Benvenuta a Makai.
Rimettere i piedi sulla terra ferma fu la sensazione più bella che ebbe mai provato in tutta la sua vita, ma anche la più breve. Aveva lo stomaco sottosopra e sentiva che da un momento all'altro avrebbe vomitato tutti i suoi organi interni.
Fece per allontanarsi dalla barca, ma un forte giramento di testa la obbligò a fermarsi. Si bloccò e si piegò con le mani sulle ginocchia, la vista si fece sfocata impedendole di mettere a fuoco. Per calmarsi, si costrinse a fare dei respiri regolari, immaginando a ogni espiro di star eliminando qualcosa di tossico dal suo corpo.
Non era mai stata così vicina al mare, a dire la verità non si era mai neanche avvicinata alla costa. A Landorr le acque erano troppo fredde anche solo per immaginare di immergere il mignolo del piede. In più, gli abitanti raccontavano strane e inquietanti storie sulla sua pericolosità. Lei aveva sempre creduto che le avessero inventate per tenere lontani i bambini, ma ora pensava che forse un velo di verità potevano averle. Il mare le aveva fatto una sorta di incantesimo? Forse le streghe erano vulnerabili alla salsedine? Stava per morire?
Il respiro le si fece veloce e sentì il corpo accaldarsi sempre di più. Izumi però l'avrebbe avvertita, non l'avrebbe mai mandata a morire. Non senza avvisarla.
Riuscì ad aprire gli occhi per tirare un'occhiataccia all'acqua alle sue spalle. La superficie era talmente calma da sembrare una tavola e lo maledì per non essere stato così anche durante il suo viaggio.
Riuscì a tornare in piedi con un piccolo sforzo. Sentiva la fronte madida di sudore e i capelli corti appiccicati a essa. Si guardò intorno e vide alla sua destra un lungo spicchio di sabbia bianca, dove alcuni bambini dalla pelle abbronzata giocavano e si divertivano inconsapevoli della crudeltà che celavano le onde. La spiaggia era delineata da delle alti palme, dietro le quali si sviluppava una strada sterrata che presentava dei banconi di pesce fresco e frutta colorata.
Qualcuno gridò alla sua sinistra e istintivamente si girò con un sussulto. Solo allora si rese conto di un gruppo di soldati della guardia reale che discutevano animatamente tra di loro, mentre indicavano un punto vuoto tra due barche. Uno di questi si accorse di lei, i suoi grandi occhi neri le fecero l'occhiolino, ma proprio in quel momento il suo corpo non sopportò più lo sforzo di stare in piedi, le gambe si fecero molli e l'ultima cosa che vide fu il volto della guardia farsi preoccupato.
Il soldato l'afferrò prima che cadesse a terra, la presa tra le sue braccia e la portò sulla spiaggia. Qui la sdraiò accanto alla riva perché, secondo la cultura di Makai, il mare aveva delle proprietà curative. Le sventolò una mano accanto al viso per farle prendere aria, ma si imbambolò a osservare la sua pelle chiara in contrasto con i capelli neri e il labbro inferiore di poco più voluminoso di quello superiore.
«Liko!» La voce del suo capitano lo fece irrigidire sull'attenti. Aveva un fisico possente e intimidatorio, non riusciva a non tremare quando si rivolgeva a lui direttamente. Ma gli occhi del capitano erano ora posati sulla ragazza, la guardava come se fosse una strana razza di pesce appena pescato. «Non lo vedi come sta sudando? Devi toglierle la pelliccia e darle del miele.»
«De-devo togliere cosa?» Balbettò lui facendo un passo indietro.
«Non hai mai spogliato una ragazza?» Lo prese in giro facendo scoppiare a ridere i suoi compagni. Era questo che odiava più di tutto. Le risatine, le prese in giro, i dispetti che i suoi compagni si divertivano a fare ai nuovi arrivati, a lui in particolare.
Non aveva mai neanche sfiorato una ragazza e non l'avrebbe fatto neanche in quel momento, se una volta accucciato accanto a lei non si fosse accorto di quanto stesse sudando e di quanto fosse calda.
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Il Matto, Il Carro, La Torre, La Luna
FantasiaLasciate che vi racconti la storia di due regni, che per l'amore proibito e nascosto dei loro due re, stavano per unirsi sotto un'unica bandiera e un unico nome, sfruttando l'amore combinato e corrisposto dei loro figli. Un'unione che come un velo...