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Sono in salotto mancano 5 minuti allo scoccare della mezzanotte, il che vuol dire che mancano 5 minuti per compiere 20 anni.

Cavolo come passa il tempo.

«Eccomi qui» entra nella suite con una bottiglia di vino «Non era necessario Jacob» «Oh si che lo è, si compiono 20 anni una volta nella vita ragazzina» si avvicina a me «Non essere nervosa, so che sei fissata con il tempo» «Non sono fissata con il tempo» «Si lo sei» «No non lo sono» «Si lo sei» «Smettila non lo sono» dico con il broncio.

«Ragazzina lo sei, comunque, questa è la nostra ultima discussione dei tuoi 19 anni» sbuffo esasperata «Così non stai facendo altro che aumentare la mia ansia lo sai» «Lo so...1 minuto» mi alzo in piedi nervosa.

«Smettila, mi stai mettendo agitazione» si alza anche lui in piedi e mi prende per i fianchi, mi accarezza il viso, lo abbraccio stretto, sento che un braccio si stacca da me immagino per guardare l'ora.

«Buon compleanno ragazzina» mi prende il viso tra le mani e mi stampa un bacio «Grazie Hall» dico con il sorriso.

«Idiota mi sono dimenticato i bicchieri» «Non importa» dico io accarezzandogli il braccio «Scusa avrei dovuto ricordarmene» «Jacob non è niente di che» «Si invece» dice nervoso «Jacob guardami...» gli prendo il viso tra le mani «A me basta che ci sia tu... per il vino non importa... lo beviamo dalla bottiglia» annuisce guardandomi e mi sporgo sulle punte dei piedi per baciarlo.

«Abbiamo tanti compleanni davanti no?» lui annuisce un po titubante. «Dai apri la bottiglia» ci sediamo entrambi sul divanetto, apre a bottiglia e me la passa.

Ho sempre avuto ansia di compiere gli anni, sono giovane, ma il tempo passa veloce, e se io sto crescendo anche Leo sta crescendo e questa cosa mi stringe il cuore.

«Tanti auguri ragazzina» bevo un sorso dalla bottiglia, gliela passo e lui fa lo stesso.

«Allora ti senti già vecchia?» «Si mi sentivo già vecchia prima ma insomma, la situazione peggiora» dico ironicamente.

Si mette a ridere alzandosi in piedi «Arrivo subito» esce dalla stanza.

Io nel mentre bevo un altro sorso.

Torna con in mano un pacchetto regalo e me lo porge «Jacob...» «Non dire niente, non è niente di che» «Mi hai già regalato la vacanza» «Ragazzina se fosse per me ti farei un regalo ogni giorno ma so che mi picchieresti ogni giorno, e come ti ho già detto tengo al mio bel viso» scuoto la testa sorridendo.

«Dai apri» scarto il regalo e noto che è un agenda «Siccome sei tutta perfettina ho pensato che tu avessi bisogno di un'agenda, in ogni domenica ci ho scritto qualcosa ma non puoi aprirla ora» «Perché?» chiedo curiosa «Perchè dentro ci ho messo una cosa che potrai vedere solo al momento opportuno» «E quando è il momento opportuno?» «Lo capirai da sola» sbuffo curiosa «E va bene».

Mi porge un altro pacchetto ma più piccolo «Un altro?» «Si sarà divertente» assottiglio gli occhi curiosa e lo scarto in velocità.

Ci sono delle carte da scala 40, lo guardo stranita «Sai giocare a poker?» scuoto la testa «Perchè?» chiedo stranita, mi prende le carte di mano, le apre e le mescola sedendosi per terra davanti al tavolino. «Siediti» dice indicando il posto davanti a sé.

Faccio come mi dice «Cosa vuoi fare?» «Streep poker» rimango imbambolata «Streep poker? Tu vuoi giocare a streep poker con una principiante» «Esatto, dai che ti insegno le regole...» «Non possiamo inventarci un altro gioco?» dico guardandolo maliziosa.

Subito si incuriosisce «Illuminami» «Scala quaranta, chi vince si toglie un indumento, tanto non siamo tanto vestiti e... quando io apro con 40 punti tu dovrai dirmi un tuo segreto sessuale, o un qualcosa che io ti chiederò e viceversa, ci stai?» sorride malizioso «Ci sto» «Perfetto, preparati ad essere stracciato».

Trust Me: AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora