Troppi sentimenti

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Non appena mi sedetti al tavolo, nel posto difronte, alzai lo sguardo notando l'espressione brillante che portava in viso il papà, e forse era perché il suo sorriso era sicero, forse perché non vedevo da tanto qualcuno sorridere per colpa mia, ma mi fece arrossire.

"La piccola peste è corsa direttamente da lei, maestro" sorrise il papà "sembra proprio che la amino i suoi alunni, è così?"

"Spero sia così, dopotutto io amo follemente loro" sussurrai guardando Jeff "uh, mi scusi ma non le ho ancora chiesto il nome, sono troppo sbadato, mi dispiace"

"Non si preoccupi, anzi, sono stato io maleducato a non dirglielo prima. Mi chiamo Taemin. Le posso dare l'informale? Jeff ha già fatto spoiler sul suo nome" rise scuotendo la testa facendo arrossire il piccolo

"Dammi pure del tu, non preoccuparti. Sono felice che Jeff abbia ricordato il mio nome in effetti"

"Sembra proprio che il suo sia un potere magico" scosse la testa Taemin, avvicinandosi al mio viso "un po' ci credo, oltre ad essere bravo con i bambini, sei anche parecchio attraente ed è facile stregarli tutti" 

"Oh...uhm" sussurrai abbassando la testa, imbarazzato "ti ringrazio"

"Ho solo detto quel che pensavo, Jimin" sorrise prendendo delicatamente la mia mano

La guardai, lasciando che il calore avvolto attorno alla mano, data dalla sua nettamente più grande, mi arrivasse anche all'interno, nel profondo
"Sei...sei molto gentile, Taemin" sussurrai scuotendo la testa venendo colpito, improvvisamente, da un senso di diversità, estraneità; sembrava stessi guardando il tutto in terza persona, la testa iniziò a farmi male.

"Sono solo affascinato da creature luminose come te" sorrise leggermente

Creature luminose
Stelle
Creature luminose
Stelle

Scossi la testa sorridendogli leggermente per poi alzarmi
"Vado in bagno un attimo" sussurrai scansando velocemente anche il cameriere che aveva finalmente portato il nostro ordine, chiudendomi nell'atrio del bagno, appoggiandomi ad un lavandino, guardando verso il basso.

Non capivo cosa c'era di sbagliato in me ogni volta che qualcuno si comportava in modo diverso nei miei confronti. Mi sentivo estraneo, non a mio agio, perennemente preoccupato, sicuramente in colpa.
Finiva sempre cosi, la testa iniziava a girare e i miei muscoli mi impedivano di rimanere fermo in quel posto, ancora; avevano bisogno di rilassarsi e dare sfogo a quelle piccole lacrime tenute di riserva, come da copione.

Sempre la stessa storia.

"È occupato maestro? Yeonjin le dà fastidio?"

Riconobbi la voce di Min Yoongi non appena pronunciò la prima parola.
I miei muscoli iniziarono ad essere più tesi, ebbi la forza di asciugarmi le lacrime e, allo stesso tempo, anche di alzare la testa per poterlo guardare.
Iniziai nettamente a sentirmi meglio pur ignorandone completamente il motivo.

"Oh? No, no, anzi Yeonjin è cosi dolce e tenera" sorrisi leggermente annuendo

"Mh, mi sembra strano. Non né sembrava affatto contento, invece. Come mai?" Mi guardò, con aria di superiorità, mettendo le braccia incrociate al petto

Scossi la testa, provando ad essere più rassicurante possibile
"È solo stanchezza, mi passerà subito"

"Capisco. Allora le auguro di riposare bene, maestro" alzò un sopracciglio, uscendo velocemente dal bagno diretto, probabilmente, verso la sua famiglia.

Corrugai la fronte, pronto a ricevere altre domande, magari anche un aggressione per il piccolo incidente di sua figlia al quale ero stato poco attento, e invece se ne era andato come se niente fosse.
Sembrava che i suoi occhi era posati su di me già da un bel po', intento, non appena notò il momento giusto, ad agire.

Scossi la testa, provando a cacciare via tutti quei pensieri, lasciando anch'io il bagno e raggiungendo velocemente la sala principale. Perso a guardare il tavolo al quale avrei dovuto riprendere posto, però, mi sentii avvinghiato da due piccole braccia attorno alle gambe.

"Uh?" abbassai subito lo sguardo "Yeonjin?"

"Mi scusi, è sentimentale" sospirò Yoongi tirando via Yeonjin, con difficoltà, tenendola in braccio

"È okay" mi morsi le labbra guardandola "può esserlo, mh?"

"Non sono d'accordo, maestro" annuì avvicinandosi leggermente "troppi sentimenti fanno male, talvolta uccidono, e lei dovrebbe saperlo" mi guardò fisso, prima di voltarsi verso il suo ragazzo "siamo pronti, andiamo?"

"Certo Yoongie" sorrise Hoseok avvicinandosi, prendendolo per mano, alzando quella libera verso di me in segno di saluto "ci vediamo" annuì portandosi dietro lo sguardo freddo di Yoongi e i dolci sorrisi di Yeonjin, scomparendo via poco dopo.

Troppi sentimenti fanno male, lei dovrebbe saperlo

Rimasi fermo lì, all'impiedi, impalato, mentre la mia testa iniziava a riempirsi di quella frase, scritta e riscritta più volte, le mie orecchie sentivano solo quelle parole e i miei occhi vedevano solo i loro volti.
Quei sorrisi felici, la serenità che c'entra tra loro, la complicità, la loro bella bimba, il loro quadro perfetto di una vita perfetta.

Tutto intorno a me, invece, si muoveva velocemente mentre restavo fermo, imballato in mezzo a tante e forti emozioni, pronto a torturarmi l'anima.

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Yoongi e Hoseok scelsero di portare subito Yeonjin dalla famiglia Jeon cosicché potessero spendere il loro tempo assieme, senza che Yoongi potesse sentirsi sbagliato sapendo la difficoltà della sua bimba nello stare con Hoseok.

Prima o poi le avrebbe chiesto scusa.

Yeonjin si catapultò dall'auto, non voltandosi mai indietro nemmeno per salutare il suo papà, abbracciando velocemente lo zio Taehyung e inziando a preoccuparsi di dare la caccia ai cagnolini della casa: Bam e Yeontan.

Yoongi non proferì parola, salutò solo Taehyung agitando la mano, abbassando lo sguardo non appena sentii l'auto rimettersi in moto verso casa sua.
Difficile non sentirsi sbagliato, ma tornare indietro...gli faceva più paura della morte.

"Sei contento di avere un po' di libertà, adesso?" Sussurrò Hoseok mentre teneva saldo fra le mani il manubrio, muovendolo solo quando ce n'era bisogno

"Mh, si" annuì Yoongi poggiandogli la mano sulla gamba "lo sono"

"Che fai?" Sussurrò Hoseok spostando velocemente lo sguardo dalla strada alla sua mano

"Nulla, perché?" continuò passandola leggermente sul suo bacino, rimanendo ferma fra le cuciture del bottone dei suoi jeans

"Yoongi dai, dovresti smetterla" sospirò Hoseok accellerando non appena vide il viale di casa Min difronte a sé

"E come mai? Ti piace troppo?" sussurrò Yoongi mordendosi le labbra, continuando con la sua mano, lasciandola scivolare all'interno sbadatamente

"Mh..." si morse le labbra Hoseok, fermando finalmente l'auto mettendosi su di lui inziando a baciarlo.

Le grosse mani di Yoongi si infilarono sotto la sua maglia mentre la sua bocca si muoveva assieme a quella di Hoseok come se fossero macchinette incastrate alla perfezione.
Continuarono con quel ritmo frenetico, finché Yoongi non iniziò ad avvertire un'erezione mentre Hoseok cercava ossigeno sul quale arrampicarsi.

"Ho la vaga impressione che dovremmo proprio continuare dentro" sussurrò Yoongi accarezzandogli il viso

"Ho la tua stessa impressione" si morse le labbra Hoseok annuendo.

Yoongi non volle ripeterlo ancora.
Intimò a Hoseok di scendere, lasciandogli fare lo stesso, così che potesse aprire facilmente la porta, lanciandolo dentro con forza, facendolo sbattere contro la parete

"Ti voglio come io voglio te?" Sussurrò Hoseok sulle labbra di Yoongi.

Non gli venne data risposta a quella domanda, ma quel che successe dopo gli bastò.

Alcyone: Le stelle// Yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora