AI TUOI PIEDI

6/ Fammi tuo

primo giorno con lei

Sento vibrare il telefono nella tasca.
Apro gli occhi.

Sono solo.

Il sole mi acceca.
Lei non è con me, mi ha lasciato lì, a dormire su quel muretto.
Mi sento abbandonato, sconfortato.
Perché... Perché se n'è andata.

"Pronto" Rispondo alla chiamata, assonnato.

"Oh allora?"
"Che vuoi Miche..."

"Vieni da me? Fumiamo un po' sul divano?"

"No Micky, sono distrutto" Uno sbadiglio conclude la frase.
"Ma ti sei alzato ora scemo?"
Controllo l'orario sul telefono, sono le 12.
Sospiro.

"Hai fatto le ore piccole con quella lì eh?"

Più o meno.

"Dai Micky ti devo riattaccare, non farmi il terzo grado ti prego"

"L'avete fatto in macchina? A casa tua? Raccontami fra!"

"Ti scrivo più tardi, poi ci vediamo, ora non posso parlare"

Non riesco ad aprire gli occhi con questo sole.

"Guarda che me le puoi raccontare le tue conquiste Leo, solo Giulia sá tutto quello che combini... A me non dici mai nulla"

"Neanche tu a quanto pare..."

"Ma che stai dicendo Leo?" È incredulo.

"Rachele ti dice qualcosa"

Sono 10 secondi di silenzio.

"Pensavo non ti interessasse Leo"

"Potevi dirmelo..."

"Ci sentiamo dai... non ne fare una questione di stato"

"Ciao..." Riattacco.

Sospiro ancora.

Dove cazzo è finita.
È scappata via... Ancora non me lo spiego.

Mi alzo in piedi, c'è un frastuono di macchine che passano, clacson e motori, li sento sopra di me.

Mi avvicino al Tevere,l'acqua scorre calma e inesorabile, mi guardo intorno.

"Cazzoooo!" Un urlo liberatorio, appena mi accorgo di essere solo.

Poi una scintilla rianima un cuore pugnalato, tradito e morente.

Mi osservo il braccio, sotto la fatidica scritta SARA è magicamente comparso un numero di telefono.

Non perdo tempo, digito subito i numeri e faccio partire la chiamata.

"Utente non raggiungibile."
Quanto ha ragione questa schifosa voce elettronica.
Mi dispero, salvo il numero sulla rubrica.

Vado su WhatsApp e invio un messaggio.

"Mi hai abbandonato così?"