Cap.78

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28 gennaio 2024

Jungkook

È da qualche giorno che sono finalmente uscito dall'ospedale. La situazione a casa è orribile. Nessuno parla con nessuno. Soprattutto Jimin. Sta mangiando pochissimo, quasi nulla. Prende un misero boccone e poi si alza e va in camera nostra. Oppure passa tutto il pranzo/cena a "giocare" con il cibo senza prendere niente. Mi evita sempre. Quando lo abbraccio si incazza oppure mi toglie con la forza dicendomi di lasciarlo stare in pace. La notte lo sento e vedo piangere mentre si accarezza la pancia. Non so più cosa fare. L'unica cosa che so è che probabilmente è tutta colpa mia.
<<Jiminie. Posso parlarti un secondo?>>
<<Ho da fare.>>
<<Per favore. Sono preoccupato. Parliamo, per favore. Mi manca il tuo sorriso.>>
<<Ti manca il mio sorriso?! Eccoti accontentato!>> Si alza dal divano e mi fa un sorriso sarcastico e poi se ne va. Lo prendo per il polso.
<<JUNGKOOK, LASCIAMI. TI PREGO. MI STAI FACENDO MALE.>>
<<Ascoltami un momento, cazzo!>>
Lo faccio sedere per terra mentre piange. Appena si calma un po' lascio andare il suo polso. Mi siedo vicino a lui e gli alzo il viso con le dita.
<<Scusa, piccolo. Lo so che è colpa mia se stai male. Scusa per il polso, amore mio, ma era l'unico modo per avere la tua attenzione... Parlami, piccolo. Fai quello che vuoi. Picchiami se ti fa sentire meglio. Però fai qualcosa, ti supplico! Non posso più vederti così. Qualcuno ti ha fatto del male o ferito?>> Nega.
<<Parlami, amore.>> Si accarezza la pancia mentre piange.
<<Lo fai da un po' di tempo. Aspetti un bambino, per caso? Stai tranquillo, piccolo, non ti faccio niente. Anzi. Ti amerò ancora di più.>> Appena Jimin ha sentito la parola bambino si é subito irrigidito e ha bloccato ogni suo movimento.
<<N-non c'è più nulla l-lì dentro.>>
<<In che senso non c'è più nulla? Non dirmi che hai abortito!>> Annuisce.
<<N-non é stata u-una mia scelta.>>
<<E allora di chi è stata?>> Si blocca per un po' e poi risponde.
<<D-del mio corpo.>>
<<H-hai avuto un aborto spontaneo?!>> Annuisce.
<<Porca miseria.>> Lo abbraccio fortissimo mentre lui piange.
<<Stai tranquillo, Jiminie. Ci sono io con te. Non ti abbandono.>>
Dopo qualche minuto lo faccio alzare e lo porto in camera.
<<Posso farti una domanda?>> Annuisce.
<<Come hai fatto a rimanere incinto? Chi era il padre?>>
<<L-la sera prima che ti portassimo in ospedale abbiamo avuto un rapporto.>>
<<Non avevi preso la pillola?>>
<<S-si. Ma non sempre fa effetto.>>
<<Va bene, piccolo. Quando hai scoperto che lo avevi perso?>>
<<U-na notte mi sono svegliato e c'era sangue nel letto. Ho chiamato tuo fratello e mi ha portato immediatamente in ospedale. Quella sera ho scoperto che a-aspettavamo un'altra creaturina e che la avevamo appena p-persa.>>
<<È successo da tanto tempo?>>
<<N-no. A Novembre.>>
<<Vieni qui.>> Mi sdraio con lui e gli faccio mettere la testa sul mio petto.
<<N-non ti faccio male?>>
<<Tranquillo. In caso te lo dico.>>

<<Mi dispiace, Jiminie, che devi sempre soffrire per colpa mia.>>
<<N-non è colpa tua. Mi sono trascurato. Non ho mangiato nulla per giorni. A mala pena ho bevuto l'acqua. Non posso più nemmeno allattare.>>
<<Ma non ti sei accorto che la tua pancia cresceva?>>
<<S-si. Ma pensavo che fosse qualcosa legata al mio stato d'animo. Ogni tanto vomitavo. M-ma non pensavo che fosse una gravidanza.>> Gli accarezzo la testa e poi gli asciugo le lacrime.
<<Lo avresti accettato s-se io non lo avessi perso?>>
<<Si. Anche se sarebbe stato molto difficile dato che Mark è troppo piccolo. Però ti avrei comunque aiutato.>>
<<G-grazie. Ti amo.>>
<<Ti amo anche io, Jiminie.>> Ci diamo due baci a stampo sulle labbra.
<<Scusa per come ti ho trattato, Jungkook.>>
<<Tranquillo.>>

&lt;&lt;Pregnant.&gt;&gt; ||Jikook Edition||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora