Capitolo 3- Decisioni [-]

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Passarono circa tre giorni ed ero ospite nelle camere reali con Molly. Non avevo ancora preso una decisione e non sapevo cosa fare. La Strega non voleva aiutarmi con quello che dovevo fare con i miei genitori e se accettare ciò che loro mi consigliavano.
"Molly... Io non so davvero cosa fare. Potrei ritornare tranquillamente da loro, ma se mi manipolassero?"
Lei mi sorrise, parlandomi con un dolce sussurro rassicurante, ma da persona che ne aveva passate di tutti i colori dall'antichità dei tempi:
"Ragazza mia, siamo qui per compiere la leggenda... Ricorda, possono anche fare di tutto per ostacolarti, ma la Maschera tornerà nelle tue mani, in quelle di chi... La possiede veramente, per successore."
Dopo qualche oretta ci chiamarono per pranzare nel Salone del Trionfo, dove i quadri esprimevano le varie guerre compiute da tutti loro, ovviamente vinte. Mia madre mi sorrise, rivolgendomi la parola:
"Elatris, figlia mia! Hai preso una decisione?"
Sospirai, parlando silenziosamente con il mio "io interiore", ma comunque facendo un sorriso a lei, annuendo.
"Sì, madre,  resterò con voi..."
Ovviamente, presi questa scelta perché  il lavoro poteva venirmi più facile per recuperare la mia Maschera... Dopo qualche istante, vicino alla porta del Salone del Trionfo si palesò una ragazza alta circa un metro e settanta, con occhi castani, capelli neri ma lucidi, un fisico strabiliante e notavo che... Mi somigliava. La ragazza prese l'attenzione di tutti i presenti porgendo un leggero inchino a me, che ovviamente ricambiai per poi iniziare a parlare:
"Salve, sorella mia... Ti sei decisa a rimanere, quindi!"
La guardai stra confusa,  non capendo chi fosse e perché mi chiamò sorella, ma eccola nuovamente che mi sorride e riprende la parola:
"Oh, scusami se non mi sono presentata. Brutta educazione da parte mia, hah! Sono Charlotte, tua sorella gemella,  possiamo dire. Alla nascita non eri da sola nel pancione della mamma, mia dolce sorella. Ho sempre voluto conoscerti... Puoi venire con me un momento? Mamma, papà, vi rubo solo qualche minuto e poi veniamo a pranzare..."
Mi fece cenno di seguirla con mia madre e mio padre che annuirono per farmi parlare con lei, Charlotte. Questa volta fui io a prendere la parola, mi chiesi perché tanta fretta di parlarmi, forse perché non mi vedeva da... Quindici anni? Sì, questa è la mia età, la mia... Adolescenza.
"Uhm, Charlotte, perché volevi parlarmi così di fretta?"
Le dissi guardandola con fare confuso, con lei che mi rispose:
"Sorella cara... So che i nostri genitori non ti hanno detto la verità sul tuo ritorno e su come quando sei nata sei stata rapita dagli umani. Sappi che io sono dalla tua parte per qualsiasi cosa e se la Maschera tornerà nelle tue mani... Se ti chiedi come faccio a sapere ciò, è che nella soffitta ho trovato la vera leggenda: quella che per anni e anni è stata tramandata nelle famiglie, fino alla nostra, la prescelta..."Mi mise una mano sulla spalla, per poi abbracciarmi. Fu un abbraccio rassicurante, che mi calmava... Non mi era mai successo prima che qualcuno avvicinandosi soltanto mi desse tale rassicurazione, tanta gioia nell'animo... Io semplicemente annuii ricambiando il suo affetto per poi entrambe tornare nel salone e pranzare con i nostri genitori facendo finta di nulla... Come se quella conversazione che ci fu, non fosse mai esistita. Dopo esserci nutriti per bene passammo tutti del tempo in famiglia. Stranamente mi divertii,  mi sentivo nuova, felice, sentivo che quello che mi mancava da anni, era finalmente ritornato... Avere una famiglia, un qualcuno che ti sta accanto, che ti rende felice e che ti supporta nonostante le tue decisioni e le difficoltà che si attraversano nella propria vita... Ma sapevo, sapevo perfettamente che tutto ciò era soltanto una falsità, se non fosse per quella che era in realtà, mia sorella Charlotte. Era difficile capire se potersi fidare del tutto immediatamente o no, ma il legame sanguigno che ci legava mi fece prendere una decisione... Quella di accettarla e di stare al suo fianco dopo tanti anni trascorsi lontane. Sapevo che anche se l'avessi conosciuta da poco, le volevo un bene infinito, puro.
Passarono alcune ore, io stavo in camera mia prendendo i vari libri della biblioteca, fin quando ne spostai uno abbastanza particolare e si aprì un passaggio dietro la libreria sfarzosa, un passaggio che conduceva a tre tunnel: il primo era col pavimento di quarzo, il secondo d'oro, il terzo invece, era quello più strano... Esso era fatto d'argento, con delle zanne di lupo incastonate dentro...
Decisi di andare direttamente al terzo dove trovai teste di lupo, bottiglie di sangue, era tutto dei nostri acerrimi nemici, come narrano le leggende, vampiri e lupi erano ciò dalla nascita, poche erano le possibilità in cui alcuni di loro si innamoravano, formando degli ibridi e quindi, di sangue impuro ma molto, molto potente; forniva anche una strana rigenerazione questa preziosa bevanda per vampiri.  Io osservavo e basta, senza toccare niente di niente, avevo uno sguardo affranto, mi dispiaceva per i lupi che ci erano sfortunatamente morti per via di questa orrida maledizione celata dietro i nostri esseri... Controllai successivamente le altre stanze: nella prima, niente di che, solo alcune provviste; nella seconda c'era una libreria diversa, era tutta legata alla... Stregoneria! Bingo, avevo trovato qualcosa che mi interessasse veramente! Ne sfogliai uno con la copertina blu galassia, che era anche ruvida, con scritto sopra: "The secret of Travis" e sì, c'era esattamente quello che volevo, informazioni sulla Maschera di Yeratisis, come evocarlo e incantesimi vari, legati a lui...

L'Occhio dell'anima [Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora