"Mamma respira!" Harry era al telefono con sua sorella e sua madre che era palesemente in iper ventilazione.
Il deficiente, ha semplicemente mandato le foto dell'ecografia e del battito del bambino, senza una chiamata, un testo con su scritto 'sai ma, divento padre.' No niente.
La donne, a distanza di ore di fuso orario, hanno chiamato chiedendo spiegazioni e adesso è da quasi dieci minuti che sua madre dice soltanto 'oddio oddio! Il mio bambino!' In viva voce.
È una scena dolcissima perché sua madre è emozionantissima, ma è anche esilarante tanto da farci ridere fino alle lacrime.Ci troviamo in camera, il penultimo giorno in Portogallo, sdraiati sul letto, dopo una luuuunga mattinata stressante passata a suon di interviste televisive e radiofoniche e questa chiamata mi sta rallegrando la giornata!
I due spettacoli sono andati alla grande ed entrambi i giorni lo stadio era stracolmo di gente.
Harry ha preso del tempo prima di dirlo alla sua famiglia per cercare le parole giuste.. si, certo."Ma da quanto?!" Chiese la donna.
"Un mese all'incirca.."
"E me lo dici soltanto adesso?! Harold Edward Styles!" Lo rimproverò la madre facendomi scoppiare a ridere.
Mi tappai la bocca per non farmi sentire ma fu troppo tardi perché la sorella mi sentì."Oh.. lei è lì? E com'è? È bella? Per forza, hai dei bei gusti tu, hai preso da me.." Harry rise e avvicinò il telefono a me; io molto poco elegantemente, allontanai il telefono facendolo ridere ancora di più.
Mimò con le labbra un 'non mordono' e riavvicinò il telefono."S-salve.. famiglia Styles.." che imbarazzo tremendo.
Harry non si trattenne nemmeno dal ridermi in faccia; gli diedi un calcio."Oddio! Ciao tesoro! Oh ragazzi.. non sapete quanto vorrei essere lì..." disse tirando su con il naso la madre.
"Non piangere mamma.. ci vedremo presto, fra poco è Natale e penso che passerò da lì per la pausa." Harry è stra gentile con sua madre, le risponde in modo dolce e pacato.
La rispetta e la ama davvero tanto, si vede lontano un miglio."Verrete insieme? Voglio conoscere la donna che ha rubato il cuore di mio figlio!" Disse lei in un urletto contento.
Mi sentii arrossire.Anche io vorrei poter dire a mia madre che aspetto un bambino, che diventerà nonna e che avrò bisogno dei suoi attenti consigli, ma non posso.
Quanto vorrei fosse qui."Uhm, mamma.. sai di non poterlo raccontare, giusto? Non lo sa nessuno a parte te, Zayn e Leen.." chiese Harry alla madre che sembrò molto comprensiva a riguardo.
Riguardo a quello che è successo in aeroporto invece..
al momento è tutto un casino.
Giro perennemente insieme a loro e le Fan non fanno altro che pensare e dire in giro che io ed Harry stiamo insieme, il che è vero, e peggiora la mia situazione, perché nessuno, e dico nessuno, doveva saperlo ed eccoci qua.Quel giorno ricevetti addirittura una chiamata dalla Manager che chiese spiegazioni; avremo un incontro sul pomeriggio insieme a Paul ed Harry e sinceramente? Ho una paura matta di quello che mi diranno.
Non voglio perdere il lavoro, non voglio perdere i miei amici e non voglio perdere Harry.
Restammo qualche altro minuto al telefono con la famiglia di Harry, poi, quando fummo liberi, decisi di andare a fare una doccia calda e non appena entrai nel bagno, Harry si intrufolò insieme a me."Ma che fai.." chiesi, osservandolo attentamente.
"La doccia?"
"Ma la devo fare io.."
"Appunto." Sorrise beffardo posando i suoi boxer puliti sul mobile del bagno.
Sorrisi e scossi la testa in segno di rassegnazione, poi iniziai a togliermi i vestiti.
Faceva freddo, quindi avevo optato per un maglioncino nero e i miei fidati jeans neri a vita alta.
Fra poco non mi entreranno più quindi meglio goderseli.Feci per sfilarmi il maglioncino ma Harry mi precedette e mi fece alzare le braccia per poi sfilar via l'indumento.
A causa della gravidanza avevo il seno di almeno una taglia piena i più e a lui sembrò piacere molto."Harry.." Cercai di richiamarlo perché avevamo un appuntamento importante e non potevamo fare tardi, ma le sue mani sul mio corpo mandarono una scossa che mi mandò in fiamme.
"Shh.." mi zittì facendo scivolare le sue grandi mani dal mio torace al bottone dei jeans, lasciando una scia infuocata.
Si abbassò all'altezza della mia vita è fece scattare il bottone portando poi l'indumento giù, lentamente.Lasciò un bacio sulla pancia con un sorriso, poi scese con una scia fino al bordo dei miei slip.
Ormai persa, mi poggiai al mobile del bagno e posai una mano fra i suoi capelli che, come ormai sapevo perfettamente, piaceva a lui, e li tirai leggermente provocando una sua reazione.
Una volta tolti gli indumenti, si rialzò sempre lasciando quella scia di baci che mi stavano mandando fuori di testa.Si sfilò velocemente i vestiti per poi fiondarsi letteralmente sulle mie labbra.
Mi lasciai scappare un gemito quando mi afferrò per le cosce facendomi così allacciare le gambe alla sua vita mettendo così a contatto le nostre intimità."Sai.. ho letto che il sesso in gravidanza è utile, molto utile.." disse tra un bacio e l'altro entrando in doccia.
Il getto dell'acqua calda bagnò i nostri corpi e lui mi fece poggiare con la schiena contro le mattonelle fredde della doccia continuando a torturarmi con dei movimenti lenti del bacino che portavano a sfiorarci."E tu sei così sexy, così persa nei miei movimenti.." la sua voce era bassa, profonda.
"Amo come il tuo corpo reagisce al mio."
"Sta zitto." Dissi riportando le mie labbra sulle sue, stringendo la presa sui suoi capelli.
Lui sembrò piacevolmente sorpreso e dentro lo ero anche io, perché non mi comporterei così se non sotto l'effetto dell'alcol.
Si lasciò scappare una risata roca mista ad un gemito, poi con un movimento veloce, entrò in me lasciandomi senza fiato.I suoi movimenti erano lenti, attenti, come se potessi rompermi e io volevo di più, ne avevo bisogno.
"Harry.." cercai di formare una frase di senso compiuto, poi strinsi le gambe attorno a lui spingendolo così più in profondità.
"Dio.. il mio nome sulle tue labbra.." disse chiudendo gli occhi e lasciando cadere la testa leggermente all'indietro lasciandomi libero accesso al suo collo; strinse la presa sui miei fianchi ed aumentò il ritmo delle sue spinte tornando su di me con le sue strepitose labbra.
Avevo la mente completamente annebbiata dai suoi movimenti e non mi importò neanche se ci avessero potuto sentire, ci lasciammo semplicemente andare, sotto il getto di quell'acqua calda che che creava l'atmosfera perfetta.
***
"Comunque gli ormoni ti fanno diventare un animale del sesso.." ringraziai il cielo che in quell'ascensore non c'era nessuno oltre noi; gli diedi un colpo sul braccio lasciandomi però scappare una risata compiaciuta.
Eravamo arrivati all'appuntamento con almeno dieci minuti di ritardo perché non appena usciti dalla doccia, il phon ha deciso di lasciarci a capelli bagnati.
Quindi abbiamo chiamato la reception, ne abbiamo chiesto uno di riserva perdendo così il doppio del tempo ed eccoci qua, a marciare verso il patibolo!Entrammo nella "sala riunioni" dove trovammo la Manager arrivata da Los Angeles, Paul, qualcuno della Sony e un Legale.
Dio, che ansia."Bene arrivati, la puntualità non è il suo forte Signor Styles, ne tantomeno la sua, signorina Smith." disse la donna vestita di tutto punto.
Paul ci richiamò con la mano facendoci sedere su due sedie vicino a lui.Si salvi chi può.
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Little White Lies. [h.s]
FanfictieTratto dal quinto capitolo: - "Questa sera, dopo il concerto, ci rilassiamo insieme ai ragazzi, te lo prometto!" disse Leen sorridendo e alzandosi dalla sedia. "Me lo devi tesoro!" le dissi spegnendo la sigaretta, finendo il caffè e gettando il bi...