«Ho una cosa da proporti» dice Cass sedendosi sul divano «Dica tutto» dico a mia volta sedendomi anch'io.
Erano le 23 di sera, non avevo ancora sentito Jacob ma ero tranquilla. «Ho pensato che io e te potremmo andare a vivere in un appartamento» la guardo sconcertata «Davvero?» chiedo sorridente «Certo che sì insomma è giusto così avremmo i nostri spazi le nostre camere, il nostro soggiorno una cucina tutta per noi» subito mi slancio ad abbracciarla «Sì sì sì te lo volevo chiedere ma non sapevo come l'avresti presa» «Beh è ovvio che voglio insomma potremmo invitare i nostri amici essere più indipendenti, pagarci l'affitto il cibo e il resto» «Si si sarebbe meraviglioso» «Concordo, mio padre mi ha detto che sarebbe disposto ad aiutarmi con metà dell'affitto» «Io lo pago con i soldi del lavoro, gli ho tenuti tutti da parte» «Oh perfetto».
Ero felice di andare a vivere con Cass in un appartamento, insomma, chi non lo sarebbe?
Guardammo per un ora appartamenti a basso prezzo vicino al campus per non dover sempre prendere la macchina per andare avanti e indietro.
Sono le 3 io e Cass ci siamo addormentate sul divano.
Prendo in mano il telefono è noto che Jacob non mi aveva risposto e mi sto preoccupando.
Lo chiamo e non risponde, chiamo Tom e lo stesso, sento qualcuno bussare alla porta.
Cass si alza di scatto, correndo vado verso la porta, guardo dallo spioncino e vedo Tom.
Subito apro e noto che Jacob aggrappato a lui con gli occhi socchiusi «Cosa è successo?» dico preoccupata spostandomi di lato per farli entrare.
Chiudo la porta e seguo Tom «Ha bevuto troppo ho provato a fermarlo ma non ha voluto sentir ragione» «Vieni verso il bagno che lo butto in doccia» lo tengo dall'altra parte preoccupata.
Entriamo in bagno, guardo Jacob «Amore ci sei?» apre un po' di più gli occhi «Jacob dai apri gli occhi» Tom mi aiuta a trascinarlo di peso in doccia.
Lui esce mentre Jacob si aggrappa a me per non cadere.
Apro il getto, l'acqua mi bagna, sono vestita e anche lui ma non mi importa.
Apre di scatto gli occhi, spengo l'acqua.
Gli prendo il viso tra le mani «Ei ci sei?» «Ragazzina?» biascica le parole «Si sono io, dai togliamo questo vestiti bagnati» lo aiuto ad uscire «Tom mi prenderesti dei boxer nella cassettiera per favore?».
Lo faccio sedere sulla tavoletta del water lui si appoggia alla parete con la testa.
Inizio a sbottonargli la camicia, Tom appoggia i boxer sul lavandino «Pensi di farcela da sola?» «Certo si grazie per averlo portato sano e salvo» «Beh non proprio sano» ridiamo, mi salutano.
«Jacob vado a chiudere la porta tu sta fermo» annuisce lentamente, vado a chiudere la porta non faccio neanche ora a tornare che sento Jacob vomitare.
Corro in bagno e vedo che ha vomitato di lato al water.
Alzo la tavoletta, lui subito torna a vomitare, gli tiro su i capelli mentre gli accarezzo la schiena bagnata «Ma come ti sei ridotto» sospiro preoccupata.
Tiro l'acqua, lui alza il busto dalla tavoletta e si appoggia al muro, prima che possa vomitare di nuovo lo spoglio gli tolgo i boxer e gli infilo gli altri.
«Alza un po' il busto» con fatica lo fa, glieli infilo, prendo l'asciugamano, lo bagno e gli pulisco la bocca.
«Ti viene ancora?» chiedo guardandolo «Si... ma non riesco» ecco fatto «Sporgiti sul water e mettiti due dita in gola» ci prova ma non ha neanche la forza di farlo.
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Trust Me: Again
RomancePubblico ogni venerdì 🖤🤍✨ Ginevra e Jacob tornano nel secondo libro di Trust Me. La loro storia non è finita, hanno ancora tanto da fare insieme. Ginevra riuscirà dopo quello che ha scoperto a fidarsi di Jacob di nuovo? Jacob e Ginevra sono due gr...