Capitolo 13.

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"Secondo te darà di matto?"

"Non appena noterà Zayn nel letto con lui? No, ma non gli farà piacere.. lo stai evitando." Leen si sedette accanto a me porgendomi una scatolina con del cibo preso dal ristorante dell'albergo e io scossi piano la testa.

"Non ho fame.."

"Tu forse no, ma mangi per due adesso, forza.." insistette.
Afferrai quella scatola e una forchetta, poi, iniziammo a mangiare.

"Come hai fatto? Con Layla intendo.." chiesi ad un certo punto.

"Beh, mia figlia è.. mia figlia," disse indicando se stessa come fosse ovvio che abbia preso da lei: sorrisi.

"Però diciamo che è stato non del tutto facile.. a vent'anni ritrovarsi madre non è affatto semplice e adesso, a distanza di quattro anni, rivedo me in te." Prese una pausa per prendere una forchettata di cibo.

"I ragazzi mi hanno aiutata molto e anche se con Zayn era un pò dura, siamo sempre riusciti a superare i problemi, anche quando uscì la notizia, mi aiutarono tutti, entrai a far parte del loro mondo ma sopratutto della loro famiglia.. sono persone meravigliose Rach, non sei sola."
Non avevo mai riflettuto sul cosa lei deve aver passato.
Si è ritrovata esattamente come me ora e adesso che la guardo, vedo una donna piena di autostima, forte, solare e felice, certo tutti hanno una giornata no, come quando l'ho conosciuta, ma dopo tutto, è una roccia, e sta crescendo Layla, insieme a Zayn nel migliore dei modi.
Venimmo interrotte dal bussare alla porta ed Aileen andò ad aprire.

"Consegna a domicilio.." Zayn davanti la porta e dietro Harry con in braccio Layla ormai addormentata.
A quella vista, ebbi una stretta allo stomaco e distolsi immediatamente lo sguardo alzandomi dal letto per nascondermi dall'altra parte della stanza.
Aileen prese la bimba fra le braccia e dal rumore, intuì che stampò un bacio sulle labbra di Zayn, per poi augurargli una buona notte.

"Uhm.. Rachel è li?" La voce di Harry era bassa, cupa.

"Sta facendo la doccia e ci metterà un pò credo.." sentii una piccola risatina da parte di Aileen ma poi lei chiuse la porta.
Si avvicinò al lettino singolo ricoperto di cuscini per poi postargli la bimba sopra; le stampò un bacio sulla fronte e le rimboccò le coperte.

"Buonanotte amore mio." È una mamma meravigliosa.
Mi riavvicinai al letto e mi ci sedetti seguita da Leen.

"Sembrava distrutto.." disse a voce bassa togliendo dal letto i contenitori vuoti di cibo per poi riporli in un sacchetto sul pavimento.

"Non lo vedevo così preso da da una ragazza da tempo.." mi voltai a guardarla ma per qualche strano motivo, non chiesi della precedente ragazza, non chiesi niente, semplicemente abbassai lo sguardo.

"Dai su.. adesso dormiamo, domani sarà un'altra lunga giornata.." disse sdraiandosi al mio fianco; io la imitai e mi coprì con il morbido piumone.
Prima di addormentarmi posai le mani sul mio ventre e una sensazione di calore, di pace, si diffuse in me facendomi finalmente addormentare.

***

Il mattino seguente ci alzammo abbastanza presto, ci preparammo è straordinariamente puntuali, scendemmo per la colazione.
Mi sentivo un pò meglio, avevo avuto modo di pensare e di accettare la mia nuova situazione, adesso restava solo un grosso, grossissimo problema: evitare di darlo a vedere agli altri, almeno per il momento, e dirlo ad Harry.

"Ma buongiorno!"
Sobbalzai con il piatto ancora fra le mani e mi voltai.

"Mike! Buongiorno anche a te.." sorrisi al ragazzo che da poco era entrato a far parte dello staff, e tornai con gli occhi su dei Croassaint davvero appetitosi; ne misi due sul mio piatto.

"Abbiamo fame di prima mattina eh?" Osservò come nel mio piatto misi anche delle uova strapazzate e della pancetta e io, risi di gusto e annuii.

"La colazione è il pasto più importante della giornata" dissi con una nota di umorismo, poi mi fermai davanti le due macchinette del caffè, decidendo poi di prendere il decaffeinato.
Credo che la caffeina in gravidanza sia vietata.

"Tu? Caffeinomane incallita, decaffeinato?" Anche Zayn si unì alla simpatica conversazione sulla mia alimentazione mattutina, poi un braccio mi passò accanto al viso, da dietro, e quell'ancora tatuata sul dorso del suo polso, insieme al resto dei tatuaggi mi fece raggelare il sangue nelle vene.
Il suo profumo invase i miei sensi e mandò il mio cuore in tilt.
Harry era dietro di me e stava prendendo il suo caffè, senza dire una parola.

"Beh.. c'è chi è di cattivo umore.." bisbigliò Mike al mio orecchio.
Dallo sguardo che fece dopo, intuì che Harry aveva sentito e gli aveva lanciato una pessima occhiata.
Io tirai su uno dei miei più finti sorrisi e mi voltai per andare al tavolo, oltrepassando la figura di Harry a testa bassa, con gli occhi fissi sul piatto; mi sedetti accanto ad Aileen che, ancora assonnata, posò la testa sulla mia spalla, mentre difronte a me trovai Louis e Niall, seguiti ai due lati da Liam e Zayn che affiancò Leen.

"Ti sono mancato?"

"Ho dormito da Dio senza il tuo russare nelle orecchie." Rispose Leen dandogli poi un grosso bacio sulla guancia.
In quel momento Harry si sedette al tavolo, ad un posto di distanza da me ed io finalmente lo guardai.
Indossava una t-shirt nera con dei jeans altrettanto neri e i ricci disordinati.
Cercai di evitare il suo sguardo, concentrandomi sul mio piatto ma notai che aveva le occhiaie evidenti, segno che non aveva dormito molto.

"Rachel, ieri ci hai piantato in asso, tutto bene dal medico?" Liam spezzò i miei pensieri rivolgendomi un caldo sorriso.

"Si, tutto okay.. ho fatto il pieno di stress e dovevo staccare un po'.." rimasi vaga.

"Ecco spiegato il decaffeinato" continuò Zayn indicando il mio caffè.
Quasi tutti al tavolo, fecero una faccia shoccata, quasi tutti.

"Hai visitato Toronto?"

"Uhm.. si, ci sono dei bei parchi e negozi" tutte queste domande iniziavano a mettermi a disagio e sembrò accorgersene anche Aileen perché intervenì in mio soccorso.

"Porca puttana, sono le nove, tutte queste domande le manderanno in fumo il cervello!" Esclamò ad occhi chiusi, poggiata alla spalla di Zayn che scoppiò a ridere.
Quella ragazza sa passare dalla Principessa del regno a Scaricatore di porto Ucraino in un attimo.
Dopo quell'evento, si parlò finalmente di altro e non appena io finì di mangiare, ancora con lo sguardo di Harry addosso, mi alzai per andare a riporre il piatto e salire di nuovo in camera, stavolta la mia, per prendere la cartella con le cose da sbrigare oggi.
Nella strada per gli ascensori mi rincontrai con Mike che gentilmente mi tenne aperte le porte, entrando poi dentro insieme a me.

"Dimenticato qualcosa?" È davvero gentile, anche un bel ragazzo: capelli mossi castani, occhi castani e un bel sorriso, avrà avuto all'incirca ventisei anni.

"Si, la cartella con le mie commissioni! Sono un'imbranata di prima mattina" Risi seguita a ruota da lui, poi un capogiro mi travolse facendomi traballare.
Mike mi afferrò svelto per una spalla e io risi imbarazzata.

"Oh ehi.. stai bene?"

"Si, scusami, è stato solo un capogiro" mi rimisi dritta e mi portai una mano sul viso imbarazzata.
Io e il bambino avremmo fatto un bel discorsetto una volta soli.

"Dai, ti accompagno in stanza.." si offrì, preoccupato.

"Non è necessario, davvero"

"Andiamo, non vorrei ti ricapitasse mentre sei da sola.." insistette, e passando un braccio sulla mia schiena, mi sostenne e mi condusse fino alla mia camera.
Appena aprì la porta scorsi una figura di spalle e non appena essa si voltò, assunse un espressione davvero poco amichevole.
Oh no.

Little White Lies. [h.s] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora