Capitolo 14 -Basta guerre, voglio pace...

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Alexander entrò in camera mia e mi portò la Maschera, sorridendomi.
"Piccola i tuoi occhi sono cambiati, hanno la pupilla a forma di croce... Per non parlare poi di come ti abbiamo trovata, eri leggermente diversa ma comunque adesso sei più o meno normale. Sono felice che tu stia bene adesso"
-Eh sì... Come ti dissi in passato sono ascesa, a breve so che Artex si mostrerà e tutto inizierà. Vorrei solo che tutto questo non esistesse, sinceramente...-
Lui annuì dispiaciuto, abbracciandomi con delicatezza
-Ah, vorrei aggiungere... Quando il tempo avverrà proteggi Sarina e non intervenire per nessun motivo al mondo, sono in grado di farcela, ok?-
"Se lo dici tu... Rispetto le tue volontà e non interverrò."
mi disse, poi uscendo dalla stanza e dandomi il tempo di vestirmi e riprendermi. Avevo indosso una veste piuttosto particolare che usavano in Asia, di lino quasi trasparente, una "cordicella" a legare il ventre e con questo anche un diadema fatto d'oro e rubini incastonati attorno. Uscii da camera mia e mi avviai al Tempio Artesio per fare una comunicazione al popolo... Per far sì che tutto il popolo accorresse agli eventi comunicati si suonava un corno. Presi esso e ci soffici dentro cosicché dopo poco il popolo accorse al Tempio per sentirmi parlare.
"Gente di Whintar, miei amatissimi sudditi... Sono qui per comunicarvi che a breve in questa Nazione qualcuno si mostrerà. Si chiama Artex ed è una Bestia Boreale, vi prego di ascoltarmi attentamente e seguire gli ordini indicati. Lascerete tutti la Nazione e sarete ospitati a Varictia e Travis per far sì che nessuno si faccia del male e che non ci scappi nessun morto. Avete qualche ora di tempo per portare le cose essenziali con voi e domani mattina partirete. Spero di essermi espressa in modo piuttosto chiaro, qualcuno ha da dire qualcosa?"
Il popolo non parlò, silenzio totale. Chinarono il capo in segno di saluto e tutti tornarono alle proprie abitazioni per prepararsi. Io tornai alla mia amata reggia andando poi nella stanza segreta, ebbi una visione:
Zanne spalancate davanti al mio volto, sangue a terra e capii. Vidi la Bestia messa piuttosto male come me anche se aveva la forza di continuare ad attaccarmi. In mano avevo quella spada bianca, indossavo l'armatura draconica ma nonostante ciò... Ero conciata male. Infilzai l'arma nel cuore dell'animale e lei mi azzannò al collo, ringhiando e guaendo dal dolore.
La visione finì senza darmi alcuna risposta di come sarebbe finita... Avevo paura, lo ammetto. Mi decisi di fare una cosa prima di andare in guerra, andare da Molly e dirle quanto le volevo bene. Prima di ciò però mi avviai in camera di Sarina e le baciai il capo, dicendole:
"Come sta la mia piccina oggi? Lo sai che la mamma ti vuole così tanto bene che darebbe la vita per te?"
-Sì mamma. Comunque sto bene perché ci sei tu... Ti voglio più bene di quanto tu possa immaginare, grazie per essere entrata nella mia vita-
disse facendomi gli occhioni e saltandomi in braccio successivamente. Andammo in cucina e le preparai il pranzo, in programma avevo in mente di cucinare la frittata con le erbe, un piatto composto da cicerbite, aspraggine, tarassaco, rosolacci, dolciati, pratoline, salvie selvatiche, crescellore, cicorie e cavoli e ovviamente le uova. Dopo preparata essa e Sarina che mangiò il suo pasto andammo ad aiutare gli abitanti di Whintar ad andare nelle rispettive Nazioni menzionate, cercando di infondere un minimo di calore nei loro cuori... Circa dieci minuti dopo io, Alexander e Sarina ci avviammo a Varictia, incontrando Geremia.
"Elatris, Alexander... Ho preparato le abitazioni per i vostri sudditi e la stanza per Sarina e te, so già cosa dovrai affrontare tu, Maliarda. Ho avuto una visione stanotte e da quanto ho capito, ogni sovrano delle sette Nazioni ha avuto un proprio conseguire delle azioni svolte da te ed Artex ma, quando uno di noi prova a parlartene veniamo bloccati da una forza maggiore. Non so cosa sia..."
-Non preoccuparti Geremia, volevo solo dirvi che darò la mia vita per Atasis e che in mia mancanza vi sorveglierò al fianco di Atasis stessa, sarò sempre accanto a voi, in qualche modo... Adesso devo tornare a Whintar per riposare, domani sarà la giornata in cui lei arriverà, me lo sento..."
Geremia aveva uno sguardo dispiaciuto ma non avrebbe fatto nient'altro che seguire ciò che gli avevo comunicato, così come tutti gli altri. Baciai Alexander e gli feci una carezza dolce ad una guancia, baciai poi Sarina sulla fronte e notai delle lacrime sul viso della piccola
"Mamma perfavore non andare, ti scongiuro... Non voglio che qualcuno mi lasci nuovamente sola... Non voglio essere abbandonata, sentire il vuoto nel mio cuore che nessuno più potrà colmare... Perché devi andare?"
mi disse scoppiando a piangere così la presi in braccio e le baciai le guance, poi asciugandole le lacrime.
-Amore della mamma, devo fare questo perché ti devo proteggere, devo rendere la tua vita qui migliore di quella che stavi avendo e ricorda che c'è papà... Mamma tornerà, ok?-
Le risposi in tal modo per rassicurarla ma non ero certa che avrei vinto questa stupida guerra, la certezza di vivere ormai non era calcolata, certa.
Strinsi i due a me più forte che mai per poi aprire le ali, stavo per andarmene però mio marito mi afferrò un braccio tirandomi a sé e sussurrandomi all'orecchio:
"Ti amo Elatris, sei la persona più importante della mia vita e se ti succedesse anche solo qualcosa ti prometto che resisterò per nostra figlia e che un giorno, in futuro... Noi ritorneremo insieme, ricordiamoci di noi stessi, amore..."
Dopo le parole che il ragazzo pronunciò una strana aura viola avvolse entrambi, era un legame. Un legame eterno. Dietro Geremia vidi Molly che mi sorrideva, mi aveva preceduto nel farmi visita prima che me ne andassi e il suo regalo era quello dell'amore eterno, della conoscenza... Andai vicino a lei e la strinsi forte infine mettendomi in volo e andando via con le lacrime. Tornata a Whintar mi cambiai e andai a dormire, durante il mio sonno riapparve lei, Artex...
"Oh, finalmente sei ascesa mh? Preparati perché domani all'alba, "
dove i due occhi bestiali sorgono: nel luogo in cui il bene e il male si riconciliano e scambiano parole filosofiche... Trova il posto, Elatris... Ci vediamo"
Non mi svegliai nemmeno, ero piuttosto tranquilla. Sapevo dove si trovasse quel posto... Prima dell'alba mi alzai dal letto e scesi di corsa le scale, andando nell'altra stanza e vestendomi dell' armatura draconica, presi il pugnale e la spada anche... Uscii dalla reggia, aprii le mie imponenti ali e, prendendo il mio grimorio pronunciai codeste parole:
أجنحتي الضعيفة بالنعمة ستكون من المعدن الملائكي، كن معي، ملائكة السماء...
cioè:
le mie ali deboli per la grazia saranno di metallo angelico, siate con me, Angeli del cielo...
Le mie ali ebbero una sorta di metamorfosi diventando appunto di un metallo angelico, proveniente dal cielo stesso. Quando mi innalzai in volo mi diressi verso sud-est, ai confini di Atasis ed Eratixir, l'enigma di Artex era una vecchia storia che si raccontava ai bambini per fargli paura e farli andare a dormire, niente di che... Una volta arrivata la trovai ad aspettarmi, era così...

L'Occhio dell'anima [Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora