebbe successo e accettò l'offerta del suo sconosciuto, per proteggermi da tutto e dalla sua vita incasinata. Sorrisi al giorno perché mi venne in mente il nostro momento di intimità trascorso la notte scorsa. Il suo tocco leggero e delicato con cui mi accarezzava la schiena, i suoi umidi e casti baci sulle labbra e il calore della nostra pelle nuda che si adagiava perfettamente una contro l'altra, riscaldandoci entrambi. Sapevo di dover andare a scuola ma non facevo altro che sorridere e pensare al seguito di quella serata che da inferno si è trasformata in paradiso.
*Flashback*
"Justin. Chi ti ha minacciato?" Alzai leggermente il mento per cercare di incontrare i suoi occhi e fissarlo dal basso. Era una figura angelica che in quel momento mi stava facendo le coccole alla schiena.
"Non posso dirtelo ma una cosa sì... Lucy Cohen... io ti amo." Abbassò lo sguardo su di me e incorniciò il mio viso con le sue mani per adagiare le sue labbra contro le mie. Sorrisi come una scema e risposi alla sua dichiarazione amorosa con "ti amo, Justin Bieber."
"Beh, vorrei restare qui a farti le coccole ma abbiamo una cena con la tua famiglia e sarebbe molto scortese da parte nostra non partecipare." Il suo sorriso mi diede la forza di alzarmi dal letto e, girata di spalle, sistemarmi il reggiseno senza saziare i suoi occhi con la vista del mio seno.
"Perché ti giri?" Viene dietro di me e mi cinge la vita, offrendo il mio collo per essere oggetto dei suoi baci che mi fanno venire le farfalle nello stomaco. Il suo tocco è così angelico che per poco non gemo ma mi fermo nel momento stesso in cui lui si allontana da me e mi allaccia il reggiseno dietro la schiena.
"Ecco fatto." Sento il suo sorriso compiaciuto che invade il mio cervello. Dio, è così orgoglioso questo ragazzo! Alzo gli occhi al cielo e raccolgo anche la mia maglia per indossarla e andare verso il grande specchio per aggiustarmi i capelli disordinati e raccoglierli in una coda in modo tale che stanno fermi.
Ecco, ora sono come nuova.
Quando mi giro per vedere Justin a che punto è, rimango impietrita da quello che i miei occhi devono vedere. Oh, quanto è sexy! Vedo che raccoglie la sua maglia da terra e lentamente la infila ad entrambe le braccia tatuate per metterla intorno al collo, lasciandola cadere su tutto il torace fino a quando la vista dei suoi addominali ben scolpiti, viene nascosta alla mia vista. Non mi rendo nemmeno conto che stavo trattenendo il respiro fino a quando lui non si accorge che stavo fantasticando su di lui con il mio sguardo, mostrando il suo sguardo malizioso con quel sorriso da renderlo sfacciato. Mi sento come una bambina che stata scoperta dai genitori.
"Ti piace quello che vedi?" Continua a sorridere ma stavolta si avvicina a me e mi afferra fra le sue braccia, piombandosi su di me e baciarmi fino a quando non mi manca il fiato.
"Dobbiamo andare." Puntualizza quando si stacca dalle mie labbra e respira a fatica, ma mi tiene sempre fra le sue braccia.
"Ok." Wow sono senza parole. Sembra così... COTTO, ma lo capirò nel corso del tempo della nostra relazione.
*Fine Flashback*
Prendo il cellulare dal comodino e quasi non mi strozzavo vedendo l'orario sullo schermo. Cazzo! Sono le 7 e 30. Impreco mentalmente ma nel frattempo esco dalla mia stanza e scendo le scale per precipitarmi in cucina e prendere una mela al volo, addentandola.
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LOCKED
Fanfiction//Prologo// "Sai cosa mi piace delle ragazzine come te?" Girò intorno a me come se trovasse piacere nel vedermi impaurita e in ansia. "Che sono tutta carne e niente arrosto." Prese il mio braccio e lo strinse così forte che non riuscii a mantenermi...