15/ L'incrocio

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86 giorni con lei

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SARA⌚⛓️🦶🏻
passa a prendermi alle 22.
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Non ho più visto né parlato con Sara da quel maledetto San Valentino di sangue... Eppure eccola qui, tornare nella mia vita con un messaggio, un nuovo ordine, che arriva all'improvviso, sotto forma di notifica sullo schermo del mio telefono.

Non ho il coraggio di rispondere a quel messaggio, lo fisso incredulo per ore, senza sapere cosa aspettarmi... Cercando dentro di me ogni buon motivo per non andare dai lei, per fuggire all'incontro che avevo sognato per tutto questo tempo, per resistere alla tentazione di tornare tra le sue braccia.

Eppure... Niente può fermarmi, ci sono poche certezze nella vita... Le tasse, la morte... E la mia macchina parcheggiata davanti al suo condominio asattamente alle 22 di questa sera.

22.00

Entra in macchina senza guardarmi, chiude silenziosamente lo sportello.

Indossa le sue Vans nere, dei pantaloni lunghi color verde menta e il mio giacchetto di pelle nero, che non aveva mai lasciato casa sua.

I suoi lucenti capelli neri  nascondono quasi completamente il suo viso.

Tengo le mani sul volante, cerco di sembrare sicuro di me, totalmente in controllo della situazione, ma in realtà sto morendo dentro.

Quel silenzio mi uccide, sentire il suo odore mi uccide, vederla accanto a me dopo tutto quello che avevo passato, dopo tutte le notti insonni sul divano lercio di uno studio di registrazione... Mi uccide.

Eppure mi mantengo calmo, non capisco perché mi ha scritto quel messaggio, perché non vuole guardarmi, non mi parla, perché è entrata nella mia macchina, perché è qui con me.

"...Come stai?"
Timidamente cerco un contatto con lei, ma sembra assorta nei suoi pensieri, distaccata, mi ricorda me, nel mese che ho appena passato in solitudine.

"Non fiatare e accendi il motore"

La fisso per qualche istante, stupito dalla sua freddezza, ma la sua testa è rivolta verso lo specchietto retrovisore, quasi mi dà le spalle.

Giro le chiavi, accendo i fari, metto la prima marcia ed entro in strada.

"A destra... Ora a sinistra"

Sara si trasforma in un navigatore, anche se la sua voce è decisamente più piacevole da ascoltare rispetto a quella elettronica, nonostante il tono freddo.

Le sue indicazioni sono l'unico suono che sento, arrivano ferme e decise a spezzare il lungo silenzio che ci accompagna per tutto il viaggio.

Tengo gli occhi sulla strada, cerco di non farmi distrarre dai pensieri che attraversano la mia mente, di non pensare alla persona che ho accanto a me, entro in uno stato di trans... Con la voce di Sara che mi guida per le strade illuminate dai lampioni, in questa calda notte romana.

"Accelera... Abbiamo i minuti contati"

Questa frase getta un alone di mistero sullo scopo di questa nostra avventura notturna... E su quella che sarà la destinazione.

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