Cap.11

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Ragazzi inizio il capitolo dicendovi che sta sera penso tardi aggiornerò la serie di one-shot.
La storia la troverete sul profilo quando pubblicherò la prima.
Però vi dico comunque il nome, si chiama Come fili d'erba.
Detto questo... buona lettura.

Tw: ci sono alcune cose che potrebbero dar fastidio ad alcune persone

Christian non aveva mai incontrato una persona che gli avesse fatto battere talmente tanto forte il cuore da farlo impazzire.

Era sempre stato un ragazzo bellissimo.
L'aria un po' misteriosa e tenebrosa che il suo carattere introverso e il suo aspetto interessante gli davano gli faceva avere una fila chilometrica di ragazze e ragazzi dietro, ma non si era mai davvero interessato a nessuno.
E tra l'altro non aveva mai sperimentato con l'altro sesso e sapeva di essere etero al 100%, quindi non si era mai posto il problema.
Aveva sempre avuto ragazze.

Non era mai stato il tipo da: relazioni serie.
La sua storia più lunga era durata solo un'anno, si un'anno ricco di tradimenti.
Non se ne vantava, non gli piaceva usare le ragazze, ma era come se non riuscisse ad impegnarsi davvero, come se il suo organismo respingesse le responsabilità che in un fidanzamento dovevi per forza avere.
Forse aveva qualcosa che non andava.

Si stava scrivendo da un po' di giorni con questa ragazza.
Si chiamava Francesca ed era spaventosamente bella.
Aveva dei lunghi capelli biondo cenere con occhi azzurri spenti, quasi come un grigio.
Era snella, ma facendo pallavolo le curve non mancavano.
Christian la trovava interessante e simpatica, ovvio ci aveva solo scritto, però riusciva a riconoscere quanto fosse graziosa anche attraverso uno schermo.

Quando l'aveva detto a Matti non ne era rimasto contento della sua reazione.
Sperava in qualcosa di forte, più giocosa, con qualche battuta o raccomandazione alla Mattia.
Invece il niente. Aveva attaccato come se non fosse successo niente.
Ci era rimasto male, ci teneva davvero tanto al suo parere.

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Stava scrivendo con Francesca.
Voleva conoscerla e cambiare.
Voleva imparare ad impegnarsi seriamente e la ragazza bionda gli pareva la persona giusta per iniziare.

<<Chri... Christian>> Mattia lo stava chiamando da ben minuti interi mentre il moro sembrava totalmente assente.
<<Christian Sefanelli mi ascolti>> alzò la voce.
Il maggiore l'aveva invitato a casa per passare un pomeriggio tra amici, però se Mattia avesse saputo che Christian avrebbe passato tutto il tempo a chattare con quella figliola sicuramente non avrebbe accettato.

Sbuffò.
Gli dava fastidio e non riusciva a spiegarsi il motivo.
Si era interrogato più volte dopo l'ultima chiamata con l'amico del perchè sentisse questo magone allo stomaco ogni volta che pensasse a Christian e la ragazza insieme oppure ogni volta in cui lui la nominava, non gli piaceva quella sensazione e il fatto di provarla per il maggiore lo portava ad uno stato di ansia particolarmente alto.

Aveva paura.
Dentro di se sapeva il motivo di quella gelosia, ma non l'avrebbe ammesso.
Era estremamente spaventato.

<<Senti io vado>> disse ad un certo punto Mattia cercando di scaturire una reazione al moro.
Ma quest'ultimo sembrava proprio assente mentre sorrideva e si mordeva il labbro digitando sull'aggeggio elettronico chissà quale cosa.
Alzò gli occhi al cielo per poi alzarsi riponendo tutte le sue cose dentro lo zaino di scuola.

<<Matti dove vai?>> chiese Christian rendendosi conto di che cosa stesse facendo il suo amico.
<<Vado a casa>> rispose spazientito.
<<Ma come dobbiamo ancora fare i compiti e guardare Attacco al potere tre e-e tu hai detto a Luigi che saresti rimasto da me a dormire>> Christian lo guardava come un cucciolo bastonato mentre Mattia gli stava riservando un occhiata quasi sbigottita.
<<Si da il caso che mentre tu stava scrivendo con la tua fidanzata io abbia finito i compiti.
Sono stato per più di un'ora a studiare e tu non te ne sei manco accorto per colpa di quella figliola, non ho intenzione di rimanere un secondo di più se devo restare da solo mentre tu ti scrivi con questa di chissà cosa>>

Mattia era infuriato e si sentiva tremendamente abbandonato.
Christian stava iniziando ad essere una costante e non avrebbe permesso a nessuna ragazza di mettersi tra di loro.
Però pensava pure, infatti in quel momento si stava rendendo conto che non fosse lo stesso per Christian.

<<Mi dispiace... molto>> disse abbassando lo sguardo.
<<Mi fa piacere che ti dispiaccia ma allora se volevi parlare con lei o non invitavi me e chattavi con lei o la invitavi direttamente>> si stava alterando.
<<Però matti non esager->> fu stoppato dal biondo.
<<Non esagerare? Ma come puoi dirmi ciò? Mi hai lasciato totalmente solo!>> urlò il più piccolo.
<<Oddio, puoi sopravvivere se non ti parlo per un'ora>> alzò la voce anche Christian.
<<No dal momento in cui mi inviti>>

Ormai stavano urlando e sia Mattia che Christian si ricordarono dell'episodio in cucina.
Sembrava di vivere un deja-vu.

<<Cazzo! Basta Mattia. Non ce l'ha faccio più! Mi lasci respirare. Francesca mi piace, e anche molto e tu sei pesante in tutti i sensi>> urlò il moro.
Se ne pentì subito, sapeva delle insicurezze del minore, e lui le aveva calpestate sputandoci sopra.
Mattia scappò in bagno per poi chiudersi dentro e scoppiare a piangere.

Le insicurezze crescevano man mano che le lacrime si stampavano sulle sue guance.
Si alzò in piedi per poi togliersi la maglia e guardarsi allo specchio.

Si fece ribrezzo.

<<Fai schifo, fai schifo, fai schifo>> si ripeteva come una cantilena.
Sembrava stesse per impazzire.
Sentì un conato di vomito salirgli sul petto per poi rimetterlo giusto in tempo.

Dopo aver vomitato pianse pianse e pianse, per poi sentire un dolore diverso.
Come se il cuore si fosse spezzato.

La cosa bella non era che sentiva il dolore per colpa delle parole di Christian riguardante l'aspetto fisico, ma bensì quello riguardante Francesca.

Mi piace molto. Si ricordò.

Rivivere il momento gli procurava uno stato di malessere molto alto.

Era sempre stata una persona coerente.
Ed ora riusciva a rendersene conto.

<<Mi piace Christian>> sussurrò scoppiando a piangere.

Tutto si ricollegava.
La gelosia, la pelle che tremava quando il moro lo toccava e il cambiamento che aveva quando il più grande era insieme a lui.

Stava impazzendo, ne era sicuro.

Chiuse le mani a pugni iniziandoseli a tirare sulle cosce mentre piangeva.

Non sarebbe mai andato bene per uno come Christian.
Era troppo grasso e glielo aveva detto proprio lui.

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Angolo autrice.

Ciao amici.
Come state? Spero bene.
Questo capitolo mi piace, ditemi se per voi è lo stesso. Christian è uno stronzo patentato mentre Mattia è da proteggere.
Ieri è iniziato amici ed io sono un monte scazzata perché non hanno fatto vedere Matti ballare, però poi finalmente lo vedremo.
Già che ci siamo, ditemi chi sono i vostri protetti, i miei sono: Mattia ovviamente Samu e Samuel per il ballo. Invece per il canto devo ancora inquadrarli bene.
Vabbè ragazzi, come sempre commentate e votate se vi è piaciuto il capitolo.
Ciaaoooo💋

-ire💕

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