Cap.23

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Tw: ci sono tracce di pensieri suicidi e non vorrei dar fastidio alle persone più sensibili💕

La luce che entrava dalla tendina bianca che la mia camera d'ospedale ospitava non mi dava fastidio, gli uccellini che cinguettavano non mi davano fastidio, il continuo rumore del termosifone che gocciolava non mi dava fastidio, i miei problemi prima di lasciare Christian sembravano nulla messi al paragone del fatto che lui non si ricordasse neanche una carezza, e questo non mi dava fastidio, questo mi logorava all'interno.
Continuavo a chiedermi se alla fine il mio destino fosse effettivamente rimanere solo;
Sono io il problema
Continuavo a ripetermi, ed andava bene così, amavo la solitudine, il mio cervello si era abituato, e sicuramente non mi serviva un moro dagli occhi chiari a scombussolarmi totalmente.
Mi odio.

È questa la fine?
Erano ormai giorni che mi ripetevo in testa questa domanda, mi sentivo vuoto, sono sempre stato abituato ad un amore velato, tutte le persone con cui ho intrapreso una conoscenza alla fine non mi avevano mai davvero amato, non avevano mai fatto qualcosa per me se non usarmi, l'unica volta in cui avevo trovato la persona perfetta avevo mandato tutto a puttane come mio solito.
Anche se ho sempre amato il dramma degli altri non ho mai desiderato viverlo, ho sempre amato le storie struggenti, jack che si sacrifica per rose, un amore così bello quando straziante, un altro esempio sono romeo e Giulietta, si sono uccisi perché nessuno avrebbe mai accettato la loro unione.
Poi ci sono mille e mille teorie, quella del filo rosso, quella di Platone... eppure in questo momento sento che il filo rosso attaccato al mio dito si stia staccando, sento la corda tirare e sfilarsi.
Vedo invece quella di Christian ben salda, che aspetta solo di legarsi ad un'altra persona.

Io voglio ispirarmi, voglio anch'io rimanere nelle pagine di un racconto narrando la storia che ha segnato il nostro cammino, questo è il mio destino, e perché mai dovrei lasciare tutto al caso, non ho deciso quando nascere ma posso decidere quando morire.
Narro io il mio destino, scrivo io i miei punti, ballo le mie note e gioco alle mie regole.
Non pretendo di arrivare ai livelli di Titanic o Colpa delle stelle, no, io volevo essere abbastanza al meno per Christian.

Così decisi di lasciargli una lettera, o meglio scrivergliela e poi leggerla davanti a lui, tanto stavo per morire quindi che senso aveva sprecare anche un solo istante.
Mi avviai a passo spedito nella sua stanza, dalla piccola finestrella potevo notare che all'interno ci fosse solo lui, guardava il telefono mentre rideva or non so che cosa.
Rimasi incantato, era una visone paradisiaca e non potevo davvero immaginare il fatto che avessi occulto cin mano tutto questo.

Bussai.
Un'avanti deciso mi nei palesò all'udito, mentre con la mano tremolante mi affrettai ad aprire la porta.
Lo guardai mentre lui metteva a fuoco la mia immagine, mi sorrise. Non ricambiai, non era una visita di cortesia.
Ci rimase male. Mi importava ma non lo diedi a vedere.
<<Volevi dirmi qualcosa?>> il suo tono era brusco, cercava di fare il duro ma qualcosa nei suoi occhi lo tradiva, era come se morisse dalla voglia di dirmi cose, ma non lo fece.
Io iniziai a leggere e basta.

Caro Christian,
la prima volta che ci siamo visti noi due non eravamo per nulla amici, io ero un antipatico mentre tu di difendevi dal mio animo sprezzante, come darti torto dal tronde.
Ero solo un ragazzino spaventato, mentre tu sembravi così sicuro di te che quasi ero geloso, odiavo il fatto che avessi sempre i capelli perfetti che il tuo fisico fosse tonico e che con te tutti fossero a loro agio, sono caratteristiche che prima non sopportavo, ma poi ho imparato ad amare.
Non sono qui per dirti tutto quello che abbiamo passato anche perché mi sono ripromesso di non piangere, devi piangere solo tu.
-e lo stava facendo davvero, seppur la lettere non fosse così straziante tipo Romeo e Giulietta-
Ti dico addio, come lo dico a tutti quelli che mi sono stati vicini, senza la tua presenza nella mia vita il mio unico pensiero è quando tutto questo finirà.
Tu sei forte, dolce, gentile, coraggioso e non ti butti giù come faccio io, meriti qualcuno che possa renderti davvero felice.
Ho sempre pensato che la vera bellezza nell'essere diversi è compensarsi a vicenda ed io purtroppo questa cosa non la potrò mai fare, perché tu hai il diritto di ricominciare da zero e non sarò di certo io ad impedirtelo.

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Angolo autrice

Sono viva, ci sono.
Come state? È da tanto che non ci si sente.
Mi dispiace ma non ho avuto tempo e ispirazione.
Ditemi se vi è piaciuto il capitolo.
Se vi va commentate e votate.
Vi mando tanti baci
Ciao amici 💋

-ire💕

La bellezza nell'essere diversi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora