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 «Hai preso tutto?» «Si mamma, ho preso tutto» io e Jacob stiamo per partire per andare in montagna, questa mattina non ha quasi parlato, sono leggermente per non dire tanto preoccupata.

«Mi mancherai Ginny» abbraccio mio fratello «Ci vediamo tra due mesi, sei resistito 4 vuoi vedere che due ti infastidiscono ometto?» gli scompiglio i capelli e lui ride spingendomi scherzosamente.

Abbraccia Jacob e gli dice «Anche tu verrai qui tra due mesi?» «Se non mi farà arrabbiare si» Jacob mi guarda sorridendo «Ti prego non farla arrabbiare, da arrabbiata sembra la strega del mago di oz quella verde con il naso a punta, fa paura» «Ei» mi lamento io mentre tutti si mettono a ridere «Farò del mio meglio» abbraccio mia madre e quando arrivo a mio padre entrambi imbarazzati ci stringiamo la mano, si può considerare un inizio.

Prendo lo zaino mentre Jacob si offre di tenere entrambe le valigie usciamo dalla porta e vedo una macchina molto lussuosa che ci aspetta «E questa?» dico a jacob «Mio padre... non chiedere» io annuisco sorridendo, Jacob mette le valigie nel portabagagli e io lo zaino mi giro a guardare la mia famiglia e li saluto con la mano, entro in macchina seguita da Jacob, davanti al posto guida c'è un uomo un pò anziano «Nonno?» mi giro verso Jacob stranita «Nonno?» ripeto io, il signore si gira e guarda Jacob «Ciao Jacob» Jacob apre la portiera e il signore fa lo stesso guardo la scena spiazzata e ancora seduta «Ciao ragazzone, sei cresciuto cavolo» «E tu che ci fai qui?» chiede sorridente «Sono venuto a prendervi...» indirizza lo sguardo su di me «Che maleducato» viene davanti di me, mi alzo mettendomi nel marciapiede, mi porge la mano e dice «Piacere Enzo» «Ginevra il piacere e mio...» «Enzo?» giro la testa e vedo mia madre avvolta sul suo cardigan che guarda Enzo, lui subito si illumina e si abbracciano «Oddio ma sei veramente tu Rose» si stacca da lei e le accarezza i capelli «Ma guarda qui che bella donna che sei» ok ora sono ancora più confusa... mamma mi aveva detto che lei e Hanna si erano conosciute in sardegna quindi è ovvio che mia madre conosca i suoi genitori «Quello è per caso John?» mio padre si avvicina sorridente con mio fratello vicino «Ciao Enzo» si abbracciano anche loro, guardo Jacob confusa e noto che lui è ancora più confuso... perfetto.

«Ma guardate qua siete diventati vecchi anche voi... e questo piccoletto?» «Questo è Leonardo» dice mia madre «Piacere Leonardo» Leo molto timido gli stringe la mano, Enzo guarda sia me che mia madre «Notavo una certa somiglianza, assomigli molto a tua madre alla tua età sai» io sorrido imbarazzata «Ma che ci fai qui Enzo?» chiede mia madre curiosa «Passerò una settimana nella casa in montagna e sono venuto a prendere i ragazzi, a proposito dobbiamo essere lì per pranzo quindi dobbiamo sbrigarci ragazzi... è stato un piacere rivedervi, spero che risuccederà» gli fa un occhiolino gli abbraccia e sale nel posto del passeggero davanti «Dai andate» dice mia madre, la saluto un'ultima volta prima di sedermi sul sedile posteriore mentre Jacob si mette alla guida «Ti ricordi dove andare?» «No infatti ora metto il navigatore» partiamo, ascolto la conversazione di Jacob e Enzo ma alla prima curva mi addormento, riesco ad addormentarmi dappertutto e devo ammettere che questa macchina è davvero comoda.

Mi sveglio a causa della nausea ma sentendo il discorso e faccio finta di dormire «Sai di cosa è capace Oscar, farà di tutto pur che tu la lasci, non permetterglielo per nulla al mondo ho visto come la guardi, tua madre me lo ha detto...» mi alzo di scatto sentendo la nausea salire «Ginevra tutto bene?» «Nausea da tornanti» «Ti apro un po il finestrino» annuisco, quando si apre respiro un pò d'aria di montagna, non mi ha mai fatto impazzire la montagna preferisco il mare, ma una volta ogni tanto mi piace «Ragazzina meglio?» «Non guardare me Hall guarda la strada perché fidati che se facciamo un incidente starò solo che peggio» Enzo si mette a ridere mentre Jacob sfoggia il suo ghigno alla Hall «Mi piace questa ragazza cavolo».

Trust Me: AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora