.Capitolo 13
Avevo sentito un ‘ti amo’ sussurrato ma sarà stata la mia paranoia. Non può essere che abbia detto quelle due parole. Non ci avrei creduto fino a quando non le pronuncia ad alta voce e con VERO amore.
Se lui mi ama, io lo amo veramente?
La risposta ovviamente è sì, amo i suoi modi di fare, amo i suoi occhi color miele che mi fanno sciogliere, amo i suoi capelli biondi, amo le sue labbra morbide e rosee, amo quando mi abbraccia e mi stringe a sé, amo il suo sorriso spontaneo, ma soprattutto amo il suo modo di fare misterioso. So che quella parte misteriosa potrebbe farmi male ma non mi importa perché io lo amo veramente. Con Jace era tutto diverso. Io lo adoravo, dicevo di amarlo ma solo ora mi sono resa conto del ‘VERO’ amore e quella persona è Justin.
Continuai a guardarlo negli occhi mentre lui faceva lo stesso e mi accarezzava il braccio graffiato; avrebbe dovuto farmi del male ma invece il suo tocco sarebbe stata una perfetta medicina su di me.
“Perché mi guardi?” Il suo tono di voce era rauco e quasi silenzioso come se non volesse farsi sentire.
“Credo di avere un angelo davanti i miei occhi.” Un sorriso apparve sulle mie labbra continuando a guardarlo ed esplorare ogni angolo del suo viso perfetto.
“Gli angeli non esistono.” Perché sussurravamo? Forse perché non volevamo farci sentire. Non saprei di preciso il motivo ma sapevo che i suoi occhi mi guardavano con una tale intensità che avrebbero bruciato il mio viso.
La sua mano dal braccio passò al mio viso cominciando ad accarezzarmi le guance, per poi sfiorare con le dita il labbro inferiore fino a quando non lo vidi avvicinarsi piano piano verso il mio viso ma soprattutto verso le mie labbra fino a quando non fu a 2 centimetri di distanza da essi. Perché non mi baciava? Fremevo dalla voglia che lo facesse ma forse voleva che fossi io a farlo. Così feci in modo che le nostre labbra si toccassero a lungo senza alcun movimento. Fu lui a cominciare un movimento leggero e paradisiaco che mi lasciò senza fiato.
Si staccò lentamente dalle mie labbra e continuò a guardarmi dalla sua altezza precedente.
“Perché sei così delicato con me?” Ero curiosa di saperlo perché ogni ragazzo avrebbe voluto un bacio più forte e violento. Lui era.. diverso.
“Perché sei preziosa e delicata, ecco perché.” Un sorriso apparve su di lui facendomi venire voglia di piangere per ciò che aveva appena detto. Nessuno, compreso Jace, mi avrebbero detto una cosa del genere.
Mi arrotolai fra le sue braccia che mi accolsero con tanto amore e accoglienza fino a quando non mi addormentai fra di esse con un sorriso inciso sul viso.
***“Ti amo, Lucy Cohen.” Le labbra di Justin si fiondarono sulle mie fino a quando non mi gettò sul grande letto dietro di noi non esitando nel togliermi i jeans e la maglietta che indossavo.
Lo vidi sorridere maliziosamente e togliersi tutti i suoi vestiti compreso i boxer che mi lasciarono senza fiato alla vista del suo corpo nudo davanti me. Non volevo che facesse la stessa cosa con me perché io ero.. brutta.
“Non ti farò del male.” Lo vidi sganciarmi il reggiseno togliendomelo per poi arrivare a togliermi gli slip e rimanere nuda davanti a lui.
Pensai di ricevere qualche complimento o qualche parola invece approfittò di quella mia debolezza per entrare dentro di me facendomi urlare di dolore.
“La tua verginità è mia!” Ad un tratto il viso di Justin cambiò trasformandosi in quello di Jace che mi fece piangere dal dolore che stavo subendo.
***Fui svegliata da un paio di mani che iniziarono a scrollarmi facendomi svegliare. Spalancai gli occhi e ritrovai davanti a me un Justin preoccupato che continuava a guardarmi.
“Ehi, cosa è successo?” Justin cominciò ad accarezzarmi le guance imperlate di sudore e calde per l’incubo che avevo appena fatto.
“Resta con me ti prego.” Delle lacrime uscirono dai miei occhi cominciando a cadere ma furono bloccate subito da Justin con gesto.
“Certo! Io sono qui solo per te.” Mi abbracciò di nuovo e appoggiai la testa sul suo petto cingendogli la vita.
“Ci sono io con te.” Iniziò a cullarmi fino a quando non cedetti e il sonno prese il sopravvento facendomi crollare.
***
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LOCKED
Fanfiction//Prologo// "Sai cosa mi piace delle ragazzine come te?" Girò intorno a me come se trovasse piacere nel vedermi impaurita e in ansia. "Che sono tutta carne e niente arrosto." Prese il mio braccio e lo strinse così forte che non riuscii a mantenermi...