.Capitolo 9

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.Capitolo 9

Justin POV

La vidi ricambiare il bacio muovendo all’unisono le sue labbra contro le mie. Sapevo che non dovevo farlo ma in quel momento mi sembrava la cosa giusta da fare. Almeno non gli avrebbe fatto male ma tutt’altro.

Fermai il bacio dolcemente e la continuai a guardare. Amavo i suoi occhi color castano, alla luce del sole diventavano con sfumature verdi che mi facevano impazzire. Amavo anche le sue labbra piccole quando toccavano le mie. Era fantastica ma non la amo perché non ho tempo per l’amore. Voglio il meglio per lei ed io non lo sono perché ho una vita incasinata e pericolosa.

“Luc, sei fantastica ma..” La guardai negli occhi e le continuai ad accarezzare il viso. Non sapevo come dirglielo per non ferirla.

“Non provi niente per me. Lo so.” Intervenne lei prima di me facendomi annuire perché era ciò che le volevo dire. Non amavo le donne. Le scopavo e basta. Non voglio che lei diventi una scopata e basta. Voglio solo la sua amicizia e la sua fiducia. Tutto qua!

“Amici?” Le lanciai un sorriso sincero e amorevole per farle capire tutto l’affetto che avevo nei suoi confronti. A quanto pare lei lo capì e ricambiò il sorriso.

“Amici.” Mi abbracciò stringendomi più forte. Avevo una grandissima voglia di baciarla e non esitai un secondo a prenderla dal mento e appoggiare le mie labbra contro le sue. Le voleva che finisse ma io continuai baciandola avidamente. Feci in modo che le sue gambe sarebbero state attorno ai miei fianchi per spingerla contro di me baciandola. La sentii gemere sotto questo mio tocco rude. Non mi sarei fermato fin quando non avrò ottenuto ciò che voglio.

Cominciai a palparle il sedere e in quel momento aprii la sua bocca facendo scivolare la mia lingua dentro la sua bocca. Mi aspettavo che lei mi respingesse ma rispose al bacio. Le nostre lingue cominciarono la loro battaglia su chi avesse avuto il dominio e, ovviamente, la vinsi io perché lei si staccò dal bacio senza fiato.

“E questo cos’era?” Domandò senza fiato. Tutto ciò mi fece sorridere e mi scappò anche una risatina.

“Un bacio di addio.” Le sorrisi e lee scese dalle mie gambe posizionandosi sul sedile accanto a me.

“Dovremmo andare.” Disse con tono freddo aprendo la portiera dell’auto e scendere, a piedi nudi, nel vialetto di casa.

Sapevo che non avrei dovuto farlo ma mi andava di farlo perché mi piace come amica.

‘Quel bacio non si dà ad un’amica, stronzo.’ La mia coscienza intervenne sul fatto e mi fece imbestialire.

‘La verità fa male, eh?’ Questa merda di coscienza stava cominciando a darmi sui nervi e stavolta invece di fare qualcosa decisi di ignorarla. Era facile!

Uscii anche io dalla macchina e la vidi camminare verso il portico di casa con grande stupore. Ovviamente non si aspettava una casa del genere! Era… LUSSUOSA. Già, lo dicevo anche io che ci vivo.

Cominciai a camminare a passo svelto verso di lei e sfiorarle la schiena coperta per darle conforto e sicurezza.

“Ti piace?” La vidi che alzò il capo verso l’alto seguendo ogni parte di bellezza della villa. Si capiva che era stupita eppure gliela feci lo stesso la domanda.

“Scherzi? Tu vivi qui?” Continuò a parlare in quella posizione ma stavolta le si illuminavano gli occhi.

“Sì, perché?” Le domandai con nonchalance sorpassandola e aprire la porta con le chiavi.

Non rispose.

“Bè, non vieni?” La guardai con uno sguardo indifferente e ovviamente lo notò perché mi guardò con occhi tristi ed entrò dentro senza obiettare.

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