Cap.9

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Leggete lo spazio autrice perfavore

Christian aveva provato a contattare più volte Mattia, ma tutto sembrava inutile, il biondo pareva essere sparito, a scuola ci era tornato dopo una settimana e sembrava molto propenso ad ingnorare il più grande.

Christian cercava davvero di farsi perdonare ma il biondo era un'osso duro, aveva provato a fermarlo a ricreazione, aveva provato a lasciargli dei biglietti, ma tutti i suoi tentativi di interagire con Mattia erano vani.

Sapeva di aver detto una cosa sbagliata, ma l'altro non aveva nemmeno cercato di capire il suo pensiero non facendolo parlare e non ammettendo repliche di nessun genere e forse un po' lo comprendeva.

Il moro, quando aveva visto gli occhi di Mattia farsi lucidi -dopo le parole che gli aveva sbattuto rudemente in faccia- si era pentito subito.
Il suo cuore si era spezzato nel momento in cui guardandolo negli occhi aveva visto l'alone di disgustato che provava verso di lui.

Anche un cieco avrebbe potuto scorgere nello sguardo tutto lo sdegno di Mattia.

Gli mancava:
Gli mancava il poter parlare con lui.
Gli mancava il potersi scrivere con lui.
Gli mancava vederlo.
Gli mancava chimarlo Tia.
Gli mancavano tutte le sfaccettature caratteriali che assumeva ogni qual volta che provava un'emozione.
E gli mancava anche prenderlo in giro per poi vedere apparire il suo dolce broncio su quel viso d'angelo.
Fondamentalmente gli mancava Lui.

Era mangiato dal senso di colpa.
Si ritrovava risucchiato dall'idea che il biondo ora lo odiasse, ma non sapeva che dall'altra parte invece Mattia non lo odiava affatto.

O al meno, cercava con tutte le sue forze di odiarlo.
Gli aveva detto una cosa bruttissima come se il bergamasco non fosse stato il ragazzo con cui si era confidato giorni prima.

In realtà non sapeva nemmeno lui che cosa provava per Christina.
Era arrabbiato, era estremamente deluso e non l'avrebbe perdonato così facilmente.
Però... però non riusciva ad odiarlo.

E avrebbe voluto!
Perchè una persona che dice quelle cose sicuramente meriterebbe questo ed altro però Mattia sapeva che in cuor suo c'era qualcosa di lontanamente simile all'odio.

Non l'avrebbe visto per un po'.
Non voleva vederlo per un po'.
L'aveva ferito e ci era rimasto molto male.

Anche se lo conosceva da veramente poco tempo si era fidato sin da subito e la delusione subita si era aggiunta alla lista chilometrica che aveva stilato nella sua mente.

Sarebbe stato sciocco se l'avesse perdonato subito.
E in quel momento il pensiero di far rientrare Christian nella sua vita non gli passava nemmeno nell'anticamera del cervello.

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Chritian era andato a casa di Alex per una consulenza salva vita - così gli piaceva chimarla- doveva trovare un'idea per farsi perdonare da Mattia e chi se non Alex poteva fare meglio... probabilmente tutti, ma il moro aveva solo lui, quindi si era sempre accontentato.

<<Quindi mi stai dicendo che dopo avergli dato del forcio pensi che ti perdonerà come se non fosse successo nulla?>>
Christian gli aveva raccontato tutto, ed ora oltre a Luca si aggiungeva il suo migliore amico nella lista delle persone che gli avevano fatto la ramanzina.

<<Sei un coglione>> constatò il castano.
Il moro si portò le mani nei capelli alzandosi in piedi.
<<Pensi che non lo sappia... il senso di colpa mi logora.
Tu non hai visto il modo in cui mi guardava, gli facevo schifo, anzi gli faccio sicuramente schifo anche ora>> disse il lentigginoso esasperato risiedendosi distrattamente sulla poltrona.

La bellezza nell'essere diversi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora