«caffè?»

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Mi diverto in pista, accanto agli amici di una vita. Certo, ho evitato il contatto stretto con i ragazzi e soprattutto con Philippe, ma ho comunque dato il meglio di me.

Sono le due inoltrate, siamo davvero stanchi. «Nicole perché non andiamo a fare un giro in spiaggia?» mi chiede Claire, ma io ho davvero i piedi in fiamme, a causa dei tacchi.

«ragazzi io passo, non ce la faccio più a stare in piedi, credo di tornare a casa» mi giustifico, sedendomi poi al nostro tavolo per recuperare la borsa.

«ti accompagniamo noi» continua Philippe, facendo voltare tutti verso di lui. Ma sta scherzando?

«no, grazie non ne ho bisogno» rispondo accennando un sorriso finto. «buonanotte» vado via, ma vengo comunque seguita da loro.

La sua Ferrari è di fronte le scale; mi sta aspettando. Scendo velocemente, per andare da lui. Quando mi volto noto i ragazzi parlare tra loro, probabilmente per il fatto che fossi salita in una macchina del genere.

«mi dici chi di loro è il tuo ex?» mi chiede, una volta entrata in auto.

«camicia bianca» affermo, e lo vedo ridere sotto i baffi. «insomma, perché ridi?»

«niente male...no, scherzo, l'hai visto?» roteo gli occhi, dandogli uno schiaffo sul braccio.

«scusa se non tutti sono perfetti come te» affermo ironica, e quando mi volto a guardarlo noto un ghigno.

«quindi sarei perfetto?» si morde il labbro; quel maledetto labbro.

«ma dai, che novità!» rispondo semplicemente, e lo sento ridere. Credo non esista uno spettacolo più bello.

«ti fermi da me?» mi chiede parcheggiando sotto casa sua, come se non gliene importasse minimamente della mia risposta.

«non posso Charles, devo tornare a casa» si avvicina sempre di più, appoggiando la mano sulla gamba e il viso nel mio collo. Amo il suo respiro sulla mia pelle, i brividi che mi provoca.

Le sue mani sul mio corpo, i suoi baci umidi che mi lasciano il suo sapore inciso, come un tatuaggio. Lui c'è sempre, in ogni dove e in ogni quando. Ogni volta che ho bisogno di lui, è con me.

«rimani, ho bisogno di te» sospira sulle mie labbra. Niente alcol, niente droga. Semplicemente noi, più sobri che mai, più veri che mai.

Usciamo dall'auto, e non appena mi avvicino, mi prende per mano e insieme attraversiamo la strada. Come un papà con il proprio figlio, che vuole prendersi cura di lui...Charles vuole prendersi cura di me.

Non appena entro in casa sua, il dolce profumo che indossa arriva alle mie narici. Riconoscerei questa fragranza tra miliardi di odori.

Si toglie la maglia, beandomi di una visione incredibile. «puoi farlo anche tu» mi dice con un ghigno in volto, ed io rido, facendo roteare gli occhi.

Le sue mani fredde si fanno strada sulla mia schiena, abbassandomi la zip del vestito. Entra in contatto con la mia pelle, facendomi rabbrividire. Ho lo stomaco sottosopra, e un certo calore si è impossessato di me.

«tieni questa» mi passa la sua maglia, che indosso da sopra il vestito, per poi toglierlo dal basso.

«posso andare fuori?» chiedo, notando che aveva un terrazzo abbastanza grande, che permetteva di vedere la città e le sue luci incantevoli.

𝘾𝙝𝙤𝙨𝙚𝙣 𝙗𝙮 𝙙𝙚𝙨𝙩𝙞𝙣𝙮 | 𝘾𝙝𝙖𝙧𝙡𝙚𝙨 𝙇𝙚𝙘𝙡𝙚𝙧𝙘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora