Little White Lies. [h.s]

Capitolo 1.

Sole, mare, amici e un drink fresco.

l'estate perfetta no?

"Io vado a fare un bagno, chi viene con me?" dissi al gruppo poco distante da me.

"non me lo perderei per niente al mondo." disse lui.

Corpo perfetto, pelle perfetta, occh.. aspetta! non vedo il suo viso!!

perché non riesco a vedere il viso del ragazzo dei miei sogni?! che succede!

...

"Rachel!!" sentii urlare da lontano..che strano.

"Rachel svegliati! oggi dobbiamo ritirare i diplomi per i colloqui!" la voce si avvicinava sempre di più.

"RACHEL!! dannazione io ci rinuncio a svegliarti!" Urlò la mia pseudo compagna di vita barra migliore amica "Samantha", tirandomi via le mie amate coperte.

"Cazzo! Era il più bel sogno della mia vita Sam, lo hai rovinato!" Mi lamentai affondando la testa nel cuscino.

"Si, e tu rovinerai la mia vita perfettamente pianificata se non alzi il culo da quel letto!" e detto ciò mi scaravento sul pavimento.

"Buongiorno!" disse soddisfatta del lavoro che aveva appena fatto.

"Buongiorno, un cazzo." dissi mettendo in mostra il mio dito medio perfettamente smaltato, e Sam, ovviamente, scoppiò in una fragorosa risata.

Ma proprio a me doveva capitare una coinquilina così?

Okay.. partiamo dall'inizio.

Mi chiamo Rachele Marie Smith, ho 21 anni e sono Italo-Americana, come si può notare dal cognome, mia madre era Italiana mentre mio padre Americano; abbiamo vissuto in America, almeno io, fino ai miei 19 anni.

Mi sono trasferita a Londra tre anni fa per poter proseguire gli studi e cambiare aria..il mio "ex" fidanzato sii trasferii con me, ma non funzionò.

Ho dei lunghissimi capelli neri, occhi verdi, fisico.. mi mantengo in forma andando in palestra, sono snella al punto giusto, ecco.

Segni particolari, vediamo.. ho tre tatuaggi.

Uno sul lato della mano sinistra, una serie di rondini, l'altro è una piccola ancora sul basso ventre a destra e infine, dietro il polpaccio destro, due piccoli guantoni da Boxe.

"RACHEL SBRIGATI!" Urlò come un ossessa Sam dalla cucina.

Si.. in inglese "Rachele" non si pronuncia tanto bene quindi ho deciso, tempo fa, che mi sarei fatta chiamare Rachel.

Sam.

Lei è tutto l'opposto di me, bionda, alta, occhi azzurri, fisico perfetto..una Barbie praticamente.

"Si, ho capito, andiamo." dissi seccata irrompendo in cucina e andando verso la macchinetta del caffè.

"Niente caffè tesoro, lo prendiamo da Starbucks dopo." disse trascinandomi letteralmente fuori dalla porta e io mi lasciai scappare un lungo lamento straziante.

Dovevamo ritirare i nostri importantissimi diplomi, e se non ci sbrigavamo l'ufficio amministrativo della scuola avrebbe chiuso ed io avrei "distrutto" la vita perfettamente pianificata di Sam, quindi corremmo alla metro, e quando dico "corremmo" intendo sfrecciare tra le persone come un maratoneta in preda a crisi esistenziali.

"Devo. Comprarmi. Un. Auto." Dissi con il fiatone appoggiandomi ad un pilastro della metro, che sarebbe arrivata a momenti tra l'altro.

"E menomale che vai in palestra!" Mi derise lei.

Sentii vibrare il mio telefono dalla tasca posteriore dei jeans, lo presi e notando una busta che segnava una mail, la aprii e iniziai a leggere.

Sony Music Company, non può essere.

"Buongiorno, siamo i rappresentati della Sony Music Company.

Lei ha inviato il suo curriculum due settimane fa, e dopo aver riflettuto attentamente, tra molti altri curriculum, lei sembra essere la persona più adatta all'incarico da noi scelto.

Lei è convocata a colloquio Domani alle ore 16:30.

Le invieremo un e-mail con l'indirizzo e il nostro numero telefonico tra qualche ora.

Cordiali saluti, Sony Music Company."

"Oh mio dio.." Sussurrai incredula e ad occhi sbarrati.

"Che succede Rach?" chiese Sam con un espressione preoccupata in volto.

"D..Domani ho un colloquio alla Sony Music Company.." Dissi guardando lo schermo del mio telefono, Sam mi guardò e non appena alzai lo sguardo da esso, iniziammo a saltare come due bambine davanti le porte di disneyland.

Domani avevo uno dei colloqui più importanti della mia vita, ed ero in preda al panico più totale, perchè non sapevo cosa dire, cosa fare e sopratutto..

Non sapevo cosa cazzo mettermi!!