Capitolo 16 -Le origini di Atasis ed Eratixir

11 6 0
                                    

Una volta tornata a casa posai la rosa sul comodino e, mentre facevo ciò, Sarina entrò nella mia camera, dicendomi:
"Mamma, sono grande e vorrei sapere un po' della cultura di questi Continenti, insomma..."
-Vuoi sapere di Atasis ed Eratixir? Cosa di preciso?-
dissi inarcando un sopracciglio e guardando la mia bambina con un sorriso stampato sul volto.
"Le origini di essi, i più anziani di Whintar mentre non c'eri mi hanno raccontato che hanno una figlia, ma com'è possibile? Sono solo due Continenti..."
-Loro sono rappresentati in due persone, tesoro. Se vuoi, andiamo nella biblioteca che si trova ad Or Lios e ti leggerò tutto nei dettagli, va bene?-
Lei annuì, facendosi prendere in braccio e dopo ciò, andammo a destinazione, nella Biblioteca Cremisi dove i libri con tutte le origini di qualsiasi cosa, erano. C'era la bibliotecaria che era una signora anziana, ma piuttosto gentile che chiese:
"Cosa posso fare per voi, Sua Maestà Elatris?"
-Vorrei prendere il libro delle origini di Atasis ed Eratixir, se si può...-
"Oh, certo. Ve lo porto subito"
disse sorridendo mentre si alzò e, poco dopo, tornò con un libro in mano, porgendomelo. Io e Sarina ci sedemmo su una sedia, in un angolo della biblioteca che era piuttosto silenziosa.
"Beh, Sarina... Preparati ad ascoltare"
aprii il libro e dopo ciò, iniziai a leggere:
<Le origini di Atasis ed Eratixir
Tempi or sono, alle origini del primo Continente, Azurix decise di separare il mondo umano e quello delle creature mistiche poiché loro si facevano la guerra a vicenda, causando morti elevate. Diede origine ad Atasis come persona in rappresentanza del Continente stesso ma anche, colui che lo gestiva. Diede ad esso un carattere imperiale, gentile e leale, al confronto di Eratixir, creato da Bastris... L'altro era una lei, essendo solo un nucleo originato dalla Morte, diede vita a sé stessa, divenendo una Creatrice... Il suo carattere invece era di una dittatrice, malvagia e disonesta... Nonostante ciò Atasis ed Eratixir, vedendosi si innamorarono e diedero origine ad una ragazza, figlia loro. Ella si chiamava Ryose che a sua volta diede origine ai Liester. Eratixir è composta da ventuno Nazioni, ormai purtroppo quasi del tutto abbandonate:
Freis, la città tigrata;
Trevosor, Santuario delle Anime;
Barchis, coloro che bramano potere;
Yerit, città dei Perduti;
Eràtia, città degli Eretici ;
Relayac, Museo dei Relitti;
Wartic, dove il freddo è costante;
Artigliax, Grotta dei Lupi;
Xantir, Tempio dei Cristalli;
Moxay, dove il sole splende;
Citres, campo di girasoli eterni;
Enable, il pianificatoio;
Zaffarix, il Void;
Bugliard, città dei Menzogneri ;
Malevol, Regno della Morte;
Frejer, città dei Maledetti;
Demetris, dove il popolo dei Lancer abita;
Pargos, dove i pargoli nascono;
Sincertas, la Lotteria ;
Natora, dove abitano i Luniferi... Infine, c'è Armediox.
La capitale è Armediox ed è la città dove tutti gli Oscuri abitano, di Atasis si sa già abbastanza... Ogni re e regina saranno riportati in questo libro, con i loro nomi che dureranno in eterno...>
"Beh... Ti ho raccontato tutto quello che volevi sapere alla fine, no?"
-Sì mamma, ma perché Bastris ha creato un Continente così maligno?-
"Non lo so figliola, ma nei suoi occhi io ho visto la solitudine... Avrà avuto i suoi motivi, per divenire la Morte...".
La piccola annuì, abbracciandomi forte forte per poi, farmi cenno di tornare a casa. Si era fatta già sera quando tornammo e misi la piccola sotto le coperte, con Alexander che le diede il bacio della buonanotte.
-Tesoro, Geremia e George hanno richiesto un Consiglio per tutti i Regni, volevano parlare di alcuni punti segnati fra loro. È tra circa quindici minuti, vogliamo andarci? E tranquilla, non devi volare... Mentre non c'eri, nella libreria di casa ho trovato alcuni incantesimi e fra questi, quello che può teletrasportarci-
"Oh? Bene! Beh, direi che possiamo anche andarci dopotutto, non mi cambia molto..."
Lui mi prese fra le sue braccia, baciandomi e dicendomi, con una carezza sulla guancia:
"Sei bellissima come sempre, mi dispiace non poter essere tranquilli e goderci il tuo momento di maternità... So che da vampiro qual sei, il tempo sarà tanto minore ai parti degli umani... Circa... Un mese e mezzo?"
-Corretto. Mentre per loro servono nove mesi, noi in un mese e mezzo ci riproduciamo dando vita a delle piccole pesti-
"Eh sì, sarà la nostra piccola peste... Spero abbia gli occhi di mio padre, celesti come il cielo umano e il tuo sorriso, candido come le nuvole"
-Aww, tesoro!-
Entrambi eravamo gioiosi di ciò, intanto Alexander fece l'incantesimo, portandoci direttamente, questa volta, a Varictia che era il luogo d'incontro. Dinanzi il castello di Geremia c'erano già gli altri Sovrani, fra cui i miei genitori. Ci invitarono dentro al castello e una volta seduti a tavola, Helena prese la parola:
"Scusateci dell'orario, Sovrani di Atasis... Però purtroppo dovevamo fare questo Consiglio speciale. Nei pressi di Eratixir ci sono stati degli avvistamenti dalle guardie di Or Lios, essendo che confina con Natora... Non so se i Luniferi sono ancora in vita onestamente ma ho la sensazione che qualcuno, di lì, si rifaccia vedere. Ormai è un Continente abbandonato, se non per Eratixir stessa che tuttavia è stata rinchiusa da Atasis quando loro si lasciarono... Volete dare un'occhiata perfavore?"
Risposi io, anche se con tono un po' preoccupato:
-Andrò io, chi vuole venire con me?-
uno dei sovrani si alzò in piedi, aveva capelli dal colore argentato, occhi blu come il cielo durante la notte umana, un viso puramente eterno e giovane. La sua veste d'appartenenza era altrettanto blu con bottoni doppi dal colore grigiastro, un colletto stile camicia con decorazioni floreali, un mantello grigio-oro legato al braccio destro, al bacino una fascia blu mare e degli stivali neri con la punta in ferro. Chi era? Quando prese la parola aveva un tono burocratico, la sua voce da adolescente.
"Io, Phatos... Re di Rariles, mi offro ad accompagnarti in questa perlustrazione a Natora."
Annuii.
-Si partirà domani mattina verso le cinque. Il corno vi farà da sveglia, sovrani...-
Disse Helena con il Consiglio che si sciolse e tutti tornarono alle proprie dimore. Tornati per l'ennesima volta a casa tutti andammo a dormire, aspettando il giorno dopo... Cosa sarebbe accaduto? Chi, dopo millenni... Si è ripresentato a Natora?
Mentre dormivo ebbi una visione, un ragazzo alto circa due metri e venti, capelli neri con ciocche blu, occhi fucsia, mento appuntito con un sorriso alquanto terrificante e beffardo, orecchini hanafuda fatti d'oro e una divisa alquanto elegante ma tutta nera. Sulla spalla sinistra aveva una lama stile falce e degli esagoni d'argento ai lati di essa mentre poco sotto al petto fino al bacino aveva un filo d'oro a circondarlo. Sulla mano destra aveva vari anelli, due però mi rimasero impressi: uno all'anulare che era spesso e aveva sopra una fiaccola rovesciata, simbolo di morte... L'altro invece si trovava sul suo mignolo e aveva una forma piuttosto ondulata all'inizio che scendendo man mano sul suo dorso diveniva rettilineo. Dopo la visione di questo ragazzo mi svegliai di colpo, con il cuore che batteva all'impazzata nelle mie orecchie e il respiro che mi mancava...

L'Occhio dell'anima [Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora