Cap.82 [part.3]

144 5 3
                                    

16 giugno 2016

Jungkook

Qualche mese fa ho rivelato a Jimin i miei sentimenti per lui e...abbiamo iniziato a frequentarci!!!!
Oggi mi sono laureato e Jimin ha fatto la festa a casa sua insieme ai suoi genitori. Voleva farmi un regalo costoso, ma dato che non può permetterselo, mi ha promesso un bacio sulle labbra. Non mi importa del regalo costoso, onestamente.
Oggi gli chiederò di fidanzarci.
<<Allora, Jimin. Mi ricordo che a fine serata mi avevi promesso una cosetta carina carina come regalo di laurea.>> Sorride. Lo amo.
<<Mhh. Sai...non riesco proprio a ricordare.>>
<<Vuoi che te lo ricordi io allora?>> Avvolgo le braccia attorno alla sua vita e Jimin appoggia le manine sul mio petto. Porto le mie mani sotto la sua maglietta e gli accarezzo dolcemente i fianchi. Si alza lentamente in punta di piedi e facciano avvicinare le nostre labbra.
Ci baciamo dolcemente. Le sue labbra sono così morbide. Sanno di fragola per il burrocacao o il lucidalabbra che usa. Stupende.
...

<<Jimin. Ho una sorpresa per te.>> Mi siedo sul letto e da sotto il suo cuscino prendo una scatolina.
<<O-oddio.>>
<<Park Jimin.>> Apro la scatolina contenenti 2 anelli identici con i nostri nomi incisi.
<<Ti va di ufficializzare il nostro amore?>> Inizia a piangere mentre si copre la bocca con le manine. Annuisce.
<<S-si, Jungkook. Voglio.>> Gli metto l'anello e lui fa lo stesso.
<<Ti amo, Jungkook.>>
<<Ti amo anche io, Jimin.>> Ci baciamo dolcemente per qualche minuto. Accarezzo il suo corpo completamente nudo, avevamo appena finito di fare l'amore. La sua pelle così liscia e candida, da riempire di baci e carezze. Lo amo. Ci stacchiamo e appoggiamo le nostre fronti l'una contro l'altra mentre ci sorridiamo.
<<Chi lo avrebbe mai detto che ci saremmo fidanzati quella sera al locale?>> Dice.
Ci sdraiamo sotto le sue coperte. Appoggia la testolina sopra il mio petto, la sua gamba sulla mia vita e mi accarezza.
Passo la mia mano su tutto il suo corpo a cominciare dalla schiena e finire sulla caviglia. Gli accarezzo tutto il braccio.
<<Come ti senti?>>
<<Passato tutto.>>
<<Buono.>>
Quattro mesi fa Jimin ha lasciato il suo lavoro. Aveva una serata con 4 uomini (una cosa a 5), solo che non è andata come aveva previsto. A fine serata lo abbiamo trovato svenuto sul letto, sanguinante da dietro e con enormi lividi su tutto il corpo.
1 mese dopo scoprì della sua gravidanza e che aveva deciso di interromperla. È stato difficilissimo riprendersi per lui. Ha sofferto tantissimo. Gli sono stato accanto praticamente sempre. È stato orribile sentirlo urlare dal dolore per ore e non poter fare nulla. Purtroppo gli aborti maschili sono tremendi rispetto a quelli femminili.
<<Ti amo, Jk.>>
Ci baciamo.
<<Anche io, Jimin. Ora dormi, cucciolo.>> Ci diamo un'ultimo bacio e ci addormentiamo.

______________________________

27 settembre 2016

Oggi io e Jimin siamo andati a convivere nella casa dei suoi nonni, lasciata in eredità a Jimin.
Nell'ultimo mese l'abbiamo sistemata un pochino we renderla così come piace a noi. Ha il piano terra e il piano superiore.
Nel piano terra c'è la cucina e il salotto. Di fronte al salotto c'è la camera da letto e un corridoio che porta al bagno di fronte. Più ci sono altre camere e le scale. Il piano di sopra sono tante camere da letto e uno spiazzale enorme vuoto. Poi c'è una veranda, al piano di sotto, con una sedia a dondolo e un giardino.

__________________________

Jimin

Bene. Arrivati a questo punto della storia vi starete chiedendo come sono iniziate tutte le violenze su di me da parte di jk. Bene. Ora vi racconterò tutto.

25 gennaio 2017

Jimin

<<Jungkook, che ti prende?!>>
<<Fai silenzio.>> Siamo in macchina sulla via per tornare a casa dopo aver fatto serata con amici di Jk. Ora è super incazzato per qualcosa e non riesco a capire.
<<Jungkook, ti prego, parlami. Ho fatto qualcosa che non dovevo fare. Che è successo?>> Appoggio la mia mano sulla sua spalla.
<<TI HO DETTO DI STARE ZITTO, CAZZO!>> Mi arriva un forte schiaffo che mi fa urlare di dolore. Inizio a piangere. Dopo una decina di minuti arriviamo a casa e Jk mi strattona per farmi scendere.
<<Vai dentro!>> Appena siamo dentro chiude la porta con forza e viene verso di me.
Mi afferra per le spalle e mi sbatte contro il muro. Inizio a piangere sempre più forte.
<<L-lasciami. T-ti prego!>>
<<Ho visto quanto ti piaceva quando Jackson ci provava con te! Non sono stupido, Jimin!>>
<<I-io non stavo facendo niente di male! S-stava scherzando.>>
<<Lui forse si. Ma tu no nel bagno con lui, vero?! RISPONDI!>> Tira un pugno forte contro il muro.
<<N-non so di c-cosa tu stia parlando.>>
<<Ah no?! Non lo sai?! Vuoi che te lo ricordo io di cosa sto parlando?! Mhh?! Rispondi.>>
<<N-no.>>
<<E allora cosa avete fatto? Dimmelo. Se confessi la tua punizione sarà minore.>>
<<I-io sono andato in bagno e-e poi lui mi ha raggiunto appena sono uscito.>>
<<Solo?>>
<<Ci ha provato ma io ho r-rifiutato le sue a-avances. G-giuro. I-io amo solo te.>>
<<Solo me, eh? Perché mi stai mentendo?>>
<<T-te lo può confermare anche Jackson.>>
<<Jackson, eh?>>
<<S-si.>>
<<Lo sai cosa si fai ai bambini bugiardi?>>
<<N-no. Ti prego!>>
<<Ora fai silenzio e girati.>>
<<No!>>
<<FAI. SILENZIO. E. GIRATI.>> Mi giro con la faccia verso il muro. Porta le due mani sui bottoni dei miei jeans e li slaccia. Poi li abbassa fino alle ginocchia. Lo sento strappare qualcosa di plastica e poi sento la sua cintura aprirsi e poi anche i pantaloni.
<<Vorrei tanto dartele con la cintura. Ma dato che hai confessato e ora devo aspettare la versione di Jackson mi limiterò a questo.>>
<<V-va bene. Ma non farmi male, ti prego.>>
<<Non ti farò male, tranquillo. Anzi. Ti piacerà.>> Annuisco.
Dopo pochi minuti senti le sue dita bagnate probabilmente di saliva sul mio buchetto.
<<N-non farmi male.>> Sussurro.
<<Ne abbiamo già parlato. Se ti fai male rallento.>>
<<O-ok.>> Entra lentamente dentro di me.
<<Faccio male?>> Annuisco.
<<Fra poco ti piacerà.>> Annuisco.
...

Sono senza forze. Jungkook mi ha scopato brutalmente prima sul muro e più sdraiato di pancia sul tavolo, mentre mi teneva le mani dietro la schiena e mi tirava i capelli. Poi mi ha portato sul letto e mi diceva cose del tipo: "Lasceresti che Jackson tu scopasse così, mhh?!"
Esce da me e si toglie il preservativo.
<<Te lo avevo detto che non ti avrei fatto male.>> Annuisco. Mi abbraccia e io ricambio.
Sono terribilmente spaventato da lui, non lo nego. Lo schiaffo e come mi ha trattato poco fa mi preoccupano molto.
<<P-posso medicarti la mano?>>
<<Domani.>>
<<V-va bene.>>
_______________

Dopo qualche giorno le cose sono completamente degenerate. Jk è andato a parlare con Jackson di questa storia e lui gli ha detto un mucchio di bugie. Le ho prese. Si, avete capito. Mi ha dato botte. Mi ha picchiato. Prima però si è ubriacato come non so cosa. Me le ha date sulle mani e in viso.
______________

Le cose sono andate sempre peggio. Ha iniziato a picchiarmi per la misera cosa, a riempirmi di pugni, calci, insulti, schiaffi e ha iniziato a spaccare oggetti di vetro in casa, tipo vasi o piatti. Ha iniziato a ubriacarsi sempre più spesso e a poco a poco è diventato un alcolizzato. Ha anche abusato di me sessualmente.
Sto soffrendo molto. C'è molta tensione fra di noi anche quando facciamo pace.
Ho preso il vizio di andare a letto con gente a caso. Lui lo ha scoperto e mi sono risvegliato in ospedale. Avevo lividi ovunque, soprattutto suo viso, la pancia e il collo. Avevo sotto gli occhi e di lato di un viola scurissimo. Gli infermieri sanno che c'è qualcosa che non va perché non è la prima volta che andavo in ospedale per colpa di Jk. E ogni volta usa sempre le stesse scuse.
"È stato suo padre."
"Ci hanno aggredito fuori da un locale."

Ho provato ad andarmene. Ma è impossibile. So che sto sbagliando io, che a colpa del suo carattere è la mia. Ma non riesco a smettere. Tutti mi dicono che la colpa è di Jungkook. Ma non è vero. Prima che succedesse quella cosa con Jackson lui non ha nemmeno dato un accenno di essere violento. Tranne quando qualcuno mi guardava in maniera perversa. Però l'unica cosa che faceva era scoparmi forte, ovviamente con il mio consenso. Ma ora tutti sta degenerando sempre di più. Non posso né truccarmi e né vestirmi come voglio. Quando si arrabbia per la più piccola cosa, anche se io non c'entro nulla, ho sempre paura di prenderle. Non mi chiede più nemmeno il consenso per fare sesso o qualsiasi altra cosa. Sono un oggetto per lui, anche se continua a negare dicendo che la colpa è mia.

&lt;&lt;Pregnant.&gt;&gt; ||Jikook Edition||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora