Siamo tornati a Monaco, dopo qualche giorno a Maranello. È stata una delle esperienze più belle della mia vita, ho conosciuto davvero tante persone, che sono diventate speciali anche per me, oltre che per Charles.
È sera e siamo a casa mia, come sempre vuota di persone e piena del nostro amore. Sto sistemando le cose che ho portato con me e la mia stanza lasciata a soqquadro prima di partire, mentre Charles è steso sul letto a tenermi compagnia.
Sento bussare, così scendo a controllare chi sia. Quando apro la porta trovo una persona con un cappuccio e lo sguardo rivolto verso il suolo. È completamente bagnato a causa della pioggia battente che c'è, nonostante sia appena iniziato luglio.
Vorrei quasi chiudere, l'ansia preme dentro il mio corpo, ma quando alza il volto riconosco i suoi occhi. Philippe è fuori casa mia, probabilmente ubriaco marcio. Da cosa lo capisco? Ha gli occhi quasi del tutto chiuso, e a stento si regge in piedi. Sono anni che lo conosco.
«Philippe, che ci fai qui?» chiedo, ma senza invitarlo ad entrare o cose varie. Più lontani rimaniamo, meglio è per entrambi.
«ciao Nicole» mi dice semplicemente, guardandomi dritto negli occhi, per poi posarli di nuovo verso terra.
«ti ho fatto una domanda» affermo con veleno, e noto che stringe i pugni, provando forse a mantenere la calma.
«non puoi permetterti di trattarmi così» sputa queste parole con il sangue al cervello. È sotto l'effetto dell'alcool e chissà se anche di droga. Solo una volta l'ho visto così...dopo il mio tradimento.
«e perché mai?» chiedo incrociando le braccia, cercando di sembrare più dura possibile nei suoi confronti.
«perché tu mi hai rovinato la vita; sei una troia, hai osato tradirmi per chissà quale motivo. Ti ho sempre dato tutto, ho cercato sempre di renderti felice, di realizzare i tuoi sogni, di assecondare i tuoi pensieri.
Ho sempre provato a farmi andare bene tutto, anche il sushi, che sai benissimo, lo odio. Ho sempre dato tutto me stesso per te, ti ho messa sempre al primo posto, contro il mondo intero. Ti compravo i regali, ti facevo le sorprese, provavo ad aiutarti a scuola, nelle verifiche.
Mi sono fatto sospendere per una cosa che avevi fatto tu; per una tua pazzia mi sono fatto 600 km in macchina, solo perché volevo vederti felice. E invece tu, sei stata una puttana, non ti è mai importato nulla di me; mi hai tradito con il primo che ti è cascato ai piedi, ci sei andata a letto da vera troia quale sei.
E ora lui dov'è? Non dirmi che è stata solo una notte, e tu poverina credevi di aver trovato il vero amore in quel coglione di merda» stavo piangendo, le sue parole mi stavano uccidendo come pallottole.
Non riesco a rispondere. È come se fossi completamente incollata al pavimento, come se le mie labbra fossero un tutt'uno. Vorrei solo crollare, piangere fino a domani.
«forse il vero amore non l'ha trovato in quel coglione, come lo chiami tu, ma in me si. Quindi sei pregato di andartene, e chiamala una terza volta troia e ti giuro sulle cose che amo che andrai via in ambulanza» Charles si fa avanti, difendendomi.
Gli prendo la mano e lo tiro indietro, verso di me. Ho davvero paura di come potrebbe reagire, ma soprattutto non ne vale la pena con uno come Philippe. Ora c'è solo lui nella mia vita, sto provando solo a dimenticare il passato, e avere qui il mio ex che mi rinfaccia le cose non aiuta affatto.
«senti amico, io non ti conosco, ma ti stai cacciando in guai seri con questa ragazza. Osi anche difenderla? Mi ha tradito, forse prima di ora non lo sapevi, beh sono arrivato a salvarti il culo.
Fidati di me, lasciala andare, se non vuoi ridurti anche tu come me. Poi non dirmi che avevo torno nel chiamarla troia, è sempre stata una poco di buono.» Charles stringe i pugni, e questa cosa mi spaventa.
«Charles» dico quasi come un sospiro, cercando di farlo calmare. Appoggio le braccia intorno al suo stomaco e gli lascio dei baci sulla nuca. Si calma sotto il mio tocco. Sento i suoi muscoli rilassarsi, e le sue mani sciogliersi dolcemente.
Le appoggia sulle mie, lasciandomi un bacio sulla fronte. Mi accoccolo di più a lui, che nel mentre ha ancora uno sguardo di fuoco rivolto verso il mio ex.
«mi dispiace dirti, caro Philippe, che sapevo tutto del suo tradimento, del suo passato. Ma sai cosa? Non m'importa. Io non sono te. Il problema del tradimento non è stato lei, ne tantomeno il ragazzo.
Sei stato unicamente tu, che te la sei lasciata scappare dalle mani. Avevi gli occhi chiusi in quel momento, se lei l'ha fatto è perché tu hai voltato le spalle. Ma sta' tranquillo, io non sono così. Io mi prenderò cura di lei, e non la lascerò mai sola, anche a miliardi di chilometri di distanza.
Perché lei merita questo. È una delle donne migliori che io conosca. Se sei tornato qui, da lei, è perché anche tu sei consapevole di questa cosa. Si dice che "si torna sempre dove si è stati bene", mi dispiace tanto, ma ora il tuo bene è mio e lo sarà per sempre.» chiude la porta in faccia a Philippe, mentre le mie lacrime bagnano il suo collo e si appoggiano sulla sua maglia azzurra.
Si volta verso di me prendendomi il viso, e lasciandomi un bacio sulle labbra. «hey Nicole, ascoltami. A me non importa di quello che ha detto ok? Sei stata sincera dal primo giorno con me, a non farlo invece sono stato io, e mi dispiace lo sai. Nulla di quello che ha detto sul tuo conto è vero.
Lui ha sbagliato a lasciarti scappare non tu ad andare con altri ragazzi. Avevi solo bisogno di sentirti apprezzata, amata, protetta, a me sta bene. Proverò sempre a farti sentire cosi, perché è questo che meriti, e soprattutto perché io ti amo alla follia e mi dispiace dirtelo solo ora, ma vorrei che fosse chiaro»
Le mie lacrime di tristezza si trasformano in lacrime di gioia. Questa volta sono io a baciarlo intensamente, permettendogli anche di accedere con la lingua. «anche io ti amo da impazzire Charles. Grazie per quello che hai detto e grazie per avermi difesa.
Sei la cosa più bella che mi sia capitata in tutta la vita, e non lo dico tanto per dire, è davvero così. Non m'importa della frase fatta e risentita, m'importa solo che tu creda a questa cosa. Prometto di prendermi cura di te fino alla fine dei miei giorni, solo ti chiedo di non lasciarmi mai, perché senza di te non ce la farei.»
«prometto di non lasciarti mai, ma non farlo neanche tu» continua baciandomi, e passando le mani dolcemente su tutto il corpo.
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𝘾𝙝𝙤𝙨𝙚𝙣 𝙗𝙮 𝙙𝙚𝙨𝙩𝙞𝙣𝙮 | 𝘾𝙝𝙖𝙧𝙡𝙚𝙨 𝙇𝙚𝙘𝙡𝙚𝙧𝙘
FanfictionIl bisogno di allontanarsi da Parigi porterà Nicole in un'altra città non molta lontana dalla sua...Monte Carlo. La necessità di cambiare vita la porterà a fare nuove amicizie e anche a cimentarsi in cose che mai pensava avrebbe fatto. Ma soprattutt...