Trust Me: Again

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Prima di andare in centro a Los Angeles abbiamo fatto tappa a casa per cambiarci.

Cass era stata zitta per tutto il tempo in macchina , e io non ho voluto forzarla so che le serve qualcuno con cui parlare, doveva solo trovare le parole...

Mi sono cambiata e sono in cucina a bere un bicchiere d'acqua.

Entra in cucina e si siede sullo sgabello «Vuoi?» chiedo indicando l'acqua lei, annuisce, prendo un bicchiere, gli versò l'acqua e ne beve un sorso «Cosa è successo Cass?» mi guarda «L'altro giorno quando tu e Jacob avete litigato e se ne è andato Tom è uscito con lui per parlargli, così io sono venuta da te, tu mi hai detto che era tutto apposto così sono tornata in camera, il telefono di Tom ha iniziato a suonare era il messaggio di una ragazza... quella di cui stavamo parlando prima...» «Cosa c'era scritto nei messaggi?» «Che era un segreto e che avrebbe tenuto la bocca chiusa» cazzo, non so neanche cosa dire in queste situazione, quindi mi limito a chiederle come era andata successivamente.

«Lui cosa ti ha detto?» «Ieri sera non gli ho detto niente dovevo pensarci ma stamattina Milo mi ha detto che quando è andato in bagno anche lei ci era andata e ha visto Tom con questa ragazza, subito mi sono innervosita ho lasciato il corso di fotografia e sono andata da lui chiedendogli spiegazioni e lui non me le ha sapute dare» «Cass non è una cosa sicura...» «Ginevra vivevi in casa con un uomo che tradiva tua madre dalla mattina alla sera lo sai anche tu che questo è un segno» ha ragione «Ok allora facciamo così... adesso andiamo a fare shopping terapeutico per liberare la mente, poi tornate a casa vedrai cosa fare ma adesso hai bisogno di liberare la mente» «Va bene» dice sospirando «Dai alza quel tuo culetto rossa e andiamo a svaligiare i negozi fortunatamente ride.

Si alza dallo sgabello, prende la borsa e insieme andiamo verso il centro.

«Entriamo qui?» «Da Victoria Secret?» chiedo io «Sì, sì, sì» mi supplica lei «Va bene» entriamo e subito vedo un sacco di ragazze davvero belle cercare dei completini intimi.

Sentendomi in imbarazzo seguo Cass per il negozio.

Non sono come le altre ragazze, io ho i rotolini di ciccia, le cosce grandi e le smagliature, nulla che queste ragazze abbiano, infatti mi chiedo spesso come Jacob Hall figo assurdo abbia fatto a scegliere me.

«Questo sarebbe fighissimo per te» aveva in mano un body in pizzo che faceva uso anche da body per la sera da mettere con dei jeans.

Lo prendo in mano «Dici?» «Si provalo» «Non posso provarlo» dico ovvia «Perché?» «Guardati intorno» lo fa e poi mi guarda di nuovo. «Cosa c'è?» «È pieno di ragazze magrissime e bellissime...» mi da una sberla sul braccio «Ahia» «Ripeti» «È pieno di ragazze mag...» non faccio ora a finire la frase che mi arriva un'altra sberla.

«Ahia» «Quando dici stronzate ti picchio» «Ma non sono stronzate» «Muovi il culo verso i camerini e provatelo» «Cass...» «No niente Cass andiamo» mi prende per il braccio e mi porta verso i camerini.

C'è nè è uno libero, esito ma mi spinge dentro e chiude la tenda. «Muoviti» mi slaccio i jeans e li tiro giù fino alle cosce poi tolgo il top e il reggiseno, mi metto il body, tiro su i jeans e li chiudo.

Mi guardo allo specchio e in effetti non mi stava male, ha spalline sottili uno scollo a V, ed è tutto in pizzo «Allora?» chiede Cass da dietro la tenda.

La apro e esco «Ti sta bene, ho occhio per queste cose Ginny ti sta molto bene cavolo» «Ne sei sicura?» dico continuando a guardarmi allo specchio «Si ti fascia bene il seno e ti sta da dio sia dietro che davanti, prendilo» «Non lo so Cass» «Dai prendilo e te lo metti domani con una gonna» «Non...» «Fidati di me» ho una gonna bianca a casa e anche una rossa tutte e due in pelle potrei usare quelle e mettermi una giacca sopra.