"Voglio saperlo, Bastris. Dimmelo."
Il mio viso era serio e così la mia voce, la Morte mi aveva messo curiosità e non potevo far a meno adesso, di sentire la fine della storia stessa.
"Bene..."
"Dopo quella sera i due dormirono abbracciati, l'uno al fianco dell'altra. Passarono i giorni e il loro legame cresceva sempre più, il loro amore non aveva fine ma c'era una cosa che Raskhay non sapeva: Xymia era l'Origine, l'Oscuro. O meglio dire... La Macchia. Non poteva dirglielo, non riusciva a farlo... Era bloccato da questo sentimento di ferirla e di spaventarla. Ma lo venne a sapere da sola, di notte. Quella sera d'agosto Xymia si trovava nella sua vera forma in giardino e stava parlando con suo fratello Siryux riguardo l'umanità e i loro peccati, di quanto il proprio pianeta stesse decadendo per via dell'Origine stessa che mancava a casa.
"Siryux, non posso tornare. Sono innamorato di lei e non sa ancora cosa siamo... Potrei mai spezzarle il cuore sparendo?"
Lui lo guardò perplesso, poi poggiandogli una mano sulla spalla.
"Fratello, devi dirglielo. Deve sapere che siamo entità sovrannaturali e che tu stesso hai creato l'umanità e ogni pianeta che loro conoscono... Deve sapere che il tuo cuore non è puro e che nel periodo del Watelop ti trasformi nel Cliot... La Bestia più mostruosa e violenta di tutte."
Ma proprio mentre parlava di questo Raskhay era affacciata al balcone e stava sentendo tutto... Le venne una fitta al cuore ma amava Xymia e non l'avrebbe lasciato per nulla al mondo quindi, aspettò il suo ritorno.
(Il periodo del Watelop avviene ogni mese, il quindicesimo giorno. Il Cliot invece è una Bestia dal pelo folto e variopinto, alta tredici metri e larga sei. Ha gli occhi rossi, come se fossero iniettati di sangue...)
[Foto ideate dall'autore del libro: me. Create con l'AI bing]

Le labbra di Xymia si curvarono all'ingiù mentre annuì a suo fratello, sbuffando.
"Lo so che devo dirglielo, ma cosa posso fare? Se avesse paura di me?"
"Ehy, dirle la verità è meglio che nasconderla. Se ti ama veramente resterà al tuo fianco, altrimenti ti lascerà. Puoi farcela, credo in te!"
E così tornò dentro casa e prese un lungo respiro, andando da Raskhay.
"Tesoro... Devo... Io devo parlarti di una cosa..."
Lei gli si avvicinò e posò una mano sul suo petto, l'altra dietro alla schiena, sorridendo dolcemente.
"So già tutto, non ho paura... Sono felice con te e so che non mi faresti mai del male. Però vorrei farti alcune domande, me lo permetti?"
"Ti permetto tutto, piccola""Cosa è il Cliot? E il Watelop?"
"Il Cliot sono io. Sono la bestia più pericolosa di tutte e ti consiglio ogni quindicesimo giorno di starmi lontana. Come hai sentito. Il Watelop l'ho creato io perché sai... Non posso avere il peso di essere l'Origine di tutto senza poter sfogare quello che mi capita. Il giorno in cui mi trasformo distruggo dei pianeti che ho creato, li assorbo a me e poi rinascono, facendo calmare le acque e togliendomi tutto lo stress da dosso. Ecco a cosa serve"
"Capisco. C'è altro che devi dirmi?"
"Ho ideato la Setta degli Oscuri, siamo quindici membri e Siryux e Willely sono i miei fratelli. Poi un giorno ti farò conoscere tutti... Il mondo in cui devo ritornare si chiama Astevoir. Vuoi venire con me? Solo per poco, promesso"
Lei si strinse all'amato, a dire di sì. Xymia con il palmo destro rivolto davanti a sé stesso, aprì un portale: era a forma di spirale e dal colore rossastro, da dentro si sentivano rumori inquietanti anche. La prima cosa che Raskhay poté notare furono alberi dalla corteccia totalmente nera, la chioma dalle foglie piangenti e verde scuro, altri alberi dalla chioma rossa e il cielo pieno di galassie."[Non posso non mettere l'immagine di quello che descrivo... È COSÌ BELLA]

"Trascorsero un paio di giorni lì per far ristabilire l'equilibrio che mancava al pianeta stesso e ritornarono sulla Terra. Insieme erano così felici... Dopo qualche mese invece, Raskhay era incinta. Ma purtroppo..."
Bastris si fermò, sospirò e mi guardò.
"Vuoi davvero sapere cosa è successo, Karol?"
Non volevo solo saperlo... Dovevo, saperlo. Capì il mio sguardo e continuò."La giovane donna morì prima che potesse partorire, il suo cuore aveva smesso di pompare sangue, battere... E Xymia non potè fare niente. Era il corso della vita, quello che lui aveva ideato per gli umani... E se n'era pentito amaramente perché la donna che amava e il suo successore avevano perso la vita per sempre. Il suo cuore venne avvolto dall'oscurità che aveva sempre avuto, il male prese la parte migliore di sé stesso e creò una nuova fobia: quella di essere abbandonati. Ma soprattutto essa si riversò sul sentimento dell'amore per quello che aveva provato. Si era sentito... Veramente solo. Quando si trasformava nel Cliot distruggeva tutto, era più violento e nessuno poteva più fermare l'inarrestabile. Xymia... Era distrutto. Restò chiuso nella sua camera per giorni interi, mesi... (tranne per quando si trasformava) I membri della Setta e i suoi fratelli bussavano spesso alla sua porta ma non ricevevano mai una risposta, fin quando Willhely non sfondò essa.
-Cazzo... CHE HAI FATTO FRATELLO?-
Era immerso in una pozza di sangue e aveva cicatrici su tutto il corpo, viso... Ma era immortale: poteva solo farsi del male ma mai morire. Lui lo curò e lo poggiò sul letto, mettendosi al suo fianco.
-Stupido... Devi andare avanti, spegni i sentimenti... Spegni QUEL sentimento. So che non è facile ma non puoi stare così e soprattutto... Se la cosa continua ferirai tutto il Pianeta Astevoir.-
-Lo so fratello, lo so... Perdonatemi tutti-
Disse, rivolgendosi dunque a tutti i presenti della Setta:
Willhely;
Syriux;
Asmouseil;
Canreylor;
Barkela;
Damian;
Felixander;
Helr;
Jela;
Laviat;
Verolas;
Nazzarhi;
Pasaer;
Gerchir e infine Madacale.""E che è successo poi?"
"Ha vissuto il resto della sua vita ad osservare gli altri, a restare nell'oscurità di Eratixir. Ti porterò a visitare Laovei un giorno, ti giuro che è il posto più bello di Astevoir!"
"Certo... Ma perché ti sei fatta sentire? So che non sei frutto della mia immaginazione Bastris. È vero, ti ho creata solo come personaggio... Ma tu esisti! Tu esisti veramente!"
"Nel passato ti ho detto che sarei ritornata. E l'ho fatto. Tu dici che hai creato una versione di te sovrannaturale: io. Sono io a farti la domanda adesso: perché hai ricreato una versione di te stessa con una backstory tristissima e con una furia tale da estinguere l'esistenza umana?"
"Bene, sapevo che mi avresti fatto questa domanda, Bastris. La tua backstory ha del mio dentro. Sai bene la situazione della mia famiglia anche se a te, è ben diversa la situazione... Però hai delle amicizie, o sbaglio?"
"No, stai dicendo il giusto."
"Ottimo. Dicevo... Ho creato tale furia in te perché dovevo sfogarmi, dovevo passare tutto il rancore, l'odio e la tristezza che ho dentro a qualcuno che sarebbe stato disposto a prendersi tutto, facendomi stare bene. E sei arrivata tu nella mia mente... L'unica che veramente può capirmi, anche se solo una mia creazione. Tu Bastris, sei la mia idea composta migliore che abbia avuto. Tu sei come una figlia"
Sentii una carezza alla guancia sinistra e ancora la sua voce.
"Grazie Karol. Beh... Adesso devo andare, parlare con te è stato veramente bello"
E andò via, lasciandomi nuovamente fra i miei pensieri.
La storia di Xymia era così triste, poverino... Mi sentivo in pena per lui e avrei voluto conoscerlo, in realtà. Ma questo significava fare un sacrificio molto più grande dei comuni e ci rinunciai. Ma l'amore... Cos'era veramente? È composto da paura, tensione, adrenalina... Dolcezza e compassione. Ma non è solo l'amore verso una persona ma è anche quello degli amici, dell'amicizia. Proprio in questi giorni, durante una chat di whatsapp, ho risposto a dei messaggi sul gruppo di FnaF.
Avevano scritto che prima o poi le stelle smettevano di brillare e la mia risposta è stata:
"Hai ragione, smettono perché esplodono. Ma non perdono la loro luce, cadono: quelle sono le stelle cadenti, quelle con cui noi esprimiamo dei desideri. Mary continuerebbe a brillare nei desideri di qualcuno, in quei: "vorrei tanto essere felice", espressi dalle persone che perdono la loro luce interna."
Lei è una persona galassia, ricordate? Ma anche la stella più bella di tutte... Quella che nel mio cuore non smetterà mai di perdere la propria luce e che pur di perdere la sua per rendermi felice... L'avrebbe sempre perché ci saremo l'una per l'altra in ogni circostanza. Per me, è questo l'amore. Non è vero che... Non esiste.
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L'Occhio dell'anima [Revisione]
FantasyUna ragazza abbandonata dalla famiglia reale dei vampiri per via del potere immenso della piccola. La realtà dei vampiri è diversa da quella umana e dove loro sono stabiliti, si chiama Travis, Reame vampiresco... I sangue freddo rubarono la cosiddet...