Cap.5

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Christian non poteva vantare di avere una famiglia unita.

Suo padre faceva il manager per una multinazionale di poco spessore, ma comunque molte volte lo sbarellavano a destra e a sinistra.

Mentre la madre faceva la parrucchiera in un salone nella piazza centrale di Bergamo.
Non veniva pagata molto, quindi molto spesso faceva gli straordinari per poi arrivare a casa e buttarsi stremata sul letto senza mangiare.

Poi il matrimonio dei due coniugi non stava andando bene, nell'ultimo periodo litigavano più del solito facendo pesare questa cosa sui due figli.

Forse l'unica persona che per Christian c'era sempre stata era la sorella Alexia, aveva dei lunghi capelli ricci marroni ed era estremamente dolce ma anche cocciuta e quando voleva poteva essere molto persuasiva e stronza, ma le voleva bene.

Il problema era che anche lei -come tutte le sorelle maggiori- stava lasciando casa.
Era intenzionata ad andare a vivere con il suo ragazzo Lorenzo prendendo l'appartamento a Milano, quindi sarebbero stati anche abbastanza lontani.

Non voleva che andasse via, ma forse anche lui non vedeva l'ora di uscire da quella casa e non tornare mai più.

Era contento quando i suoi genitori tornavano in giorni diversi, ma purtroppo c'era quella percentuale dove sia Ivan che Anna tornavano insieme.
E lì succedeva il fini mondo.

Era proprio uno di quei giorni.

Erano tutti seduti a tavola, mentre Anna stava servendo il cibo ai componenti familiari.

Iniziò Alexia a parlare.

<<Io e Lorenzo abbiamo trovato casa>>
Ivan fece cascare la forchetta sul tavolo, non aveva mai accettato il loro fidanzamento.

<<Penso tu sappia l'astio che provo per quel ragazzo, e penso tu sappia anche che non appoggierò nessuna tua scelta futura>> intervenne l'uomo mentre con sguardo duro guardava le figlia.

Lei lo guardò in modo schifato

<<Io invece penso che sia molto carino quel ragazzo >>
Alexia sorrise alla dolcezza che sua madre riservava sempre sia a lei che a Christian.

<<Dovresti stare un po' zitta, nessuno ha chiesto il tuo parere>> ringhiò Ivan verso la donna.

<<Beh nessuno ha chiesto nemmeno la tua opinione>>
Il moro non era riuscito a star zitto.
Odiava come il suo così detto padre trattava lui e le sue donne.

<<Dovresti portarmi rispetto, e se provi un'altra volta ha rispondermi così sai cosa ti arriva>> il moro alzò gli occhi al cielo.

<<Ovviamente, tanto tu risolvi tutto con le mani no? Ogni volta che ti senti attaccato tiri schiaffi e pugni  pretendendo che io ti rispetti, mi fai rider->> non riuscì a finire la frase che un bruciore iniziò ad invadere la sua guancia destra.

<<Fila in camera>> Christisn sorrise amaramente.
<<Con piacere>> e subito dopo se ne andò in camera.

Era seduto sul letto, ancora scosso mentre la piccola ferita che suo padre gli aveva inflitto con l'anello nuziale bruciva.

Era arrabbiato, era riuscito a rovinare il momento di felicità della sorella.

Stava davvero combattendo con la voglia di spaccare tutto, ma doveva calmarsi se l'era ripromesso dopo l'ultima volta.

E proprio in quel momento gli arrivò un messaggio.

Mattia:
Ehy Chri ti disturbo?
[20:34]

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