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«Ginny sveglia!!!!» mi metto a pancia in giù brontolando «Dai alzati» la voce di Leo squillante di prima mattina non è un granché «Adesso mi alzo...» giro la testa aprendo piano gli occhi e vedo Jacob che mi guarda sorridendo «Ma buongiorno» dice lui, emetto un grugnito e mi alzo a sedere «A quanto pare non è un buongiorno» «Ginny facciamo ora a fare colazione insieme perché andiamo tutti via stamattina» «Ma non era domani?» chiedo sbadigliando «Mamma e papà hanno detto che domani c'è traffico quindi anche i genitori e i nonni di Rachel vanno via stamattina» mi giro verso jacob e lo vedo già con un sorriso malizioso sul volto, un brivido mi percorre tutta la schiena «Allora mi vesto e facciamo colazione va bene?» lui annuisce felice e esce dalla camera, vedo Rachel sulla soglia si prendono per mano e vanno via, guardo la scena confusa «Lo hai visto anche tu?» chiedo senza staccare lo sguardo dalla porta «Si lo ho visto anchio» ci giriamo entrambi in contemporanea «Quindi avremo 4 giorni solo per noi in una casa enorme?» «Esattamente ragazzina» «Mmm bene allora potremmo giocare a carte, è guardare tanti film che ne dici?» ironizzo io «Ah beh va bene si non mi tiro indietro» mi avvicino al suo orecchio e sussurro «A meno che tu non avessi altri piani» «Chi io?» dice indicando se stesso, annuisco innocente «No no niente piani» «Ah no?» mi prende per i fianchi e mi fa sedere sopra di lui «Beh ora che mi ci fai pensare ho una sorpresa per te stasera» «Ah si per me?» annuisce sorridendo «E cosa ho fatto per meritarmi questa sorpresa?» «Esisti il che è già mille punti a favore» rido per dopo abbracciarlo «Sei strano sai?» «Ha parlato la più normale» «Chi ti ha detto questa enorme cazzata? Io sono la regina delle stranezze» «Ah beh questo lo sapevo dal primo momento in cui ti ho vista, ricordo ancora la faccia che hai fatto quando ero tornato al tavolo con tutto gratis perché la ragazza mi aveva dato il numero offrendomi tutto» «In quel momento ho odiato la tua modestia, e vogliamo ricordare come ti ho tenuto testa?» «Non ricordarmelo... da lì ho capito che sarebbe stata diversa la mia brama di portarti a letto» «Che delicatezza» dico alzando gli occhi al cielo «È la verità» alzo il sopracciglio con espressione seria scendo dal letto e vado a mettermi dei pantaloni della tuta è una felpa sempre di Jacob.

Vado in bagno, quando torno Jacob è vestito che mi aspetta in piedi con sguardo preoccupato «Ti sei arrabbiata ragazzina?» «Perché dovrei arrabbiarmi?» chiedo io sorridendo «Non lo so...» si alza e viene verso di me, mi prende il viso tra le mani e mi dà un bacio sulla fronte «Vestiti Hall che dobbiamo fare colazione con loro prima che vadano via... ah a proposito domani sera usciamo» mi guarda confuso «In che senso?» «Nel senso che usciamo, Cass mi ha scritto e ci ha invitato domani sera a uscire con lei e Tom» «Ragazzina è meglio di no...» «Perché?» domando curiosa, abbassa la testa senza dire niente «Quando hai voglia di informarmi dimmelo» esco dalla stanza prima che proferisca parola.

Perchè deve fare così insomma mi nasconde qualcosa? Si vergogna di me? Le sto pensando tutte, ma senza risposte come sempre.

Vedo Leo con mia madre in cucina, insieme a Hanna e Rachel «Buongiorno» dico io, mia madre mi da un bacio sulla guancia, mi siedo su uno sgabello e mi metto Leo sulle ginocchia «Buongiorno» dice Hanna «Mio figlio dormiglione?» faccio per rispondere ma la sua voce mi precede «Sono qui... buongiorno a tutti» va verso sua madre cioè davanti a me e gli da un bacio sulla guancia, non lo guardo neanche ma sento che il suo sguardo è su di me, il che mi fa innervosire, ma voglio che sappia che sono incazzata con lui.

«Siete contenti che rimarrete soli?» io non volevo rispondere ma la mia linguaccia fa di testa sua «Oh si a meno che Jacob non avesse altri piani» dico scontrosa guardandolo, sbuffa anche lui nervoso «Sei tu che fraintendi quello che dico» mia madre prende Leo in braccio sapendo che stava per iniziare una lite «Ma davvero... allora spiegami perché non vuoi che io esca con Cass e Tom» non dice niente e abbassa il viso «Per caso non mi hai detto qualcosa Jacob? Perché credo sia il momento di parlare» «Non qui» la sua risposta mi spiazza. Oh cazzo ha davvero fatto qualcosa «Cosa hai fatto?» chiedo seria e nervosa «Non qui Ginevra» non gli voglio neanche parlare «Sai che c'è mamma torno con voi stamattina e domani prendo il volo per Los Angeles» mi alzo dallo sgabello incazzata «Dove credi di andare tu non vai da nessuna parte!» mi urla dietro ma io sono diretta in camera a farmi la valigia, non starò qui a farmi prendere per il culo da lui.

Trust Me: AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora