Capitolo 11 -Racconti del passato...

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L'Exandius sembrava ormai terminato, ma avevo la conferma che invece, era solo l'inizio di esso... Dovevo parlare con mia madre, farmi spiegare ciò che era accaduto nel passato, chi era Iris? Chi era Artex? Ero troppo confusa per afferrare tutti questi concetti. Troppo abbindolabile.
Ahh... A cosa dovevo pensare e credere, era questo il mio dilemma. Fatto stava, che dovevo parlare con mia madre e magari, farla stare meglio, standole accanto. Potevo fidarmi di lei? Non lo sapevo. Essendo quasi sera andai a dormire e nel bel mezzo della notte, in sogno... M'apparve Lui, vestito con una sorta di vestaglia dal colore della passione, sì, noi definiamo le emozioni e i sentimenti con dei colori.
Rosso, per la passione;
nero, per la tristezza;
giallo, per la gioia;
grigio, per la paura;
rosso fuoco, per la rabbia;
verde melma, per il disgusto;
bianco, per la sorpresa;
lilla, per l'ansia.
Erano queste le cosiddette emozioni principali del nostro cervello, quelle scoperte al mio tempo.
Yeratisis mi parlò:
-Elatris, prendi questo per ascendere a mia succeditrice, è il mio sangue, chiamato dai Sacerdoti dei Templi... "La Goccia Incantata", custodita come falsa reliquia nel Tempio Artesio, ti chiederai qual è e dove si trova, ma prima ascoltami. Berrai il mio sangue al terzo richiamo del corvo, verso la mezzanotte del nono giorno ad inizio mese di dicembre, reciterai questa supplica all'immensa Luna Nera- .
Si fermò dal parlare per un momento, facendomi un dolce sorriso e carezzandomi la guancia, ricambiai il sorriso e lo ascoltavo ad orecchie aperte, la sua voce era stupenda e tranquillizzante... L'Essenza era unica.
-Dicevo...
"Mecum est Luna, illius Dea me semper tuebitur, et atra lux frontem illustrabit meam. Nil mihi nocebit, sanguis tuus ad puram me ascendet et talem me faciet, antequam tu, Luna, fidelitas iuro." Che significa:
"La Luna è al mio fianco, la sua Dea mi proteggerà per sempre e la nera luce illuminerà la mia fronte. Niente mi farà del male, il tuo sangue mi farà ascendere a pura e mi potenzierà, dinanzi a te Luna, io giuro fedeltà."
È questo che pronuncerai, renderai fiero me, mia prode streghetta?- .
Io annuii, abbracciandolo nel sogno solo che poi, mi svegliai di botto... Avevo in mano la boccetta che Lui mi aveva dato... La nascosi. Mi vestii subito dopo e poi andai a fare colazione, come al solito avevo un sorriso davvero solare, alla fine. Dopo svolto la routine mi decisi ad andare da mia madre... Spalancai la porta della sua stanza, lei mi guardò e stava molto meglio, le si vedeva in volto.
-Posso appurare che alla fine ti sei decisa a parlarmi, figliola... Oscar mi ha detto tutto e mi sento davvero una madre pessima, ma adesso è arrivata l'ora di raccontarti cosa intendevano per maledizione di Iris...-
"Mh? Beh, ti ascolto, madre."
-Al sorgere di Travis, quando Yeratisis era ancora in vita c'era una ragazza dai capelli color fuoco con sfumature chiare, varie... La pelle leggermente scura, occhi di un celestino-verde chiari e uno sguardo ghiacciante. Lei, era Iris, lei regnava in un altro continente, quello di Eratixir, qui ad Atasis non se ne parla mai ma un tempo i due continenti avevano un patto di pace, di alleanza fra i due e non si sarebbero mai fatti guerra, si promise dinanzi agli stessi continenti in persona... Ma qualcosa successe in Iris che le diede l'idea di voler governare tutto e tutti, era sempre stato questo il suo piano, credo... Tu dirai cosa c'entra tutto ciò con me e sì, c'entra eccome... Quando Yeratisis era in vita io anche lo ero, ci fu una prima guerra precedente al leggendario conflitto Sanguinario dove Lui morì. Iris si trovò a lottare contro di me, ma ai tempi ero più forte, solo che lei... Aveva l'arte della magia nera. La uccisi e fu' lì che crollai a terra, in un sogno lei m'apparve e fin ora, ha preso il mio controllo... La maledizione sarebbe stata spezzata solo da coloro che mi amavano veramente e che avrebbero agito per il mio bene,  Oscar e tu, Elatris... Voi siete tutto ciò che ho e n-non voglio perdervi...-
La sua voce balbettava poiché sul suo viso iniziarono a colare delle lacrime, era onesta. Mi sedetti vicino a lei e le baciai la guancia, pronunciai l'incantesimo per spezzare la prigionia della stanza e le dissi che poteva ritornare a vivere. Ma prima che potessi dire altro mi fermò nuovamente, dicendo:
"Tesoro! Mi sono dimenticata di dirti l'altra cosa, Artex... Lei è la bestia leggendaria di Iris e sconfiggerla non sarà facile per nulla, ti prego, una volta ascesa sta attenta a ciò che fai, sempre in guardia mia piccola vampiretta... Ti voglio bene e te ne vorrò a vita, non dimenticartelo mai"
-Anch'io te ne voglio mamma, e ora dai, ritorna da papà che ti sta aspettando, rivuole la sua piccola fra le braccia e vuole onorarla fino alla fine dei suoi giorni, Regina di Travis, se permette adesso, io vado-
le dissi facendo un inchino, con lei che scoppiò a ridere e mi diede una pacca sulla spalla, lasciandomi andare via.
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Bonus scena fra Artemis e Oscar
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"Oscar! Amore! Nostra figlia mi ha detto che finalmente potevo vederti... Grazie per ciò che hai fatto, grazie per aver rivelato la tua identità dinanzi a tutte quelle persone, per aver messo a rischio il tuo essere e per aver salvato il nostro batuffolo, la nostra bambina..."
Gli saltai addosso con lui che stava piangendo per la gioia  ma intanto non nascondeva più la sua vera forma, le sue soffici orecchie, il suo odore, mi facevano sentire a casa.
-Mia dolce bestiolina, per duecentovent'anni t'ho aspettato, ho aspettato che ritornassi te stessa e che la mia sofferenza finalmente sarebbe cessata... Mi sei mancata così tanto che non ne hai la più pallida idea...-
lo baciai intensamente senza nemmeno pensarci, un bacio passionale avvenne fra noi due, la nostra aura diventata spensierata e potente, l'amore vinceva su qualsiasi cosa, erano vere le parole che gli anziani saggi dicevano, non c'era nulla da poter fare, se si amava veramente nulla avrebbe potuto corrompere quest'emozione, nemmeno la magia nera.  Il bacio si faceva sempre più intenso, le nostre lingue presero ad intrecciarsi a vicenda, mi prese in braccio e mi portò sul letto, facendomi una dolce carezza al viso, guardandomi negli occhi, diventai rossa dall'imbarazzo, sembrava come i primi tempi che ci conoscemmo...
-Ti amo, Artemis, ti amo come non ho mai amato nessuno, sei la prima e l'ultima persona che amerò a vita-
"Tu sei colui che la mia vita l'ha salvata e quando non ci saremo più... Una stella passerà sulle nostre tombe e ci farà rincontrare solo per baciarci, per esprimere il nostro amore eterno..." .
Da lì lui proseguì col baciarmi, togliendomi la veste lentamente per accarezzarmi il corpo, con poi in successione un bacio sul collo, vidi che nel mentre però era tornato "in versione umana", non sapevo il perché però stavo godendomi il momento, con lui che al bacio proseguì con un succhiotto per poi scendere sempre più giù e farmi provare infine l'estasi.
Passò un ora e noi eravamo l'uno sopra l'altra, sorridendoci a vicenda dopo l'accaduto, lui si mise poi accanto a me, stringendomi al suo petto e dicendomi:
-Ti proteggerò piccola, finché morte non ci separi tu sarai sotto la mia ala, la mia vita senza la tua non andrà avanti e manterrò le mie promesse fatte al tempo...-
Detto questo, si addormentò ed io di conseguenza, sorridendo.
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Da Elatris, nel mentre...
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Finalmente tornata a Whintar... Me stessa che stress... Mi avevano raccontato talmente tante cose fin ora, però effettivamente, da quando sono arrivata qui non ho ancora mai esplorato la mia reggia... Aveva cento stanze, dieci per gli ospiti, tre sale da pranzo, tre sale con quadri e statue, due cucine e la nostra camera da letto. Partii dal vedere le sale con le cose esposte, la prima era normale e non c'era nulla di strano, quella vicino la grande scala per salire di sopra sembrava apposto quando uscii, guardando il sottoscala notai una porta socchiusa, a stento si vedeva poiché era nel buio totale... Mi avvicinai, facendo luce con il mio ciondolo e aprii la porta. C'erano scale che scendevano verso il basso e decisi di scenderle, c'erano sulle pareti delle scale dei quadri di... Famiglia. C'era una giovanissima ragazza dai capelli cenere, occhi argentei, un vestito lungo color ciano e notavo che aveva anche un bel fisico... Vicino a lei c'era un bambino dai capelli biondo miele, occhi color argento e un vestito principesco, sembrava tutto normale fino a quando non notai che... L'uomo al fianco della donna era Yeratisis...
Cosa... Cosa avevo scoperto? Chi erano quelle persone? E quel bambino... Che fine aveva fatto? Avevo così tante domande, credevo che per un momento sarei stata più tranquilla e invece. Scesi le scale fino all'ultima, c'era una stanza illuminata da cristalli fluorescenti, una cassa al lato sinistro della stanza, un'armatura rossa fuoco, delle ali dietro che erano nere con punti bianchi e, l'armatura era in stile draconico. Tutte quelle cose...
"Perché Yeratisis non me ne ha parlato? E cosa c'è in quella cassa?"
dissi ad alta voce, avvicinandomi alla cassa e spolverandola, chissà da quanto era lì... La aprii... Dentro c'era qualcosa che non avevo mai visto fin ora, qualcosa però familiare a me...

L'Occhio dell'anima [Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora