Capitolo 5

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Le urla, il sangue .. il dolore ed infine quello sguardo tanto profondo quanto malvagio e cupo, la sensazione di annaspare in cerca d'aria, che però non arriva, lui sopra di me, che si spinge dentro di me con una violenza inaudita ed io che cerco di urlare ma dalla mia bocca non esce nulla, ho paura. Il suo viso mi appare nitido, riconosco ogni singolo lineamento, riconosco il suo sguardo agghiacciante carico di odio. Sulla sua bocca compare un ghigno malvagio " Sei mia Aileen, Miaaaaa" sibila in un sussurro ed è li che mi sveglio urlando.

Mi sveglio di soprassalto, madida di sudore, mi guardo intorno spaventata e mi accorgo che sono sull'aereo, è stato un incubo,l'ennesimo, devo aver urlato davvero perché vedo l'hostess che corre verso di me visibilmente agitata.

"Signorina ..tutto bene?  L'ho sentita urlare ."
Devo avere un'aspetto orribile da come mi guarda, credo di averla spaventata.
Mi limito ad annuire " ..è stato un'incubo".

"Vuole che le porto una tisana calda?La farà stare meglio."

" Si ..grazie" risposi ancora scossa, decisi di alzarmi e mi diressi in fondo al corridoio verso il bagno, avevo bisogno di darmi una rinfrescata.

Mi sciacquai il viso con acqua fredda, sperando di riprendermi, alzai lo sguardo verso lo specchio.
Stetti lì, ad osservarmi,ero stanca e visibilmente scossa, sembrava così reale...
Mentre osservavo il mio riflesso, dietro di me allo specchio vidi il viso di Jay, sussultai spaventata, lo stesso ghigno del sogno si palesava attraverso lo specchio e la sua voce mi arrivò alle orecchie come il sibilo di un serpente "Miaaaa."

Uscì dal bagno di corsa e mi diressi verso il mio posto con il cuore che batteva all'impazzata.

Stavo impazzendo.

Sospirai vedendo arrivare l'hostess con la mia tisana, la lasciò sul tavolino adiacente al sedile e mi disse che per qualsiasi cosa avrei dovuto premere il tasto posto di fronte a me e sarebbe arrivata subito; si allontanò augurandomi il buongiorno.

Scossi la testa per scacciare le immagini di prima mi voltai e guardai fuori dal finestrino, effettivamente stava albeggiando,il sole faceva capolino dalle nuvole; bevvi la tisana e il calore subito mi calmò e spense le immagini dell'incubo appena vissuto.

Guardai lo schermo del telefono erano solo le sette del mattino, avrei potuto riaddormentarmi, mancava ancora un po' all'atterraggio, ma l'idea di chiudere gli occhi e rivivere tutto mi fece desistere. Presi il telefono e giocai ad un gioco appena scaricato che mi permise di far passare il tempo
più velocemente.

Di lì a poco il comandante avvisava che presto saremmo arrivati a destinazione, decisi di darmi una sistemata, non potevo presentarmi in queste condizioni a Stephanie infondo era anche il mio capo, che impressione avrebbe avuto!

Ero in ansia e sospirai sconsolata vedendo il mio riflesso allo specchio, avevo delle profonde occhiaie e il viso più pallido del solito.

Coraggio Aileen, niente che un po' di trucco non possa sistemare.

Mi truccai , qualcosa di leggero giusto per nascondere la stanchezza, ma ebbe l'effetto che desideravo.
Soddisfatta uscii dal bagno per recarmi al mio posto, allacciai la cintura proprio mentre avvisavano che saremmo atterrati all'aeroporto di Los Angeles, ero piuttosto agitata ma in senso positivo stavo davvero per ricominciare tutto e non mi sembrava ancora vero.

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