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Siamo tornati ieri sera tardi, infatti mi sono appena svegliata controvoglia perché letteralmente il sonno mi sta distruggendo.

Sono le 11 della mattina, Jacob era tornato nel suo appartamento perché doveva fare qualcosa stamattina, ma non mi ha detto cosa, e non voleva svegliarmi.

Era abbastanza strano per salutarmi ci ha messo 15 minuti non si voleva staccare da me, immagino sia perchè siamo stati 24 ora su 24 per una settimana intera, ed ormai dormire senza di lui è strano, mi sono abituata alla sua muscolosa presenza che non passa inosservato, o ad usarlo come cuscino.

Mi alzo dal letto cercando di non cadere a terra.

Apro la porta vado in cucina, ho bisogno di un caffè immediatamente.

Trovo in cucina Cass che sta litigando con Tom «Ei, ei, ei, non urlate» dico io prendo un caffè e mi siedo sullo sgabello con gli occhi ancora socchiusi dal sonno.

«Come è andata la vacanza?» «Molto bene ci siamo molto divertiti» dico rocamente sorridendo , bevo un sorso del mio caffè.

«Oggi che programmi hai?» mi chiede Tom «Credo che questo pomeriggio lavorerò sulla tesi e poi alla sera vedrò Jacob in teoria perché?» alza le spalle «Così chiedevo» annuisco.

Finisco il caffè, decido di farmi una doccia per svegliarmi, visto che il caffè ha fatto la metà del lavoro.

Non avendo fame, sistemo la valigia e butto a lavare i vestiti.

Mi stendo un pò a leggere, qualcuno bussa alla mia porta «Avanti» entra Cass con un piattino «Ti ho fatto un panino in caso avessi fame» «Grazie rossa» lo appoggia sulla scrivania e si stende con me sul letto «Come hai passato questi giorni senza di me?» «Un inferno, sono andata anche ad una festa ma non mi sono divertita, ormai senza di te mi annoio, questa casa era silenziosa» dice ridendo «Faccio un pò di chiasso lo ammetto» «Proprio leggermente... vedi Jacob sta sera?» «Non lo so non gli arrivano i messaggi non vedo neanche la foto profilo è abbastanza strano, Tom ha le chiavi di casa sua?» «Credo di sì» «Va bene allora forse se non mi risponde entro sta sera vado da lui, magari gli si è rotto il telefono» «Probabile, ti lascio alle tue cose bionda» «Grazie rossa» esce dalla mia camera e continuo a leggere.

Arriva sera ho quasi finito la tesi e sta venendo piuttosto bene, di Jacob nessuna notizia, ho provato a chiamare e mi dice numero inesistente, sto iniziando a preoccuparmi.

Quindi prendo la borsa, esco dalla camera, Tom e Cass erano nel divano «Tom ti dispiace prestarmi il doppione delle chiavi dell'appartamento di Jacob? Non risponde ai messaggi e se lo chiamo mi da numero inesistente mi sto iniziando a preoccupare» «Ti accompagnamo noi non c'è problema» «Non voglio disturbarvi» «Non disturbi Ginny» dice Cass alzandosi «Va bene grazie».

Il tragitto in macchina è stato abbastanza silenzioso.

Arrivati davanti all'edificio Tom mi da le chiavi «Vi scrivo se resto» entrambi si guardano e annuiscono.

Scendo dalla macchina, prendo l'ascensore, salgo al piano giusto, suono ma non apre nessuno così apro con le chiavi.

Entro e chiudo la porta alle mie spalle «Jacob!» urlo.

Entro in salotto e mi blocco, tutti i mobili sono coperti da dei lenzuoli bianchi, controllo in tutte le stanze e tutte hanno i mobili con i teli bianchi.

Vado in camera, le ante dell'armadio sono aperte, senza vestiti solo in una c'è il mio vestito e il suo smoking, c'è solo il materasso, cosa diavolo sta succedendo è uno scherzo vero, mi stanno registrando.

Trust Me: AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora