Charlie e la Fabbrica di Cioccolato

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«questa è la mia seconda famiglia, piccola» mi dice una volta che arriviamo in una specie di garage dove il suo team sta lavorando.

Tutti si voltano a guardarci, ed io mi imbarazzo subito. Non so come comportarmi...sicuramente dovrei partire salutandoli e poi devo provare a parlare il meno possibile per non rischiare di fare qualche brutta figura.

«Charles, chi si rivede. Allora come stai?» un uomo sui 40 viene a salutarlo, abbracciandolo, e così tutti gli altri. Mi si scioglie il cuore nel vedere queste cose.

«bene ragazzi, voi come state?» i suoi occhi sono illuminati, e quelle fossette rendono ancora più dolce il suo sorriso. Lui ama questo team, questo "castello", queste macchine; lui ama la sua Ferrari.

«bene Carletto, allora non ci presenti la tua amica?» un uomo non molto anziano mi ha notata fra tutti. Accenno un sorriso, per poi mettermi sulla stessa linea di Charles, stando sempre un po' più dietro di lui, a causa del grosso imbarazzo.

«vi presento Nicole, la vedrete spesso siatene certi. Nicole questo è il mio team, la mia squadra, quella che mi aiuta in tutto, soprattutto nei momenti peggiori. Sono certo che presto diventerà una famiglia anche per te, proprio come lo è diventata per me» afferma Charles ed io resto a guardarlo con gli occhi lucidi.

«buongiorno a tutti» dico mordendomi il labbro per evitare di piangere dopo quel discorso. Gli stringo la mano, e mimo un «grazie». Grazie davvero Charles, per avermi resa partecipe di questo mondo, del tuo mondo.

«su avanti non essere così imbarazzata, vieni qui ti facciamo vedere la macchina di Charles» ancora un altro uomo si fa strada verso di me prendendomi per mano e portandomi vicino alla monoposto numero 16.

La osservo bene, è di una bellezza disarmante. E quel colore rende perfetto questo posto, questa macchina. Il rosso Ferrari, non è un semplice rosso. Alla luce del sole brilla, come nessun altro colore. Quello stemma è stato per anni e sarà per sempre una religione per questa gente.

O meglio, non solo per le persone italiane, ma per il mondo intero. Alla fine è vero, anche chi dice di non essere un tifoso della Ferrari, dentro lo è comunque.

«mi sento di farvi i complimenti per questa auto incredibile, è bellissima, e da quel poco che ho visto, è una delle più veloci in pista. Spero di vedervi sul gradino più alto del mondo, con Charles» alle ultime due parole mi volto verso di lui, che sorride, anche un po' sconsolato dalla paura di non poter battere un mostro come Max.

Mi sono data da fare, ho studiato alcune cose riguardanti la Formula 1 e posso dire di aver racchiuso davvero molto nella mia testolina. Non sono ancora bravissima e soprattutto preparatissima, ma sono certa che con Charles riuscirò ad imparare di più.

«grazie davvero Nicole, per noi tutti sarebbe un onore affiancare un campione raro come Charles sul gradino più alto. Per noi è come un figlio, e per i più giovani è come un fratello. Charles è parte della nostra famiglia, e per quanto lo facciano dannare in questo team, lui ci ama lo stesso.

Non capisco come faccia a non essere arrabbiato, e mi dispiace davvero dover parlare male della mia squadra, ma siamo tutti incazzati per quello che gli stanno facendo. Qui sappiamo tutti chi merita di vincere il mondiale e stiamo provando ad aiutarlo in tutti i modi possibili» una donna, il cui nome che leggo sulla targhetta pare essere Francesca, parla con il cuore in mano di Charles.

Il monegasco va ad abbracciarla, ed una scarica di brividi e pelle d'oca si impossessa del mio corpo. Quindi ho davvero la persona più dolce del mondo al mio fianco? Forse solo ora mi sto rendendo conto della fortuna che ho nell'essere sua.

Alla fine tutti spingono me e Charles a fare un giro sulla Ferrari biposto. È un'emozione unica salire su quell'auto, ascoltare il suono di quel motore così vicino, sentire le vibrazioni di quella macchina che diventano un tutt'uno con il mio corpo.

«divertita?» mi chiede Charles una volta scesi, togliendosi il casco.

«divertita? È stata l'esperienza più bella della mia vita» quasi urlo, dimenticandomi di tutto il team che ci stava ascoltando, ed infatti ridono tutti.

«che ne pensi, guido bene?» mi chiede ad un passo dalle mie labbra ed io annuisco.

«è stata l'esperienza più bella della mia vita solo perché c'eri anche tu a condividerla con me» esclamo e lui mi sorride dolcemente, facendomi innamorare delle fossette che gli ricoprono gli angoli delle labbra.

Torniamo in hotel verso il tardo pomeriggio, per prepararci per la cena con alcuni ragazzi del team, Carlos con la sua fidanzata, e il TP.

«ci divertiremo, ne sono certo» mi dice Charles, avvicinandosi da dietro e appoggiando le mani sui fianchi.

Alza di poco il vestito, mettendo in mostra il mio intimo nero. Sento il corpo andare a fuoco sotto il suo sguardo, ma provo ad evitarlo, anche se mi diventa impossibile non appena tocca il sedere con il suo desiderio che pulsa dai pantaloni neri che indossa.

«c'è un problema qui, come lo risolviamo, amour?» rimango impassibile a quel nome, è così dolce pronunciato dalle sue labbra, che mi sento completamente sciogliere sotto il suo tocco.

«fa' in modo che si risolva da solo, dobbiamo andare» rispondo ridendo, e noto che si morde il labbro.

«potranno anche aspettarci 5 minuti» mi dice, prendendomi in braccio e appoggiandomi sul lavandino in marmo.

«davvero Charles?» chiedo, capendo cosa stava per succedere, e lui annuisce.

Abbassa il mio intimo, e si permette un accesso migliore, mettendosi tra le mie gambe. Prende possesso del mio corpo nel giro di pochissimo. Non c'era tempo per giocare ad arrivare fino al limite del desiderio.

Aumenta le spinte, mentre le mie mani finiscono tra i suoi capelli, e le sue stringono le mie cosce, mollicce sotto il suo tocco. Ci lasciamo andare ad un orgasmo colmo di desiderio.

Ci desideriamo così tanto da fare l'amore in ogni parte del mondo, da baciarci dove vogliamo e come vogliamo, senza importarcene se qualcuno possa riconoscere o meno Charles. Ci desideriamo così tanto, da quando ci siamo scambiati le chiavi dei nostri cuori. Non so quando sia successo, so solo che è stata la cosa migliore che potesse accadermi.

Alla fine la cena si rivela davvero divertente. Il suo team già mi adora, ed io anche adoro loro. Carlos è stato super carino e dolce con me per tutta la serata, e così anche Isa. Siamo già diventate ottime amiche, e mi ha promesso che un giorno andremo insieme in Spagna da lei.

Ho capito di amare il mondo di Charles e soprattutto chi ne fa parte. Quelle persone lo hanno reso in parte l'uomo che è oggi. Lui è cresciuto con loro, ormai sono anni che si conoscono. Credo non ci sia cosa più bella di essere parte della vita di un Uomo con la U maiuscola come lui.

Perché si, in realtà Charles è ancora un ragazzo, su carta ed esteticamente; ma i suoi comportamenti sono di un uomo che è sopravvissuto a tanto, e che ha lottato con le unghie e con i denti per essere dov'è ora. Nulla gli è stato regalato, semplicemente ha dimostrato di essere il più forte che ci sia in giro di questi tempi.
Ecco perché lui è la cosa migliore che potesse accadermi...

𝘾𝙝𝙤𝙨𝙚𝙣 𝙗𝙮 𝙙𝙚𝙨𝙩𝙞𝙣𝙮 | 𝘾𝙝𝙖𝙧𝙡𝙚𝙨 𝙇𝙚𝙘𝙡𝙚𝙧𝙘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora