Capitolo 7- Pianificazioni [-]

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Dopo quella sera, decisi di lasciare tutto com'era: la felicità, le emozioni. Anche se tutto sembrava scorrere liscio, mi resi conto che era giunto il momento di pianificare seriamente. Dovevo recuperare la Maschera, ma soprattutto, l'Amuleto Incandescente. Quando e come avrei potuto usarlo? Pensai a lungo e mi vennero in mente alcune idee:
1. Chiedere ad Alexander di guadagnarsi la totale fiducia di mia madre.

2. Aiutare mio padre a sentirsi meglio.

3. Controllare le altre stanze del castello durante le riunioni speciali del Consiglio Vampiresco.

La prima cosa che avrei fatto era senza dubbio andare da Alexander e raccontargli ciò che doveva sapere per aiutarmi a realizzare la leggenda e governare Travis una volta che tutto fosse finito. Uscii sul balcone della mia camera, pronta a raggiungere il suo regno. I miei genitori, dopo la festa, avevano intuito qualcosa; non si sarebbero arrabbiati, sapevano già della nostra relazione.
La Magione dei Cristalli, dove abitava Alexander, era un luogo incantevole. Il lago vicino rifletteva una luce cristallina e la zona era circondata da splendidi cristalli come ametista e quarzo. Bussai al gigantesco portone e, dopo poco, un soldato mi aprì, riconoscendo la mia importanza e conducendomi immediatamente dal mio amato.
"Tesoro, felicissimo di vederti! Cosa posso fare per il mio zuccherino?" esclamò con un sorriso beffardo, i suoi occhi brillavano di gioia. Ma dovevo mettere da parte i sentimenti per concentrarmi sul piano.
"Alexander, mio Principe... Sai della leggenda su di me, giusto? Devi aiutarmi a realizzarla. Riusciresti a conquistare la totale fiducia di mia madre e a dirmi quando sarà il prossimo Consiglio Vampiresco?"
"Certo! E il prossimo Consiglio, per tua fortuna, è la settimana prossima. Discuteranno sul regno di Whintar, che attualmente non ha un Re né una Regina. I precedenti sovrani sono morti e non ci sono eredi. Riguardo a tua madre, ha già molta fiducia nei miei genitori, sarà un gioco da ragazzi."
Mi fece l'occhiolino, abbracciandomi forte. Era davvero il ragazzo perfetto al mio fianco. Rimasi con lui per un po', coccolandoci e scambiandoci baci per ringraziarlo. Alla fine, lo salutai e tornai a Travis, il volo era solo una mezz'oretta e avevo tempo a sufficienza, o almeno così pensavo.
Mentre tornavo, notai qualcosa di strano muoversi nella foresta Sanguinosa, il cui nome evocava i corpi dei defunti della guerra. Un luminescente bluastro fluo attraversò il mio campo visivo. Cosa poteva essere?
Quando finalmente arrivai al castello, trovai mia madre ad aspettarmi davanti alla porta della mia camera. Il suo viso era sospettoso e il suo sguardo gelido. Con una voce rauca, mi chiese: "Dove sei stata tutto questo tempo, Elatris?"
Sentii un brivido lungo la schiena. Mi mise una mano sulla spalla, aspettando una risposta. Dovevo inventarmi qualcosa, e doveva essere credibile.
"Mamma, scusa per il ritorno a quest'ora. Sono stata da Alexander, e ho una notizia meravigliosa riguardo a noi due, ed è anche il motivo per cui mi sono trattenuta!"
Le sorrisi. Lei annuì, e io presi un respiro profondo, pensando che fosse la scelta giusta. Almeno avrei avuto delle scuse perfette per tornare da lui e discutere dei miei piani per la Dinastia dei Sanguinari.
"Ascolta, mamma. Io e Alexander ci siamo fidanzati. È stato amore a prima vista, e mi rende così felice! Non avrei mai creduto che essere qui potesse portarmi tanta gioia e farmi conoscere persone straordinarie. La cosa più importante è che siamo tornate a essere madre e figlia, e voglio che tu sappia che ti voglio un bene immenso."
La mia voce era carica di entusiasmo, ma dentro di me, stavo solo fingendo. Sapevo recitare bene, come se avessi fatto l'attrice per anni. Lei iniziò a piangere lacrime amare, ma erano solo una recita per compiacere la mia gioia, un modo per dimostrarmi che si dispiaceva di avermi abbandonata.
La serata trascorse rapidamente. Dopo un po' di chiacchiere, mia madre uscì dalla mia camera e io mi gettai sul letto, avvolgendomi nei cuscini, prima di addormentarmi.
La settimana passò in un battibaleno, e finalmente arrivò il giorno del Consiglio. Mia madre sarebbe stata via per alcune ore, e avevo finalmente l'opportunità di esplorare le stanze del castello e scoprire i segreti che si nascondevano tra quelle antiche mura, specialmente nel salotto, dietro il quadro di famiglia.
Quando mia madre partì, mi diressi verso la stanza dei quadri. Il grande ritratto centrale, come immaginavo, nascondeva qualcosa. Scossi il quadro con cautela e notai un'apertura. Spostai il quadro e scoprii una stanza con un sigillo a forma di cristallo, il mio cristallo, l'Incandescente, che iniziò a brillare e a pulsare, come se fosse attratto da quella porta.
Era la chiave per entrare. Con un misto di eccitazione e apprensione, aprii la porta in ferro. Al centro della stanza, trovai ciò che cercavo: la Maschera, ma era protetta da una barriera di un rosso intenso, simile al sangue. Mi avvicinai, toccai la barriera, e un impulso mi catapultò all'indietro, facendomi sbattere contro un pilastro.
Cos'era quella barriera? Sapevo che avrei dovuto trovare un modo per attraversarla, ma ora non avevo risposte, solo la determinazione di scoprire cosa si celava dietro quella protezione.

L'Occhio dell'anima [Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora