Debutto (V)

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Jisang teneva la mano stretta attorno alla spalla di Chanwook, seduto al capezzale di Hajoon. Gli altri Nightmare Bloom erano in piedi, raccolti attorno al letto.

«Come ti senti, Hajoon-a?» Il leader prese in mano la situazione perché gli altri ragazzi erano troppo scossi.

Con una smorfia di dolore l'altro provò a tirarsi su, finendo per desistere immediatamente.

«Non sforzarti, hyung!» esclamò subito Wonbin.

Manager Lee attraversò la soglia, seguito da un poliziotto. «Vuoi sporgere denuncia?» gli chiese subito l'agente senza convenevoli.

«Certo» rispose Hajoon in un fil di voce.

«Sicuro? Significa andare in tribunale e...» intervenne il loro manager.

Hajoon si voltò verso gli altri ragazzi. «Il video? Il video com'è? Si capisce bene cosa è successo?»

Proprio in quel momento entrò un medico. «Cosa ci fate qua? È appena stato operato. Ho detto una persona alla volta!» Si ammutolì quando vide il poliziotto. «Signor agente, il paziente non è nelle condizioni di essere interrogato. È ancora sotto l'effetto dell'anestesia.»

L'uomo ci pensò su un attimo e poi decise di uscire, accompagnato da manager Lee.

«Anche voi» ripeté il medico.

«Per favore» lo supplicò Hajoon. «Ho bisogno di tutti loro, solo dieci minuti. Per favore.»

L'uomo si lasciò impietosire, e nel frattempo andò a controllare l'altro paziente nella stanza, una signora anziana attaccata a un respiratore. C'erano altri quattro letti vuoti tra loro, quindi i ragazzi erano abbastanza lontani da orecchie indiscrete.

«Il video...» riprese Hajoon.

«Sì, si vede e si sente tutto chiaramente, hyung» disse subito Yongsun.

«Come ti è venuto in mente!» esplose Chanwook.

Jisang gli strinse più forte la spalla perché avevano deciso di non agitare Hajoon. Tanto più che farlo davanti al medico che aveva concesso loro di restare con il paziente significava obbligarlo a farli uscire.

«Ho pensato che non avremmo avuto un'altra occasione!» si giustificò Hajoon. «Ma non mi aspettavo, non mi aspettavo questo...» aggiunse indicando il corpo coperto dal lenzuolo.

«L'importante è che l'operazione sia andata bene» lo rassicurò Jisang. «Ora concentrati sulla guarigione...»

«Quindi il video è una prova sufficiente...» Hajoon continuava a gettare occhiate timide verso il cellulare che Wonbin aveva in mano. Impulsivamente il maknae glielo allungò, ma Yongsun lo intercettò al volo. «Hyung, penso che per ora sia meglio che tu non lo riveda, è abbastanza... sconvolgente.»

Hajoon annuì, perché se quella ripresa mostrava solo la metà di quello che aveva subìto, guardarlo avrebbe solo rinvigorito il trauma. «Non mi interessa se devo affrontare manager Gu in un tribunale. Guardate come mi ha ridotto, non ho intenzione di patteggiare. Voi che ne pensate?» aggiunse ricordandosi che era parte di un gruppo e che le sue decisioni condizionavano tutti.

«Io farei lo stesso, sinceramente. E probabilmente se mi fossi trovato nella tua situazione avrei provato a incastrarlo come hai fatto tu» aggiunse Wonbin in un sussurro.

«Non sarai solo in quel tribunale» disse Chanwook. «Non so a quanto servirà, ma sono pronto a testimoniare e a raccontare tutto quello che mi ha fatto passare in questi anni.»

«E se si è comportato così con voi due, è praticamente certo che ci siano altre vittime. Le troveremo. Ci penserò io a raccogliere altre testimonianze» disse Yongsun.

IDOL: Nightmare Bloom [completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora