.Capitolo 28 - Vita o morte?

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"Lucy sei del tutto impazzita? Come ti viene in mente un piano del genere?" Vidi Chad che si alzò infuriato dalla sedia facendola cadere e si allontanò urgentemente da noi.

"Dico ti è dato di rivolta il cervello? Sai quante misure di sicurezza ci saranno?" Mi aspettavo una domanda del genere, per questo cominciai a fargli un ghigno compiaciuto. Sapevo tutto. Ovviamente lui notò la mia espressione e si riavvicinò a noi, alzando la sedia e cominciare ad interessarsi per davvero alla conversazione o direi al mio piano.

"Sputa il rospo." Mi incoraggiò Fredo a parlare, avvicinandosi anche lui e assumere un'espressione di interesse, come del resto tutti loro.

"Ascoltate attentamente. Il piano lo sto ancora elaborando ma ci avevo pensato da tanto per tirare fuori di lì mio padre ma ora questo lo vorrei mettere in atto con Justin perché per liberare mio padre stavo pensando ad un'altra cosa. Mi servono delle macchine e quattro persone disposte ad aiutarmi. Tutto qua." Tutti e quattro mi guardarono come se mi fossero spuntate le corna da sopra la testa. Era così strano ciò che avevo chiesto?

"So che potrebbe sembrare folle perché voi non ci avete mai pensato a ciò, ma vi posso assicurare che potrebbe funzionare." Li guardai con un'espressione seria sul volto per fargli capire che non stavo scherzando. Avrei rischiato la mia vita? Certo che si ma non si doveva sapere perché avrei rischiato tutto per salvare Justin.

"Mi servono solo due Dodge Charger RT nere e delle armi." Mi alzai dalla sedia lasciandoli sorpresi dal mio comportamento autoritario. Camminai verso la porta d'uscita, ad un tratto mi venne in mente un'ultima cosa..

"Scriverò sui vostri cellulari il vostro compito molto presto. Ciao." Uscì dalla porta e gettai un sospiro di sollievo ma nello stesso tempo di frustrazione perché avevo tutto nelle mie mani e loro non lo sapevano. Non dovevano sapere niente di ciò che dovevo fare perché non me lo avrebbero permesso.

Andai verso la mia BMV e proprio mentre stavo per aprire la portiera dell'auto sentii qualcuno che mi prese dal polso e mi fece girare di scatto senza darmi il tempo di reagire subito ma visto i miei riflessi pronti, gli presi la mano e gliela girai. Quando mi accorsi che Chad era davanti a me e che ora si stava piegando dal dolore che stava provando, gliela lasciai e mi appoggiai con braccia conserte sulla portiera per sentire ciò che aveva da dire.

"Allora?" Lo guardai impassibile senza far vedere la mia preoccupazione che avevo fino a pochi secondi fa.

"Lucy cosa hai in mente davvero?" Vidi Chad avvicinarsi pericolosamente a me ma fortunatamente si appoggiò accanto a me con le braccia conserte.

"Non me lo potrete impedire ciò che devo fare." Mi girai nella sua direzione e lo guardai con uno sguardo minaccioso perché nessuno mi avrebbe fermato dal mio obiettivo.

"Non possiamo permettere che tu corra rischi. Tuo padre ci ucciderebbe." Chad ora si staccò dalla portiera e si piazzò davanti a me, prendendo le mie spalle e guardarmi negli occhi.

"Mi dispiace ma devo farlo. E' una mia scelta!" Lo spinsi via da me e salì sull'auto, per accenderla e sfrecciare sulla strada per la mia prossima meta.

                                                                                                   ***

"Cosa dice lei? La prego mi aiuti." Ero seduta sull'erba ormai secca che cercavo di conversare con il mio interlocutore ma ovviamente non ricevetti nessuna risposta.

"Signor Bieber c'è in palio la vita di suo figlio, non posso lasciar perdere tutto. Che cosa ne pensa lei?" Tirai qualche ciuffo d'erba vicino alla lapide e aspettai un segno ma sapevo che non sarebbe mai stato possibile quindi mi alzai dalla mia posizione e me ne andai. Mentre stavo attraversando la stradina che portava alla mia macchina, sentii un vento improvviso che mi fece accapponare la pelle e quando mi girai verso la tomba di Jeremy, vidi che il vento si arrestò tutto ad un tratto.

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