«carino più di me?»

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«grazie mille, buona giornata a lei» saluto la donna che è appena uscita dal negozio, e mi avvicino di nuovo alle ragazze.

«finalmente possiamo chiedertelo Nicole...allora, dopo la festa cos'è successo tra te e quel ragazzo incredibilmente sexy?» ecco cosa stavano aspettando di chiedermi da questa mattina.

«nulla, mi ha riaccompagnata a casa» rispondo, mettendo in ordine i vestiti non acquistati dalle clienti.

«solo? Davvero Nicole?» chiede Vicky, con una faccia anche un po' disgustata.

«ma insomma eri una bomba, come ha fatto a non sfiorarti neanche? Eri dannatamente sexy. Quel ragazzo non ha capito nulla» continua Amanda ed io le sorrido per le cose che aveva detto.

«sapeva che ero ubriaca, ha preferito non spingersi oltre, e d'altronde sono felice. Altri ci avrebbero provato godendo della situazione, lui no, si è solo preso cura di me» affermo ripensando a due sere fa.

Evito completamente quel momento così spinto tra noi, non so ancora cosa sia successo con esattezza, ma preferisco tenerlo per me. E poi non posso fidarmi chissà quanto di loro, le conosco appena.

Mentre sono impegnata con una ragazza sento la porta aprirsi e la sua voce arrivare come una pugnalata alle mie orecchie.

«buongiorno» ci voltiamo tutti verso quel bagliore di luce che ha appena attraversato l'entrata.

«buongiorno» Amanda si fa avanti, seguita da Vicky. Vogliono entrambe aiutarlo negli acquisti, così le lascio fare. Insomma è il loro lavoro e a me non deve importare chi lo consiglia.

«allora raggio di sole, cosa ti serve?» sento dire dalla biondina...raggio di sole è forse un po' eccessivo, no Amanda?

«sono arrivate alcune cose della nuova collezione che secondo me ti starebbero benissimo» sento dire da Vicky, e prende alcuni abiti per mostrarli a Charles.

«in realtà sono qui per Nicole» a sentire il mio nome mi blocco sul posto. Le ragazze si guardano tra loro, come se infastidite che lui fosse qui per me.

Mi libero dalla donna, che ha deciso di provare tutto quello che ha preso. «hey, come mai qui?» chiedo, una volta che mi sono avvicinata.

«volevo sapere come stavi» gli faccio cenno di uscire, e lui mi segue.

«sto bene, e scusa la sfacciataggine delle ragazze» dico, insomma potrebbe avergli dato fastidio, e mi dispiace che si siano comportate così.

«tranquilla, non sono solo loro a farlo» annuisco, guardandolo per la prima volta da quando stiamo parlando nei suoi immensi occhi. Baciati dal sole sono di una bellezza disarmante. Il verde, il suo verde, si mischia con il bagliore creando un colore indecifrabile ma stupendo.

«allora...cosa voleva farmi provare la tua amica?» accenno un sorriso notando la sua voglia matta di fare ancora acquisti.

«qualcosa di carino ci sarebbe per te» dico, pensando bene a cosa ci fosse nella nuova collezione.

«carino più di me?» roteo gli occhi e lui sorride.

Faccio dei passi per entrare, ma lui mi blocca per il polso. «non hai risposto» si morde il labbro inferiore...possibile che devo subirmi queste cose anche mentre lavoro?

«tu non sei carino» alzo il sopracciglio, per poi attraversare la porta del negozio.

Prendo alcuni abiti e glieli mostro. Non ne sembra molto interessato, infatti più volte incrocio i suoi occhi intenti a guardarmi. «quindi cosa vuoi provare?» chiedo, cogliendolo di sorpresa.

«provo tutto, ovviamente» accenna un sorriso, e prende alcune cose dalle mie braccia.

«hai almeno ascoltato quello che ho detto?» chiedo, mentre cammina a passo veloce verso il camerino.

«si, tutto» inizia a provare una maglia rossa semplice e un jeans.

«che mi dici?» blocco il cellulare e alzo gli occhi verso di lui...ogni volta mi rendo conto di quanta perfezione ci sia in un solo ragazzo.

«questa maglia ti sta benissimo» mi prende la mano, tirandomi più vicina a lui, facendo scontrare per un secondo i nostri corpi.

«Charles ti prego sto lavorando» appoggia la mano sulla mia schiena portandola sempre più giù, fino ad arrivare al limite da me consentito, cioè poco sopra il fondoschiena.

«non sto facendo nulla di male» vorrei smettere di guardare i suoi occhi smeraldi, vorrei staccarmi dalla situazione in cui siamo, ma è come se lui in questo momento fosse una calamita.

«mi credi se ti dico che anche con l'outfit da lavoro sei bellissima?» roteo gli occhi, ma sorridendogli. Non so se mi piace o mi innervosisce quando fa il casca morto...chissà se lo fa con tutte.

«ti consiglierei un paio di occhiali per la vista» continuo, aggiustando un capello che gli era caduto sulla fronte.

«ci vedo benissimo» dice, tirandomi ancora una volta molto più vicino a lui. La sua bocca e il mio orecchio stanno per diventare una sola cosa.

«giuro che strapperei tutto» lo stomaco si attorciglia, sento le gambe cedere e le guance andare a fuoco. Perché deve fare questi dannati giochi anche mentre sono a lavoro?

«prendo tutto, tranne questa maglia, non mi piace molto» provo a risvegliarmi dal mio stato di trance, ma non ci riesco. Sono completamente immersa in quell'attimo.

«terra chiama Nicole. Insomma, ho detto una frase, pensa se lo avessi fatto davvero» mi allontano a passo svelto da lui, recandomi in cassa.

«giuro che ora me ne vado e non ti romperò più le scatole. Lavora serenamente, ma pensami sempre, mi raccomando» di nuovo quel maledetto labbro è tra i suoi denti, bianchi e splendenti; «io ti penserò di sicuro» continua, prima di salutare le ragazze e andare via.

Per tutta la giornata proseguo con il mio lavoro, ma non smetto di pensare a lui, a quei suoi occhi dolci, e a quelle labbra che ogni volta diventano bianche per quanta forza mette nello stringerle. Alle sue mani sulla mia schiena, alla sua bocca vicino al mio orecchio, e alla sua voce roca con cui mi ha detto quella frase.

Non ho smesso di pensare a lui, come mi ha chiesto. È come se la mia testa fosse ormai schiavizzata da lui, come se ne avesse il controllo...e no, non mi sono mai sentita così. Mai nessuno è stato in grado di prendere il comando sui miei pensieri, tranne lui! Come può un ragazzo che conosco da meno di due settimane essersi impossessato della mia mente?

𝘾𝙝𝙤𝙨𝙚𝙣 𝙗𝙮 𝙙𝙚𝙨𝙩𝙞𝙣𝙮 | 𝘾𝙝𝙖𝙧𝙡𝙚𝙨 𝙇𝙚𝙘𝙡𝙚𝙧𝙘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora