Le superiori erano appena iniziate e Francesca appena entrata in classe fu chiara verso ogni professore: non avrebbe comprato nessun libro e avrebbe solo fatto i due anni obbligatori. Perché non studiare e avere una professione ben retribuita economicamente? Non lo sapeva nemmeno lei, eppure... Non andava così male durante le interrogazioni e le verifiche. Il tedesco era una delle sue materie preferite e sapeva anche scrivere e parlarlo bene, ecco perché fu chiamata ad un servizio hostess. Lo rifiutò. Che testarda... Litigava continuamente con una professoressa perché l'aveva presa di mira e un giorno accadde che la giovane le tirò la cattedra addosso per i continui insulti della professoressa; la prese per l'orecchio e la portò dalla preside che diede ovviamente ragione alla ragazza. Questo è uno dei pochi avvenimenti che racconto... Uno che mi è stato raccontato, cioè: l'incontro dei miei genitori, mi è rimasto impresso.
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Francesca's POV
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10/08/2003Lavoravo a soli sedici anni da un'anziana di nome Gemma qui ad Amalfi e devo dire che mi ci ero affezionata come se fosse mia nonna. Decisi di passare dal fioraio e di portarle un fiore chiamato "gipsofila", so che lo ama da morire! Appena m'incamminai dal fioraio vidi un ragazzo dai capelli neri e dal taglio corto, dalla pelle abbronzata e dal fisico robusto e muscoloso. Mi colpirono molto il suo sorriso gioioso con il quale vendeva i fiori alle persone e quegli occhi marrone intenso... Me n'ero innamorata a prima vista. Gli chiesi i fiori e lui con un sorriso dolce e gli occhi che quasi brillavano mi guardò e annuì, salutandomi poi con la mano. Andai semplicemente a lavoro e mentre facevo le pulizie dissi a Gemma:
"Sai come si chiama quel ragazzo che si trova dal fioraio in piazza? È la prima volta che ci faccio caso..."
La dolce anziana si voltò verso di me e curvò le labbra in un gentile sorriso. Con la voce bassa si limitò a rispondermi con qualche parola:
"Si chiama Damiano"
"Damiano? Che bel nome... Spero di poterlo rivedere domani."
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Da quel giorno in realtà fu proprio Damiano a parlarle e dopo nemmeno una settimana le fece la proposta di fidanzarsi. Francesca che aveva già chiari i suoi sentimenti dalla prima volta che aveva incrociato il suo sguardo gli disse di sì, baciandolo. Il giorno dopo aver fatto telefonate e aver parlato di tutto e di più Damiano la invitò a casa sua per fargli conoscere la famiglia... Aveva tre sorelle e un fratello. I loro nomi erano: Cecilia, Teresa e Mariateresa; il fratello invece si chiamava Alfonso ed era il più timido e piccolo. La ragazza che più le stava simpatica era Cecilia poiché subito cercò di fare amicizia con lei! Aveva i capelli biondi, gli occhi marroni, il viso paffutello e delle tenere fossette vicino alle labbra. La sua carnagione era chiara e il fisico come suo fratello, robusto. Dopo circa un anno di fidanzamento i due andarono a convivere e dopo tre lunghi anni, pieni di esperienze e litigi come in ogni coppia... Felicemente si sposarono. Il giorno del loro matrimonio fu il venti Marzo duemilasei: il giorno più bello della sua vita.---------------------------------------------------------
Spazio autore:
Non ci sono molti momenti descritti o altro perché sto prendendo spunto da un diario che ho trovato. Sì, questi sono fatti realmente accaduti ad una persona che conosco e che a me è molto cara... Mia madre. E no, i nomi dei personaggi non sono reali, così come i paesi e così via anche se nella realtà esistono davvero.
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Nel mese di agosto del duemilasei era rimasta incinta di una bimba, e nel corso della gravidanza Damiano cercava di non lasciarla mai sola nemmeno un istante. Era premuroso e gentile. Il diciassette maggio del duemilasette le si ruppero le acque...
"Amore corri ti prego! Sento un dolore immenso, ngh... Mi si sono rotte le acque..."
Nel giro di qualche minuto lui accorse ad aiutarla e l' aiutò a scendere le scale di casa propria, dirigendosi all'ospedale in macchina. D'urgenza la portarono nella sala parto e la fecero stendere sul letto; arrivò anche l'ostetrica e le fecero il parto cesario poiché era diabetica. Aveva sviluppato un diabete infantile dai tre anni. Presero la bimba in braccio e la portarono via per pulirla e infine portarla fra le braccia della madre in una copertina... La bimba aveva gli occhi scuri ma grandi, da essi si capiva l'immensità del mondo, un ciuffetto di capelli chiari e un viso tenero e piccino. Aveva un peso di tre chili e seicentosessanta grammi ed era nata alle dodici e cinquantacinque di mattina, quindi verso orario di pranzo circa. Appena fu messa fra le braccia della madre smise di piangere e la guardava con quegli occhioni curiosi e gentili... Francesca si sentiva la donna più felice del mondo, molto più del giorno del matrimonio... Era diventata madre.
Ed è proprio qui... Che la mia storia inizia. Una bambina di nome Karol...
Verso la piccola Damiano e Francesca erano piuttosto affettuosi come genitori, si prendevano cura di lei. Ma la vera persona al fianco di Karol era sua madre. Non l'aveva mai lasciata sola e la portava anche a lavoro nel marsupio. Durante la crescita della piccola in realtà sembrava andare tutto liscio e dopo qualche anno nacquero anche un bambino di nome Raffaele e l'anno successivo il terzo ed ultimo bambino di nome Luigi.
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Spazio autore
Questo capitolo non è molto lungo e mi scuso ma il prossimo vi giuro che proverò a fare del mio meglio. Ultimamente non ho molte idee e ho pochissimo tempo per scrivere. Vi ringrazio se potete comprendere ciò, grazie a tutti di cuore, mie anime~
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L'Occhio dell'anima [Revisione]
FantasyUna ragazza abbandonata dalla famiglia reale dei vampiri per via del potere immenso della piccola. La realtà dei vampiri è diversa da quella umana e dove loro sono stabiliti, si chiama Travis, Reame vampiresco... I sangue freddo rubarono la cosiddet...