primo giorno con lei
"Abbiamo assistito in diretta alla fine dei Venice Beach?"
Michele prova a scherzare.
"Fatevi i cazzi vostri voi due"
Lei barcollava. Cercando un appoggio alla parete.Provo ad avvicinarmi, noto che la presa del ragazzo le ha lasciato dei segni rossi sul braccio.
"Stai bene?" Provo a usare un tono pacato e amichevole.
"Non è niente" Risponde tonante lei.
"Li hai fatti proprio incazzare eh"
Micky accenna un sorriso.Lei lo fulmina con gli occhi per pochi secondi, poi in un impeto di rabbia colpisce con diversi calci i cestini della spazzatura li accanto.
Il pattume si rovescia sull'asfalto con un fragoroso rimbombo metallico, con un un movimento ampio la vedo sollevare la bottiglia di Whiskey per poi scaraventarla sulla parete, è un esplosione di vetri, una macchina marrone rimane impressa nel punto dell'impatto.
Spaventati da quella visione quasi demoniaca io e Michele facciamo un passo indietro.
Poi il silenzio.
La ragazza ci dà le spalle, e con passo deciso si avvia verso il nulla, ignorandoci.
Lancio un'occhiata di rimprovero verso Michele, poi con la testa faccio dei cenni in direzione della nostra nuova irritata amica... che se ne sta andando senza una metà.
Ci intendiamo al volo.
"Ci vediamo Leo, ma stai attento, potrebbe davvero essere una serial killer quella li..."
Fatta questa poco rassicurante considerazione Michele torna dentro il locale.Io parto correndo verso di lei, mi avvicino da dietro , più le sono vicino più riesco a distinguere dei rumori soffocati... sta singhiozzando, anzi, sta piangendo.
Le metto delicatamente le mani sulle spalle.
"Sara?"
"Chi cazzo sei tu?"Si gira verso di me, le lacrime nere, intrise di trucco, attraversavano le sue guance arrossate.
"Leonardo..."
"Che vuoi?" Singhiozza."Sono solo... Un tuo grande fan"
Con la mano si porta via una lacrima scura e strizza l'occhio, una macchia le rimane sulla guancia.
"Me lo faresti un autografo?"
Accenna un sorriso sofferto.
Mi afferra... comincia lentamente ad arricciare le maniche della mia camicia, mi scopre l'avambraccio. Sono confuso.
La osservo impietrito mentre rovista nella sua borsetta, poi ecco che tira fuori un rossetto nero, lo apre, con la mano sinistra mi intrappola il braccio in una morsa decisa, sento le sue unghie sfregare sulla mia pelle.
Con la mano destra comincia a scrivermi sul braccio " S... A... R... A" .
"Ti ho marcato"
"Lo vedo"
"Sei contento?... hai il mio nome sulla pelle""Grazie" I suoi occhi lucidi incrociano ancora una volta i miei.
"Sai cosa significa?"
"No""Finché il mio nome rimane lì, SEI MIO"
Sento il battito rallentare. Mi perdo nei suoi occhi, la mia mente viaggia verso mondo e fantasie irraggiungibili, che sembrano tutte nascoste li dentro... Dentro quei due occhi color nocciola.
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AI TUOI PIEDI
Roman pour AdolescentsLeonardo, 20 anni, è il chitarrista della band del suo migliore amico. Al suo primo concerto la sua vita cambia per sempre dopo l'incontro con una giovane cantante emergente. La ragazza darà sfogo a desideri e passioni tenute fino a quel momento nas...