«sto alla grande»

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«dai non puoi dirci no di nuovo, ci divertiremo vedrai» le ragazze stanno provando a convincermi da circa un'ora ad andare in discoteca con loro stasera.

L'unica cosa che vorrei fare sarebbe vedere un film strappalacrime mangiando una vaschetta di gelato e bevendo champagne per dimenticare.

«dai Nicole ti prego» continua Claire e mi sento costretta ad accettare.

«ma ad una condizione, quando voglio andarmene dovete lasciarmi fare» affermo e loro annuiscono con la testa, abbracciandomi.

«scegliamo cosa devi indossare» si fiondando nel mio armadio, e tirano fuori un pantaloncino di pelle nero, e un top bianco, che copre solo il seno, lasciandomi scoperto lo stomaco e la pancia.

Vado in bagno a fare una doccia e poi mi cambio. Jade mi aiuta a truccarmi, senza creare grosse maschere, e poi mi arriccia leggermente i capelli.

«siamo prontissime, ma prima di andare dite cheese» Denise posiziona in alto la fotocamera e tutte noi ci mettiamo in posa.

«i miei followers impazziranno per noi» afferma entusiasta e tutte ridiamo.

Controllo un'ultima volta il cellulare, ma non ho notizie di Charles. Se io non fossi più nulla per lui? Se davvero non lo fossi mai stata? E se mi avesse già dimenticata? Una parte di me sarebbe felice, eviterebbe di soffrire ancora, ma l'altra ci soffrirebbe tanto per questa cosa.

Arriviamo in un locale enorme, non c'ero mai stata prima, ma poi Arthur mi racconta che ha aperto da una settimana e quindi capisco perfettamente il perché. Ci rechiamo in una zona più isolata, una specie di privé a nome di Adrien.

Ci vengono serviti i primi drink. Il mio è il Moscow Mule; ha un sapore incredibile. Io e le ragazze ci scateniamo come non mai; forse avevo davvero bisogno di staccare la spina. Eppure i suoi occhi verdi non escono dalla mia mente.

Buttiamo giù almeno dieci shottini ciascuno, che iniziano a farsi sentire immediatamente. È la pista che gira o sono io? Mi sembra una giostra. Arrivano ancora altre bottiglie di Dom Pérignon, e non posso non accettare i bicchieri che mi vengono offerti.

Ad un certo punto ho forse la necessità di vomitare. Mi fiondo in bagno, dove fortunatamente non c'è nessuno. Recupero il cellulare dalla borsa, e noto alcune chiamate perse di Charles. Dio, Charles!

Più volte vorrei premere il tasto "chiama", ma in questo momento so che sarebbe l'alcool a parlare per me. Ma lo faccio!

Squilla tre volte, prima che una voce assonnata mi risponda. Ma che ore sono? Dio, le due inoltrate!
«pronto? Nicole? Stai bene?» ogni domanda è un colpo al cuore.

Quella voce è diventata casa in poco tempo, così come il suo corpo e le sue braccia. «Nicole? Dove sei? Cos'è tutto questo baccano? Ti prego parla»

Come immaginavo, le parole mi sono morte in gola. Vorrei dirgli che lo amo, che nessuno è come lui, ma mi limito solamente a dirgli: «s-scusa Charles, ho... ecco...ho sbagliato numero»

«so che non è vero, non mentirmi ti prego. Sei ubriaca? Stai bene?» no...non sto bene Charles!

«sto alla grande» mento. Ultimamente mi riesce così bene farlo...

«e me lo dici mentre i tuoi occhi minacciano lacrime?» come fa a sapere come mi sento?

«ho sbagliato numero Charles, devo andare» affermo e provo a staccare ma la mia mano è immobile.

«non hai sbagliato numero Nicole, hai sbagliato a scrivermi quella lettera, ad andartene via da me. Ecco cos'hai sbagliato. Hai ascoltato Charlotte e non me. Torna e parliamo, non ce la faccio più» mi dice, con la voce spezzata. Il mio cuore vorrebbe correre da lui.

«buonanotte Charles, sappi che non smetterò probabilmente mai di amarti, ma ti ho già detto perché ti ho lasciato» stacco definitivamente la chiamata, e mi appoggio al lavandino non appena inizio a piangere.

Corro subito in bagno a vomitare, per poi appoggiarmi alla porta. Perché diamine l'ho chiamato? Sapevo che sarebbe finita così. Me lo merito!

«Nicole? È tutto okay?» mi chiede Jade, e mi trovo costretta ad uscire.

«si» affermo, bagnandomi il viso con l'acqua fresca.

«hai pianto?» si avvicina ma provo ad evitare di guardarla negli occhi.

«no, ho solo vomitato. Ecco perché sembra che abbia pianto» accenno un sorriso, e lei annuisce. «puoi dire agli altri che vado via?» chiedo, prendendo le mie cose.

«certo, buonanotte e stai attenta» annuisco, sussurrando debolmente «buonanotte» e vado via.

Mentre sono in taxi ricevo un messaggio di Charles e vorrei evitare di leggerlo, ma il mio essere curiosa non me lo permette.

«ti sei ripresa? Sono solo preoccupato, scrivimi quando sei a casa, per favore» rileggo questo stesso messaggio per minuti interi. Perché nonostante tutto quello che è successo lui continua a preoccuparsi per me?

«signorina, siamo arrivati» pago il tassista, che mi ringrazia.

Scendo dall'auto e mi reco nella mia stanza senza fare rumore. «sono a casa» scrivo a Charles, e di tutta risposta lui mi chiede come sto.

«sto, Charles» continuo. Semplicemente non lo so come sto, mentirei se gli dicessi di stare bene, ma lo ferirei di più se gli dicessi di stare male.

«l'hai detto tu, il mondo è piccolo, ci incontreremo di nuovo, e ti giuro che non ti lascerò scappare. Smettila di comportarti da bambina, e capisci che ti amo. Non ho bisogno di nessuno al mio fianco se non di te, buonanotte!» continuo a piangere nel leggere questo messaggio.

Sto solo cercando di fargli vivere la sua vita, nel modo che merita. Perché diamine non lo capisce? Io non sono quella ragazza che può stargli dietro come tante altre.

Odio le fotocamere e le videocamere, i microfoni, i social, le copertine, le riviste. Come potrei mai presentarmi a qualche evento al suo fianco? Lui è il ragazzo più desiderato del mondo, sono certa che troverà presto qualcuna perfetta per lui.

Ma non sarò io!

𝘾𝙝𝙤𝙨𝙚𝙣 𝙗𝙮 𝙙𝙚𝙨𝙩𝙞𝙣𝙮 | 𝘾𝙝𝙖𝙧𝙡𝙚𝙨 𝙇𝙚𝙘𝙡𝙚𝙧𝙘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora